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Associazioni 14 Mag 2010

Farina licenzia i direttori di DNews, l’Assostampa Romana: “Un’altra violazione contrattuale”

Ancora una volta Mario Farina, amministratore della Mag Editoriale srl, società che edita il quotidiano free press DNews, agisce in spregio delle regole contrattuali. Violando l’articolo 34 del Cnlg., Farina ha comunicato soltanto oggi, per altro via mail, al Cdr di aver licenziato, in data 13 maggio, i direttori Giovanni e Antonio Cipriani. Com’è noto il contratto prevede che il Cdr venga avvertito 72 ore prima e messo in condizione di esprimere il proprio parere.

Ancora una volta Mario Farina, amministratore della Mag Editoriale srl, società che edita il quotidiano free press DNews, agisce in spregio delle regole contrattuali. Violando l’articolo 34 del Cnlg., Farina ha comunicato soltanto oggi, per altro via mail, al Cdr di aver licenziato, in data 13 maggio, i direttori Giovanni e Antonio Cipriani. Com’è noto il contratto prevede che il Cdr venga avvertito 72 ore prima e messo in condizione di esprimere il proprio parere.

Al danno si aggiunge la beffa, visto che nella sua comunicazione, Farina precisa che “sarà a disposizione del CdR per ogni eventuale chiarimento e/o approfondimento oggi dalle ore 16,00 alle ore18,00 presso la sede di Roma in Via Pesenti n. 130”. Insomma, l’editore come un insegnante con i genitori, detta le ore di ricevimento: un atteggiamento che la dice lunga sul tipo di relazioni sindacali abbia in mente Farina.
La gravità della decisione della Mag, società che da settembre scorso ha dichiarato lo stato di crisi, non è soltanto formale. La ristrutturazione aziendale in atto, frutto di un accordo sofferto con il sindacato, impone un taglio degli stipendi giornalistici del 30%, con pari riduzione di orario, in base a un progetto editoriale che porta la firma dei direttori licenziati.
L’Associazione Stampa Romana, che ha già denunciato la Mag srl per comportamento antisindacale in base all’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, esprime la sua solidarietà ai direttori e alla redazione e sta valutando ulteriori azioni a difesa della legalità contrattuale e della dignità professionale dei colleghi.

 

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