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Fnsi 07 Gen 2005

La 'carica' dei 550 precari contro la Rai. Lettera del coordinamento giornalisti a tempo determinato al Presidente della Repubblica Ciampi

La 'carica' dei 550 precari contro la Rai. Lettera del coordinamento giornalisti a tempo determinato al Presidente della Repubblica Ciampi

La 'carica' dei 550 precari contro la Rai. Lettera del coordinamento giornalisti a tempo determinato al Presidente della Repubblica Ciampi

COORDINAMENTO GIORNALISTI A TEMPO DETERMINATO DELLA RAI ___________________________________________________________________________________ Ill.mo Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e p.c. al Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Marcello Pera al Presidente della Camera dei Deputati, On. Pier Ferdinando Casini al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Paolo Bonaiuti al Ministro del Welfare, On. Roberto Maroni al Ministro delle Comunicazioni, On. Maurizio Gasparri al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, Sen. Claudio Petruccioli al Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Sen. Tomaso Zanoletti al Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, On. Domenico Benedetti Valentini Roma, 29/XII/2004 Caro Presidente, siamo gli oltre cinquecentocinquanta giornalisti a tempo determinato che lavorano nelle testate della Rai in tutta Italia e abbiamo accolto con entusiasmo l’invito da Lei rivolto a “tenere la schiena dritta” nello svolgimento della professione nel servizio pubblico. Sappia però, caro Presidente, che per molti di noi “precari Rai” è veramente difficile, se non impossibile, difendere la nostra libertà di pensiero ed esercitare con autonomia, indipendenza e serenità il nostro diritto-dovere di informare i cittadini. Ci sentiamo giornalisti per così dire “dimezzati”, che di mese in mese, di anno in anno, per cinque, dieci anni, vivono con l’incognita del rinnovo del contratto a tempo determinato nei telegiornali e giornali radio, nelle rubriche di approfondimento, negli speciali di punta e nei dossier della Rai. COORDINAMENTO GIORNALISTI A TEMPO DETERMINATO DELLA RAI ___________________________________________________________________________________ I nostri percorsi sono vari e tutti rispettabili: giovani che da poco si affacciano alla professione con passione, vincitori di concorso nelle Scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine, professionisti affermati che si sono trovati senza lavoro, redattrici non tutelate, che non hanno il diritto di diventare mamme; in molti stiamo diventando anziani senza avere ancora una prospettiva di lavoro sicura. Siamo giornalisti che non possono dire di no, che devono “per contratto” fare buon viso a cattivo gioco; che pur di lavorare spesso devono firmare transazioni-capestro rinunciando a ogni diritto pregresso; giornalisti che nella stessa redazione guadagnano quasi la metà rispetto ai colleghi di scrivania assunti. Questa non è quella che un tempo nei giornali si definiva “gavetta”. Presidente, la passione per il mestiere più bello del mondo ci porta nonostante tutto a non tradire i valori da Lei invocati, da ben due anni continuiamo – la nostra vicenda è documentata dai giornali e dai verbali delle audizioni parlamentari in Vigilanza – a cercare un accordo sindacale dignitoso sul nostro futuro professionale con l’Azienda, che appare invece sfuggire a ogni tentativo di stabilire regole precise per le assunzioni dei giornalisti a tempo determinato. La nostra precarietà mette a rischio l’intero sistema informativo del servizio pubblico italiano e la libertà di stampa nel Paese tout court. Ci appelliamo a Lei, caro Presidente, con l’approssimarsi della fine di quest’anno, perché in questa delicata fase che cambierà l’organizzazione della nostra Azienda non vengano definitivamente messi a repentaglio diritti maturati da chi, da anni, con il proprio lavoro rappresenta il futuro dell’informazione giornalistica in Rai. Grazie per aver ascoltato le nostre istanze e tanti, sinceri auguri di un felice anno nuovo. Il coordinamento giornalisti a tempo determinato della Rai

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