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Fnsi 27 Ott 2005

Franco Siddi (Presidente Fnsi): “E’ doveroso che i media si occupino delle inchieste in corso nel mondo del calcio” Assostampa Ligure:

“E’ comprensibile, non accettabile però, che il mondo del calcio si chiuda a riccio davanti alla nuova inchiesta giudiziaria sulle scommesse. Ma è doveroso che i media se ne occupino. I riflettori accesi dai giornalisti del Secolo XIX di Genova corrispondono al dovere di cercare e proporre ai cittadini un’informazione sui contenuti e anche sul modo con cui procedono le inchieste.

“E’ comprensibile, non accettabile però, che il mondo del calcio si chiuda a riccio davanti alla nuova inchiesta giudiziaria sulle scommesse. Ma è doveroso che i media se ne occupino. I riflettori accesi dai giornalisti del Secolo XIX di Genova corrispondono al dovere di cercare e proporre ai cittadini un’informazione sui contenuti e anche sul modo con cui procedono le inchieste.

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “E’ comprensibile, non accettabile però, che il mondo del calcio si chiuda a riccio davanti alla nuova inchiesta giudiziaria sulle scommesse. Ma è doveroso che i media se ne occupino. I riflettori accesi dai giornalisti del Secolo XIX di Genova corrispondono al dovere di cercare e proporre ai cittadini un’informazione sui contenuti e anche sul modo con cui procedono le inchieste. Nessuno può pensare che non ci siano occhi per osservare quanto è accaduto e cosa succede al fine di assicurare un’informazione completa e di pubblico interesse. Nel mondo del calcio in tanti pensano di poter agire in una zona franca. Non è così. E i colleghi del Secolo XIX fanno per intero il loro dovere. L’Informazione è ben altra cosa dalla disinformazione e dalla propaganda. E non ci sono mondi o interessi ristretti, per quanto scintillanti di luci e ribalta, che possano pensare di oscurare l’informazione non gradita se essa trova fondamento in atti e fatti meritevoli di pubblica conoscenza. Chi ha responsabilità nel mondo del calcio, piuttosto che silenzi o irritazioni facili, farebbe bene a prenderne atto e a fare, per la propria parte, il massimo di trasparenza e pubblicità sulle inchieste. Tenere le notizie nel cassetto (vedi deferimento Flachi) non serve a niente ed è di nessuna utilità. Le notizie vere e verificate sono sempre il migliore dei beni come sta dimostrando Il Secolo XIX e come, puntualmente, sostiene l’Associazione Stampa Ligure.” ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI ORDINE LIGURE GIORNALISTI GRUPPO CRONISTI LIGURI Indagati per aver fatto una inchiesta giornalistica. Lo stillicidio continua. Il direttore e un cronista de IL SECOLO XIX sono stati indagati dalla Magistratura per aver pubblicato gli atti relativi alle vicende del calcio scommesse, pubblicazione e inchiesta giornalistica per cui la Federcalcio ha aperto un nuovo fascicolo di accertamenti sui campionati di calcio della scorsa stagione. L’iniziativa della magistratura si scontra per l’ennesima volta con la scelta di chi nel mondo dell’informazione e in diverse testate non rinuncia a fare il giornalista senza rimanere seduto a una scrivania o accettando i tempi dei comunicati “ufficiali” e le verità “che si vorrebbe fossero pubblicate a comando”. Il sindacato dei giornalisti come ha ribadito ieri il Presidente della F.N.S.I Franco Siddi è al fianco, non solo formalmente, dei colleghi del SECOLO XIX e di tutti i giornalismi che non rinunciano a svolgere loro professione nelle testate per le quali lavorano. A Genova in particolare le vicende delle indagini sui fatti del G8, su alcuni drammatici fatti di cronaca e sul recente scandalo del calcio scommesse hanno visto e continuano a vedere molti giornalisti finiti sotto inchiesta. Pur rispettando e difendendo l’autonomia e le prerogative della magistratura, a sua volta al centro di pesanti attacchi politici e riforme non del tutto condivisibili, il sindacato, l’ordine e il gruppo cronisti non possono condividere o tollerare iniziative che suonano sempre di più come una insofferenza nei confronti di chi, facendo il giornalista, sceglie di rispondere al proprio obbligo professionale di fare informazione. Ed è per questo che come sindacato, ordine e gruppo cronisti rilanciamo la necessità di un confronto con le rappresentanze della magistratura a livello locale e nazionale. Marcello Zinola - Segretario Associazione ligure giornalisti Attilio Lugli - Presidente ordine ligure dei giornalisti Giovanna Rosi - Vice presidente Gruppo cronisti liguri

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