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Dibattito Fnsi 26 Gen 2011

Giornalismo online: voci dal Congresso Fnsi, aspettative e difficoltà

Pareri e impressioni dei delegati sindacali riuniti a Bergamo per il 26° congresso della Federazione della stampa - Molte aspettative per la nuova frontiera professionale rappresentata dal giornalismo online, ma anche la consapevolezza delle difficoltà oggettive che il cammino verso l’ integrazione e la regolamentazione di questo segmento professionale porterà con sé – C’ è chi punta sulla qualificazione professionale e la formazione dei giornalisti e chi auspica che Sindacato e Ordine si rendano disponibili concretamente a farsi contaminare da questo cambiamento

Pareri e impressioni dei delegati sindacali riuniti a Bergamo per il 26° congresso della Federazione della stampa - Molte aspettative per la nuova frontiera professionale rappresentata dal giornalismo online, ma anche la consapevolezza delle difficoltà oggettive che il cammino verso l’ integrazione e la regolamentazione di questo segmento professionale porterà con sé – C’ è chi punta sulla qualificazione professionale e la formazione dei giornalisti e chi auspica che Sindacato e Ordine si rendano disponibili concretamente a farsi contaminare da questo cambiamento

Molte aspettative per la nuova frontiera professionale rappresentata dal giornalismo online, ma anche la consapevolezza delle difficoltà oggettive che il cammino verso l’ integrazione e la regolamentazione di questo segmento professionale porterà con sé.

E' questo in sintesi quello che, come Lsdi, abbiamo raccolto all' ultimo Congresso della Federazione nazionale della stampa, il sindacato unico e unitario dei giornalisti italiani, a cui abbiamo partecipato come osservatori e, soprattutto, come interlocutori visto che avevamo indirizzato ai delegati una Lettera aperta centrata proprio sulla specificità dell' online.

Nel quattro giorni di Bergamo abbiamo dunque sollecitato e messo insieme pareri e impressioni da parte di alcuni delegati su quello che abbiamo ribattezzato il Convitato di pietra del Congresso: il giornalismo on line. E gli spunti, i suggerimenti, gli inviti, i pareri, i consigli per cominciare a mettere seriamente le mani nel mare magno del giornalismo digitale sono stati davvero molti.

Ve li proponiamo qui di seguito (e presto li integreremo anche con una serie di video da noi girati), così come li abbiamo registrati.

Molte delle voci raccolte puntano sulla qualificazione professionale e la formazione dei giornalisti per fare in modo che il web diventi sempre di più il “nostro” vero campo di gara in quanto medium omnicomprensivo in cui possono operare tutti gli specialisti dell’informazione; dalla “vecchia” guardia della carta stampata, ai nuovi adepti cultori della tecnologia e del quotidiano uso dell’ipertesto.

Ci sono coloro i quali auspicano che il Sindacato e anche l’ Ordine si rendano disponibili concretamente a farsi contaminare da questo cambiamento e aprano canali preferenziali per avviare al più presto percorsi di conoscenza e approfondimento delle tematiche del settore. E ci sono quelli che con grande lucidità e forse un pizzico di coraggio tracciano strategie operative per l’integrazione del “fenomeno on line” di immediata realizzazione.

Del resto se, al di là della correttezza delle sue posizioni sul piano sindacale, il direttore di uno dei maggiori quotidiani nazionali, il Corriere della Sera, si esprime nei modi e nei tempi che abbiamo visto in questi ultimi giorni, auspicando un rapido e deciso passaggio al “nuovo” per riuscire a far fronte al grave stato di crisi in cui versa il mondo dell’informazione, ci sarà pure un motivo?

Il problema naturalmente è come si affronta il nuovo che avanza così impetuosamente e che non si lascia imbrigliare negli schemi (sindacali e industriali) della tradizione.

Come? Non certo come gli editori vorrebbero. L' intervento di Carlo De Benedetti, al di là dei paroloni, è sufficientemente chiaro:

''De Benedetti e anche gli altri editori parlano di "visibilità multimediale" ma si riferiscono in realtà al lavoro multitestata, cioé per varie testate dello stesso editore pagato però come se fosse un solo lavoro per una sola testata! Come dire, "prendi tre e paghi uno" come avviene ai grandi magazzini e nelle svendite o grandi offerte promozionali, però capovolto e ad uso del signor padrone di mass media'' (Agoravox, Editoria, arriva la 'marchionizzazione' della redazione'')

Ma certo nemmeno come emerge da una interpretazione presente nella relazione della Giunta esecutiva della Fnsi, che ha sollevato pesanti ironie nel mondo online:

''Le continue irrefrenabili innovazioni della tecnologia - afferma la relazione diffusa al congresso (pag. 9) - hanno creato un mercato parallelo dell' informazione, quello di internet e dei blog (decisamente differenti, ma nello stesso tempo spesso simili all' informazione professionale), che non ha barriere nazionali, che non ha vincoli temporali, che non ha costi di produzione e di diffusione. Una concorrenza quasi 'sleale' con la carta stampata sempre gravata da costi crescenti di produzione e di diffusione''.

(segue su Lsdi)

@fnsisocial