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Freelance 28 Mar 2011

Giornalisti precari campani e Assostampa verso comuni iniziative sul territorio

Il Coordinamento precari campani scrive all'assostampa per proporre iniziative comuni di lotta. L'Assostampa risponde: "Riuniremo la Consulta Cdr con la Commissione lavoro autonomo per discuterne".

Il Coordinamento precari campani scrive all'assostampa per proporre iniziative comuni di lotta. L'Assostampa risponde: "Riuniremo la Consulta Cdr con la Commissione lavoro autonomo per discuterne".

Egr. Presidente,
Nelle ultime settimane, in più occasioni, abbiamo letto su comunicazioni ufficiali che i giornalisti precari sono in cima alle preoccupazioni del Sindacato regionale. Il Coordinamento dei giornalisti precari della Campania ha accolto queste affermazioni con grande sollievo, in quanto, il panorama lavorativo del nostro settore è in continuo imbarbarimento. Il numero di colleghi con contratti precari oppure, ancora peggio, disoccupati è in costante aumento. La Web tv del Comune di Napoli è soltanto l’ultimo esempio di un sistema che privilegia chi è già contrattualizzato e frena il ricambio generazionale. Una tendenza dimostrata anche dalla presenza nelle redazioni di giornali ed emittenti televisive, sempre più massiccia, di colleghi pensionati che, con contratti di consulenza, tolgono spazio ai più giovani. Non è nostra intenzione far partire una crociata contro giornalisti over 65, custodi dei segreti del mestiere e punto di riferimento per tutti noi, ma riteniamo opportuno dare un segnale forte per portare l’attenzione degli addetti ai lavori sui diritti dei collaboratori esterni e dei redattori precari o abusivi che, pur contribuendo in maniera fondamentale alla realizzazione di un prodotto editoriale, per anni restano ai margini della vita di redazione, senza tutele, né garanzie per il futuro. Per questo motivo, dopo i confronti della scorsa estate con Ordine dei giornalisti Campania e Assostampa Campania sulle principali emergenze da affrontare nella nostra regione, il Cgpc chiede al Sindacato regionale, che Lei rappresenta, di farsi portavoce con la Federazione nazionale della Stampa per indire uno sciopero regionale dei redattori ordinari in nome dei diritti dei giornalisti precari. Bloccare per un giorno i giornali e i telegiornali con per un problema del genere sarebbe un’iniziativa nuova nella nostra regione e, per questo motivo, acquisterebbe ancora maggiore forza. Perché, riteniamo, è dall’interno delle redazioni, dai giornalisti assunti a tempo indeterminato, dai componenti dei Cdr, che deve cominciare una presa di coscienza e una difesa dei diritti di chi nelle redazioni non riesce a mettere piede e, in quanto precario, non ha nessun arma per difendersi. Il Cgpc invierà una lettera con la richiesta di sciopero anche alla Fnsi e ai comitati di redazione di tutta la Campania. Convinti di trovare in Assostampa Campania un appoggio per questa battaglia e in attesa di una risposta, porgiamo cordiali saluti,
Coordinamento giornalisti precari della Campania

Cari amici del  Coordinamento Precari,
ho letto la vostra lettera e la proposta che sarà oggetto della prossima riunione del Direttivo. Proprio in queste ore, con la Fnsi, e specificatamente con il Dipartimento che si occupa dei  colleghi precari, si discuteva della necessità di mettere a punto iniziative comuni, Fnsi-Assostampa. Una proposta che vi anticipo sarà quella di proporre di riunire in tutte le Assostampa la Consulta dei Cdr allargata ai rappresentanti delle Commissioni Lavoro Autonomo (nazionali e regionali) e Coordinamenti di Precari (che fioriscono, a ritmo serrato, in tutte le regioni).
Cari saluti,
Enzo Colimoro

@fnsisocial

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