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Un momento dell'assemblea dell'Ast a Firenze
Associazioni 06 Lug 2023

Firenze, Costante e Di Trapani all'Ast: «Impoverimento della professione limite alla libertà  di stampa»

Ai lavori, con il presidente Ast Sandro Bennucci, anche i presidenti del Cnog Carlo Bartoli, dell'Odg Toscana Giampaolo Marchini e dell'Ussi Gianfranco Coppola, il governatore Giani e rappresentanti delle istituzioni locali.

Un quadro segnato dall'impoverimento dell'informazione regionale, «non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo dei diritti dei giornalisti e dei cittadini», ma con una crescita di adesioni al sindacato e di iniziative dell'Associazione Stampa Toscana, che giovedì 6 luglio ha tenuto l'assemblea 2023 nella Scuola Marescialli e Brigadieri dell'Arma dei Carabinieri di Firenze, concessa dal comandante, generale Pietro Oresta.

All'assemblea, che ha approvato all'unanimità la relazione del presidente Sandro Bennucci e i bilanci consuntivo e preventivo, hanno partecipato anche i vertici della Fnsi, con la segretaria generale Alessandra Costante, il presidente Vittorio di Trapani, il segretario aggiunto Matteo Naccari e il direttore Tommaso Daquanno; il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli e quello dell'Ordine della Toscana Giampaolo Marchini; il presidente nazionale dell'Ussi, Gianfranco Coppola.

Per le istituzioni locali erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'assessora del Comune di Firenze Sara Funaro, il viceprefetto Eugenio Di Agosta, il presidente vicario del Tribunale di Firenze Antonio Pezzuti, il presidente dell'Ordine degli avvocati Sergio Paparo, Simona Bandino capo ufficio stampa di Confindustria Toscana.

Nella relazione all'assemblea, presieduta da Franco Morabito, presidente dell'Ussi Toscana, Bennucci ha ricordato come «in momento di forte crisi dell'editoria, il sindacato toscano cresca nei numeri e nella capacità d'iniziativa soprattutto a sostegno delle vertenze di quotidiani, uffici stampa e testate online colpite da una crisi senza precedenti e segnata da un ricorso sfrenato al precariato e a raffiche di prepensionamenti che costringono i colleghi a turni insostenibili con il risultato di un impoverimento dell'informazione».

L'impegno dell'Ast è a «non lasciare indietro nessun giornalista». Non solo per quanto riguarda gli aspetti economici, ma anche per la dignità del lavoro giornalistico: «Spero che sia stata una voce dal sen fuggita quella del presidente della Fiorentina Rocco Commisso, che ha fatto balenare la possibilità che solo i giornalisti graditi possano entrare al Viola Park durante il ritiro della squadra. Se così non fosse – ha rimarcato Bennucci – l'Assostampa è pronta, con gli Enti di categoria, ad invitare a disertare ogni appuntamento al quale non sia ammessa tutta la stampa professionale».

Iniziativa alla quale Alessandra Costante ha assicurato il sostegno della Fnsi. Proprio la segretaria generale ha sottolineato che ostacolare il lavoro dei giornalisti è solo uno dei bavagli che si tenta di mettere all'informazione, «il peggiore dei quali è il precariato», che rappresenta anche il vero nodo contrattuale. «Gli editori – ha denunciato – sfuggono il confronto che noi vogliamo soprattutto per includere nel contratto i collaboratori, fra cui i cococo».

Anche il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, si è soffermato sul «sottoproletariato del giornalismo, che rischia ogni giorno il ricatto economico nonostante le spalle robuste di tanti giovani colleghi che non si fanno intimidire».

Forti perplessità sono state espresse da tutti gli intervenuti sulla nuova ondata di prepensionamenti appena finanziati dal governo. «Negli anni i prepensionamenti si sono rivelati uno strumento non utile a garantire nuova occupazione», ha detto Costante riferendosi all'aumento del numero di giornalisti pensionati che spinge anche a ripensare e valorizzare, guardando avanti, il ruolo dell'Ungp nel sindacato.

Il nodo dell'accesso alla professione è stato infine al centro dell'intervento del presidente del Cnog Carlo Bartoli, che si è pronunciato a favore del canale universitario e che si è soffermato anche sulla necessità della continenza nei resoconti giornalistici. «Certo – ha detto – una pratica che non viene seguita da esponenti istituzionali che, solo ieri, hanno definito "schifezza" il lavoro dei giornalisti».

@fnsisocial

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