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Freelance 22 Dic 2010

Due master in giornalismo in Campania sono troppi, dossier-denuncia del Coordinamento giornalisti precari della Campania

Trent'anni, precario e insoddisfatto: è il profilo degli ex studenti dei corsi di giornalismo della Campania, tracciato dal Coordinamento giornalisti precari della regione e presentato oggi durante un'assemblea pubblica indetta alla libreria Evaluna di piazza Bellini, a NAPOLI. All'incontro, fa sapere una nota del Coordinamento, ha preso parte anche il presidente d'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli che, nel corso del suo intervento ha definito «un errore aprire due scuole di giornalismo in Campania, la regione non le regge. I partecipanti sono in calo per gli stessi motivi riportati nel dossier del Coordinamento.

Trent'anni, precario e insoddisfatto: è il profilo degli ex studenti dei corsi di giornalismo della Campania, tracciato dal Coordinamento giornalisti precari della regione e presentato oggi durante un'assemblea pubblica indetta alla libreria Evaluna di piazza Bellini, a NAPOLI. All'incontro, fa sapere una nota del Coordinamento, ha preso parte anche il presidente d'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli che, nel corso del suo intervento ha definito «un errore aprire due scuole di giornalismo in Campania, la regione non le regge. I partecipanti sono in calo per gli stessi motivi riportati nel dossier del Coordinamento.

GIORNALISTI:PRECARI PRESENTANO DOSSIER SU MASTER IN CAMPANIA

(ANSA) - NAPOLI, 17 DIC -  Purtroppo la convenzione con le scuole la firma l'Ordine nazionale. Siamo in attesa di conoscere l'esito dell'ispezione fatta al Suor Orsola Benincasa». Secondo Renato Rocco, presidente dell'Unione cronisti, «è finito il tempo dei bilanci, ora è il momento di dare risposte ai precari. Chi partecipa alle scuole di giornalismo 'comprà un titolo che il mercato non richiede». Nel corso dell'incontro è stato anche annunciato l'avvio di un iter per la stipula di una convenzione con il Comune di NAPOLI sulla gestione di un bene confiscato nel centro storico che, grazie anche all'impegno dell'assessore al Patrimonio del Comune di NAPOLI Marcello D'Aponte, potrebbe presto diventare la «casa dei giornalisti». Un punto, quest'ultimo, che vedrà il contributo dell'Ordine dei Giornalisti della Campania: «L' Ordine darà un contributo per gli allestimenti della sede», ha detto Lucarelli. L'indagine del Coordinamento sugli ex studenti dei due master in giornalismo della Campania si è svolta attraverso un questionario: «in meno di un mese hanno risposto 36 giornalisti (ovvero il 24% del totale degli studenti che escono dalle scuole di giornalismo di NAPOLI e Salerno, stimati complessivamente in 150)», è stato detto durante l'assemblea. Gli intervistati hanno in media 30 anni e, nella maggior parte dei casi, lavorano in condizioni contrattuali precarie (contratto a progetto o collaborazione occasionale). Alcuni non hanno un'occupazione allo stato attuale (il 25%). Ne deriva una situazione economica che colloca il 52,7% degli intervistati in una fascia di reddito che, nella migliore delle situazioni riscontrare, arriva a 500 euro mentre in 8 casi è stato rilevato che non viene percepito alcun compenso. Spinti a preferire la scuola alla gavetta «tradizionale» - soprattutto a causa dell'impossibilità di ottenere il praticantato in un'altra forma o attratti dalle presunte maggiori possibilità di accesso al mondo del lavoro del master - più della metà delle persone ha dichiarato di esserne rimasto sostanzialmente delusa. Venti su 36 non consiglierebbero a un amico di iscriversi a una scuola di giornalismo, ritenendolo troppo dispendioso e soprattutto inutile ai fini dell'accesso diretto al mondo del lavoro. Perplessità e critiche sono state espresse anche nei confronti di alcuni corsi e il master per giornalista enogastronomico presentato e poi ritirato dal Suor Orsola Benincasa. Nel corso dell'incontro, hanno dato la loro adesione al Coordinamento anche i colleghi Romolo Sticchi e Luigi Roano. Per la prima volta a un incontro pubblico del Coordinamento - sottolineano infine i promotori dell'iniziativa - non erano presenti membri di Assostampa Campania. (ANSA).

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