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Editoria 09 Giu 2005

La Finegil-Espresso dopo la morte di Barbieri smembra la direzione dei giornali veneti nominando tre direttori

Giovedì 9 giugno - Dopo la morte prematura del direttore Fabio Barbieri della Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Mattino di Padova, la Finegil, società editoriale del Gruppo Espresso, ha deciso di affidare a tre distinti direttori le redini dei quotidiani veneti.

Giovedì 9 giugno - Dopo la morte prematura del direttore Fabio Barbieri della Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Mattino di Padova, la Finegil, società editoriale del Gruppo Espresso, ha deciso di affidare a tre distinti direttori le redini dei quotidiani veneti.

Giovedì 9 giugno - Dopo la morte prematura del direttore Fabio Barbieri della Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Mattino di Padova, la Finegil, società editoriale del Gruppo Espresso, ha deciso di affidare a tre distinti direttori le redini dei quotidiani veneti. I tre nuovi direttori sono Omar Monestier per il Mattino di Padova, Alessandro Moser per la Tribuna di Treviso e Paolo Possamai per la Nuova di Venezia e Mestre. Stamattina l'assemblea dei redattori ha approvato due giorni di sciopero, oggi (giovedì 9) e domani, venerdì 10 giugno, su proposta del Cdr. Il testo del comunicato del Cdr dei quotidiani veneto della Finegil. E della mozione approvata dall'assemblea del 9 giugno 2005. Sabato 11 giugnio si è tenuta un'altra assemblea a Mestre che ha ratificato all'unanimità l'operato del Cdr assitito dalla Fnsi e dal Sindacato dei giornalisti veneto. Nerl corso di un incontro tenutosi venerdì nel corso del secondo giornodi sciopero l'editore ha controfirmato un documento nel quale si predono impegni sul futuro unitario dei quotidiani ed è stato rinviato l'insediamento dei tra direttori fino a lunedì 13 giugno. Insediamento che avverrà a Padova: l'editore presenterà alle tre redazioni unitariamente i tre direttori. I comunicati: Al presidente CARLO CARACCIOLO all'amministratore delegato MARCO BENEDETTO al consigliere delegato PIERANGELO CALEGARI alla Fnsi A TUTTI I COLLEGHI Preso atto che non sono state rispettate come da contratto (articolo 6) le procedure previste per la comunicazione della nomina del direttore, il Cdr chiede un incontro immediato all'Editore a Roma, con l'assistenza della Fnsi, e di sospendere la procedura di insediamento già avviata. Il Comitato di redazione de Il Mattino di Padova, La Nuova di venezia e Mestre, la Tribuna di Treviso. Padova, 9 giugno Il testo della mozione approvata dall'assemblea: Al presidente CARLO CARACCIOLO all'amministratore delegato MARCO BENEDETTO al consigliere delegato PIERANGELO CALEGARI A TUTTI I COLLEGHI L'assemblea dei redattori della Finegil Quotidiani veneti (Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Nuova di Venezia e Mestre) ha ribadito oggi all'unanimità la piena fiducia al Comitato di redazione, esprimendo totale sostegno alla linea seguita sulla vicenda della nomina dei tre direttori, in sostituzione dello scomparso Fabio Barbieri, direttore responsabile unico. L'assemblea ha confermato i due giorni di sciopero proclamati per la palese violazione del contratto di lavoro, che prevede all'articolo 6 la comunicazione al Cdr "almeno 48 ore prima che il nuovo direttore assuma la carica". L'assemblea respinge con forza la soluzione "spezzatino" proposta dall'editore e la separazione delle testate, che per oltre vent'anni sono state accomunate da un progetto e da una direzione comune, ed esprime forte preoccupazione per una scelta che indebolisce gravemente l'autonomia, l'autorevolezza e il peso che i tre quotidiani con il lavoro dei giornalisti si sono conquistati negli anni, con buoni successi di mercato. L'assemblea ha dato mandato al Cdr di chiedere un incontro immediato all'editore, a Roma, per ottenere tutte le garanzie professionali, contrattuali, economiche e di linea politico-editoriale che il nuovo assetto impone, a salvaguardia dell'intero corpo redazionale. Troppi aspetti non sono ancora chiariti, in termini di organizzazione del lavoro, ruoli, sinergie interne, pubblicità e altro. Anche per queste ragioni l'assemblea non ritiene che ci siano le condizioni per l'insediamento dei tre nuovi direttori e auspica che l'editore ne tenga conto e non proceda unilateralmente. L'assemblea generale è riconvocata sabato 11 giugno alle ore 11 nella redazione di Mestre per decidere nuove eventuali azioni di lotta alla luce degli sviluppi attesi nelle prossime ore. L'assemblea dei redattori di Mattino di Padova, Nuova di Venezia e Mestre, Tribuna di Treviso. Padova, 9 giugno 2005 Il comunicato del Cdr dell'8 giugno: Il Comitato di Redazione dei quotidiani Finegil veneti (il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso e La Nuova Venezia) alla luce della comunicazione fatta oggi pomeriggio a Padova dai rappresentanti dell’editore sul nuovo assetto dei nostri giornali che prevede tre direttori responsabili, uno per ogni testata, cancellando così oltre un quarto di secolo di storia e un progetto che sta dando in questi ultimi tempi buoni risultati di mercato, respinge l’ipotesi illustrata e proclama due giorni di sciopero a partire da domani giovedì 9 giugno, data stabilita dall’ editore per l’insediamento dei direttori. Il comitato di redazione ritiene la soluzione prospettata , senza entrare nel merito delle nomine indicate, strategicamente sbagliata e inadeguata al conseguimento degli obiettivi di ulteriore radicamento nel territorio regionale: una scelta che indebolisce gravemente l’autonomia, l’autorevolezza e il peso che i giornali, sotto un’unica guida e con il lavoro delle redazioni si sono conquistati negli anni. A tal proposito, il Comitato di redazione, che è e resterà unico, in rappresentanza di tutti i colleghi, convoca per giovedì 9 giugno l’assemblea generale dei giornalisti. Padova, 8 giugno 2005 Il comunicato della Fnsi e del Sindacato dei Giornalisti del Veneto di Giovedì 9 giugno 2005. La Federazione nazionale delle stampa italiana comunica: La Fnsi e il Sindacato dei Giornalisti del Veneto esprimono solidarietà e appoggio alle redazioni dei quotidiani della Finegil del veneto in sciopero contro la decisione del Gruppio Espresso Finegil di smembrare le direzioni giornalistiche dei tre quotidiani (Il Mattino di Padova, La tribuna di Treviso e la Nuova Venezia) a pochi giorni dalla scomparsa del direttore responsabile Fabio Barbieri. La Fnsi impegnata nell’organizzazione delle agitazioni sindacali per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che culmineranno il 17 giugno con il primo dei 7 giorni di sciopero, condivide le preoccupazioni del Cdr sul futuro dei quotidiani veneti della Finegil in seguito all’unilaterale e decisione dell’editore. L’unicità progettuale delle direzione giornalistica articolata territorialmente, patrimonio ormai trentennale dei quotidiani veneti, è stata garanzia di qualità e di penetrazione dell’informazione nel tessuto sociale della regione. Il colpo di spugna passato con assoluta mancanza di dialettica sindacale da parte dell’azienda rischia ci compromettere non solo le relazioni professionali e sindacali ma anche lo stesso progetto editoriale. La Fnsi seguirà quotidianamente la situazione in accordo con il Cdr, le redazioni e il Sindacato dei Giornalisti del Veneto. Il comunicato del Coordinamento delle Associazioni per un sindacato di servizio: Il Coordinamento delle Associazioni per un sindacato di servizio è solidale con il Sindacato dei Giornalisti del Veneto e con i Cdr e le redazioni dei quotidiani della Finegil del veneto in sciopero contro la decisione del Gruppio Espresso Finegil di smembrare le direzioni giornalistiche dei tre quotidiani (Il Mattino di Padova, La tribuna di Treviso e la Nuova Venezia) a pochi giorni dalla scomparsa del direttore responsabile, Fabio Barbieri. Il Coordinameto, impegnato nell’organizzazione e sensbilizzazione dei colleghi per le iniziative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che culmineranno il 17-18 giugno con il primo dei 7 giorni di sciopero, condivide le preoccupazioni del Cdr sul futuro dei quotidiani veneti della Finegil in seguito all’unilaterale e decisione dell’editore. La direzione giornalistica unica, articolata territorialmente, patrimonio ormai trentennale dei quotidiani veneti, è sempre stata garanzia di qualità dell’informazione nel tessuto sociale veneto. Il colpo di spugna passato con assoluta mancanza di dialettica sindacale da parte dell’azienda compromette non solo le relazioni professionali e sindacali ma anche lo stesso progetto editoriale.

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