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Freelance 28 Mar 2011

Il Coordinamento dei Collaboratori de Il Messaggero aderisce allo stato di agitazione e allo sciopero delle firme indetti dall'Assemblea dei redattori

Il Coordinamento dei Collaboratori de Il Messaggero aderisce allo stato di agitazione e allo sciopero delle firme indetti dall'Assemblea dei redattori. Riteniamo, infatti, che la situazione all'interno del giornale sia divenuta insostenibile sulla base dei tagli, sia di personale che delle retribuzioni, adottati dall'azienda in spregio alla qualità del prodotto.

Il Coordinamento dei Collaboratori de Il Messaggero aderisce allo stato di agitazione e allo sciopero delle firme indetti dall'Assemblea dei redattori. Riteniamo, infatti, che la situazione all'interno del giornale sia divenuta insostenibile sulla base dei tagli, sia di personale che delle retribuzioni, adottati dall'azienda in spregio alla qualità del prodotto.

Il Coordinamento dei Collaboratori de Il Messaggero aderisce allo stato di agitazione e allo sciopero delle firme indetti dall'Assemblea dei redattori. Riteniamo, infatti, che la situazione all'interno del giornale sia divenuta insostenibile sulla base dei tagli, sia di personale che delle retribuzioni, adottati dall'azienda in spregio alla qualità del prodotto.
Tagli che si sono abbattuti anche sulla già precaria situazione dei collaboratori con la sospensione del pagamento degli articoli al di sotto delle 800 battute, con la decurtazione di una percentuale del 10% sulle retribuzioni e con il ritocco del rigaggio, ancora una volta a scapito dei collaboratori che si sono visti così decurtare ulteriormente i compensi. Iniziative che hanno complicato ulteriormente il lavoro di chi, quotidianamente, contribuisce in maniera determinante  alla realizzazione delle pagine de Il Messaggero. Soprattutto quelle locali.
Prendiamo atto, con piacere, del ruolo che ci viene riconosciuto e delle richieste in favore dei collaboratori e dei precari, avanzate sia dall'Assemblea che dal Comitato di Redazione, come quella di “almeno dieci nuove assunzioni per coprire i vuoti d’organico da tempo individuati, in una prospettiva di rilancio della redazione centrale, della presenza territoriale e del servizio internet e il ripristino delle retribuzioni dei collaboratori ai livelli di due anni fa”, come chiesto all'azienda dall'Assemblea il 24 marzo scorso. 
Ci sembra un segno evidente di convergenza che speriamo possa diventare una buona base per una solida collaborazione con il Cdr. E proprio per questo proseguiremo a siglare i nostri articoli finché l'Assemblea e lo stesso Comitato di Redazione lo riterranno necessario. Con l'occasione, infine, chiediamo quanto prima un incontro proprio con il Cdr e con l'Associazione Stampa Romana per intavolare una discussione volta al miglioramento della condizione dei collaboratori.

@fnsisocial

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