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Le giornaliste Angela Bentivoglio, Rossana Caccavo e Antonietta Marazziti (Foto: giornalistitalia.it)
Vertenze 21 Giu 2016

Crotone, Esperia Tv condannata per comportamento antisindacale: revocati i licenziamenti delle giornaliste Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti

La proprietà  estromette il sindacato dei giornalisti dalla consultazione per valutare il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali e il giudice condanna l'azienda per comportamento antisindacale. Succede a Crotone, dove il tribunale ha anche annullato il licenziamento delle giornaliste Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti e condannato la società  proprietaria dell'emittente locale Esperia Tv al pagamento delle spese processuali. Soddisfatto il segretario regionale, attuale segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi: «L'arroganza si batte alzando la testa per rivendicare la propria dignità ».

Estromette il sindacato dei giornalisti dalla consultazione per valutare il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali e il giudice condanna l’azienda per comportamento antisindacale. Succede a Crotone, dove il tribunale ha anche annullato il licenziamento delle giornaliste Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti, entrambe iscritte all’Associazione regionale di stampa, e condannato la società proprietaria dell’emittente locale Esperia Tv al pagamento delle spese processuali.

Accogliendo il ricorso presentato ai sensi dello Statuto dei lavoratori dal Sindacato giornalisti della Calabria, articolazione territoriale della Fnsi, il giudice del lavoro Antonio Barbetta ha infatti riconosciuto l’Assostampa “titolare della rappresentanza territoriale e la tutela degli interessi della categoria, nonché firmataria del contratto di categoria che disciplina il lavoro giornalistico nell’ambito delle Tv locali”.
Il sindacato regionale poteva e doveva dunque partecipare alla consultazione sindacale, come esplicitamente richiesto dalle due giornaliste che hanno subito informato il segretario dell’Assostampa della procedura in corso, richiedendone l’assistenza sindacale.

«Una settimana dopo – ricorda lo stesso segretario regionale, attuale segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi – Esperia Tv comunicava via mail alle due giornaliste la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino al 16 luglio successivo, giorno in cui venivano licenziate per asserito “giustificato motivo oggettivo in quanto la mancata sottoscrizione del verbale di intesa sindacale per l’avvio delle procedure di Cig in deroga obbligava l’azienda a licenziare il personale in esubero”. Decisione subito stigmatizzata dal sindacato dei giornalisti che ha chiesto la revoca dei provvedimenti di recesso, senza avere alcun riscontro».

Lo stesso giorno, Parisi chiedeva al prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, di convocare tutte le parti interessate al fine di procedere ad una consultazione mirata a scongiurare la perdita dei posti di lavoro, ma all’incontro Esperia Tv non si presentava. E da qui la decisione di procedere con la denuncia per condotta antisindacale. E la condanna di Esperia Tv da parte del tribunale, che ha ribadito nella sentenza il diritto della Fnsi a partecipare alla consultazione sindacale incriminata “in quanto principale associazione di categoria che disciplina il lavoro giornalistico nell’ambito delle Tv locali”

Nel suo tentativo di difesa, l’emittente, tra l’altro, affermava di “non essere iscritta a Confindustria, né tantomeno di essere firmataria del Ccnl applicabile alla categoria dei giornalisti” e che la mancata convocazione della Fnsi era “legittima in quanto le procedure da seguire per poter attingere agli ammortizzatori sociali in deroga stabilivano, in ragione di un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Calabria, che alle trattative potevano partecipare soltanto le associazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil) che avevano sottoscritto detto accordo”.

«In particolare – spiega Parisi sul sito Giornalistitalia – il giudice Antonio Barbetta ha sottolineato che “nel nostro ordinamento costituzionale e legislativo, ciò che deve essere garantito non è l’impossibilità datoriale di operare scelte contrastanti con la visione di parte sindacale delle relazioni di rilievo collettivo o con gli interessi dei lavoratori, bensì la libertà per il sindacato di agire sul posto di lavoro e di non subire condizionamenti o limitazioni nell’esplicazione delle proprie funzioni, soprattutto nell’ambito dei rapporti con i lavoratori, peraltro in un sistema di pluralismo concorrenziale di sindacati”. Inoltre il tribunale ha inteso condannare la “censurabile condotta” assunta dalla proprietà di Esperia Tv a detrimento del prestigio del sindacato dei giornalisti rappresentato da Carlo Parisi e culminata nel licenziamento delle dipendenti Antonietta Marazziti e Angela Bentivoglio, aderenti alla Fnsi».

Con quest’ultimo provvedimento del tribunale di Crotone, salgono a quattro le condanne inflitte ad Esperia TV che «rendono giustizia – ribadisce Carlo Parisi – ai giornalisti dell’emittente televisiva calabrese cacciati da un’azienda che pensava di poter gestire impunemente, con arroganza e prepotenza, la vita e la dignità delle persone». Le prime tre sono tutte relative alla “cacciata” della giornalista Rossana Caccavo eletta fiduciario di redazione l’8 aprile 2013, licenziata in tronco appena cinque giorni dopo, e infine reintegrata dal giudice con sentenze favorevoli alla collega sia in primo grado che in appello.

@fnsisocial

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