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Don Ciotti a Locri con il ministro Minniti, il presidente Mattarella e l'onorevole Rosy Bindi (Foto: quirinale.it)
Mafia 26 Mag 2017

Fnsi, Usigrai e Alg accanto a Don Ciotti in occasione dell'udienza per le minacce di Totò Riina

I rappresentanti dei giornalisti italiani al fianco del presidente di Libera. «È il nostro modo per dire che le giornaliste e i giornalisti italiani non lasciano soli Don Luigi e tutti coloro che ogni giorno lottano contro le mafie e la corruzione», spiegano.

«Saremo accanto a Don Luigi Ciotti. Lunedì, in occasione dell'udienza per le minacce del boss Totò Riina rivolte al presidente di Libera intercettate il 14 settembre 2013 nel carcere di Opera a Milano, Fnsi, Usigrai e Alg saranno presenti con una propria delegazione guidata da Vittorio di Trapani». Lo comunicano, in una nota, il presidente e il segretario della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, il responsabile dei progetti per la legalità del sindacato dei giornalisti, Michele Albanese, il segretario Usigrai, Vittorio di Trapani e il presidente dell’Associazione lombarda giornalisti, Paolo Perucchini.

«È il nostro modo – spiegano – per dire che le giornaliste e i giornalisti italiani non lasciano soli Don Luigi e tutti coloro che ogni giorno lottano contro le mafie e la corruzione. Per dire che le minacce a lui, sono rivolte verso tutti coloro che combattono per la legalità».

I rappresentanti dei giornalisti italiani saranno lì anche «per chiedere a tutto il mondo dell'informazione di illuminare l'impegno quotidiano di Libera e dei suoi volontari, e di tutte le realtà che costruiscono nel lavoro di ogni giorno una Italia libera da tutte le mafie. Così come le inchieste delle giornaliste e dei giornalisti che svelano gli affari sporchi della criminalità organizzata, e per questo vengono intimiditi, minacciati, e troppo spesso costretti a vivere sotto scorta», concludono.

@fnsisocial

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