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Dibattito Fnsi 08 Gen 2011

La maggioranza della Fnsi: "Portiamo al Congresso di Bergamo un bilancio positivo del lavoro svolto e un programma capace di affrontare la complessità della situazione che sta di fronte al giornalismo italiano"

Pubblichiamo il manifesto-documento unitario, condiviso dalle cinque forze che compongono la maggioranza della Fnsi che ha governato in questa "legislatura": Autonomia e Solidarietà, Coordinamento delle Associazioni di Stampa per un Sindacato di Servizio (Capss), Giornalisti Uniti, Stampa Democratica, Quarto Potere

Pubblichiamo il manifesto-documento unitario, condiviso dalle cinque forze che compongono la maggioranza della Fnsi che ha governato in questa "legislatura": Autonomia e Solidarietà, Coordinamento delle Associazioni di Stampa per un Sindacato di Servizio (Capss), Giornalisti Uniti, Stampa Democratica, Quarto Potere

La maggioranza che ha governato la Federazione nazionale della stampa italiana successivamente al XXV Congresso di Castellaneta si presenta al XXVI Congresso di Bergamo convinta di poter sottoporre ai delegati un bilancio positivo del lavoro svolto ed un programma per il futuro capace di affrontare le complesse problematiche che stanno di fronte alla categoria.
La Fnsi ha realizzato, in condizioni di estrema difficoltà, ma con uno sforzo di unità interna che è stato fondamentale a tal fine, obbiettivi di assoluto rilievo che, alla luce degli sviluppi successivi che hanno caratterizzato il mondo del lavoro italiano, appaiono ancor più positivi:
1 – Dopo anni di vertenza è stato sottoscritto il contratto con la Fieg, riuscendo a mantenerne l’impianto di garanzie e riaprendo la dinamica economico-salariale.
2 – E’ stato rinnovato il contratto con Aeranti-Corallo, mantenendo e sviluppando la contrattazione giornalistica in un settore per molti anni segnato dalla presenza preponderante del lavoro nero o impropriamente regolato da altro tipo di contrattazione. Nato come contratto di emersione la sua “maturazione” resta uno degli obiettivi principali del Sindacato. Questi contratti, assieme agli accordi di settore, come quello sottoscritto con l’Unione della stampa periodica (Uspi), sono la nostra carta d’identità e strumenti imprescindibili di tutela della professione nonché base fondamentale dello “stato sociale” della categoria.
3 - Le iniziative messe in campo dal Sindacato, dall'Inpgi e dalla Casagit hanno evitato che la crisi del settore compromettesse l'equilibrio dei conti e quindi l'autonomia degli Istituti della categoria.
4 - E’ proseguita con determinazione, pur tra difficoltà crescenti che non possono essere negate, l’iniziativa per la piena applicazione della legge 150 e la definizione del profilo professionale degli addetti stampa pubblici.
5 - Contemporaneamente si è rafforzata e consolidata l’attenzione al mondo del lavoro autonomo con l’istituzionalizzazione di strutture sindacali tese a rendere permanente e più efficace l’azione di tutela di questo settore del giornalismo. Questa scelta sarà fondamentale per affrontare una crisi non ancora esaurita e che rischia di colpire soprattutto le fasce più deboli del giornalismo, il che richiede una forte capacità di interlocuzione del Sindacato con la politica e le istituzioni allo scopo di mantenere l’intervento pubblico su basi eque e corrette nonché la definizione, urgente, di una legge di riforma dell’editoria.
6 – La Fnsi è stata protagonista nella battaglia per la difesa della libertà e dell’indipendenza della informazione nel nostro Paese. Lo ha fatto in piena autonomia, senza alcuna subalternità né culturale né politica nei confronti di altre organizzazioni e senza nulla concedere a schieramenti di parte.
  Tutte queste tematiche dovranno restare al centro dell’azione della Fnsi. La coalizione di maggioranza si propone per il rinnovo della larga fiducia che l’ha fin qui sostenuta, allo scopo di proseguire e rendere più efficaci le politiche fino a oggi perseguite.
In particolare:
1-Sviluppare politiche che sfidino la controparte imprenditoriale ad una progettualità che consenta l’uscita dalla crisi del settore e la riapertura del mercato del lavoro, costruendo un meccanismo che sappia dare pari dignità al lavoro dipendente ed a quello autonomo, comprese le forme di auto imprenditorialità.
2 -Rendere più moderno il Sindacato nazionale dei giornalisti elevandone la capacità di prestare assistenza ai colleghi, specie a quelli “autonomi” (professionali o collaboratori che siano), attraverso la valorizzazione del ruolo delle Associazioni regionali di stampa, mediante assistenza e consulenza specialistica e politiche di formazione dei quadri sindacali.
3 -Utilizzare il massimo delle sinergie possibili con gli altri organismi della categoria - Inpgi, Casagit e Fondo complementare - facendo leva sulle eccellenze dimostrate e ottimizzando le risorse a disposizione, lo scambio delle informazioni e lo sviluppo delle politiche di formazione sulle normative del settore e di aggiornamento professionale.
  La Federazione della stampa deve confermare, anche con questo Congresso, il proprio impegno perché il Parlamento approvi una inderogabile riforma del nostro Ordine professionale. Non una riforma qualsiasi, ma un complesso di norme che consentano all’Ordine dei giornalisti di rispondere alla propria missione: interpretare la vera realtà professionale della categoria attraverso una rigorosa gestione dell’accesso e delle norme deontologiche. Nella reciproca autonomia e nel rispetto dei rispettivi ruoli, la Fnsi continuerà a perseguire il massimo di collaborazione con tutti gli organismi della categoria.
Riteniamo essenziale rilanciare un'azione coordinata degli Enti che renda sempre più efficace e solido il sistema di welfare dei giornalisti italiani dipendenti e autonomi.   Autonomia e Solidarietà
Coordinamento delle Associazioni regionali di Stampa per un Sindacato di servizio Giornalisti Uniti
Quarto Potere
Stampa Democratica

@fnsisocial