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La relazione al bilancio dell'Inpgi 2
Inpgi 31 Ott 2019

La relazione al bilancio dell'Inpgi 2

Lo stato di salute della Gestione Separata si conferma solido e sostenibile nel lungo periodo. I bilanci di assestamento 2019 e preventivo 2020 mostrano un'attività  sempre in crescita sia nei ricavi sia nel numero degli iscritti.

Lo stato di salute della Gestione Separata si conferma solido e sostenibile nel lungo periodo. I bilanci di assestamento 2019 e preventivo 2020 mostrano un’attività sempre in crescita sia nei ricavi sia nel numero degli iscritti. Il patrimonio, garanzia delle prestazioni future, aumenta ancora e supera ormai i 700 milioni.

La novità di queste ultime settimane è però il via libera dei ministeri vigilanti al nuovo Regolamento, fortemente voluto da questa amministrazione, approvato oltre due anni fa e finalmente entrato in vigore dopo un proficuo scambio di osservazioni con i nostri interlocutori istituzionali. Tutte le novità consentiranno il miglioramento dei trattamenti previdenziali e l’introduzione di nuovi strumenti di welfare a sostegno dei lavoratori autonomi, ancora oggi la parte più debole della categoria.

Le principali novità adottate prevedono:
– l’introduzione del trattamento di disoccupazione anche in favore dei giornalisti titolari di Co.co.co. iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata Inpgi, non pensionati e privi di partita Iva che abbiano perso involontariamente la propria occupazione;
– l’estensione in favore dei giornalisti Co.co.co. – che percepiscano un compenso annuo non inferiore ai 3mila euro – della garanzia della copertura assicurativa per infortuni professionali;
– l’incremento graduale del contributo soggettivo;
– l’incremento dal 2 al 4% del contributo integrativo;
– l’introduzione della maternità a rischio, con il pagamento di un’ulteriore mensilità dell’indennità.

Nei mesi scorsi era stato già approvata la possibilità di rimborso da parte dell’Inpgi dell’iscrizione ad un apposito profilo della Casagit dei lavoratori con reddito annuo inferiore a 30mila euro.

Si tratta di strumenti che riconoscono i bisogni presenti e futuri di una parte sempre più ampia della nostra categoria e, in linea con quanto fatto dalle altre Casse di Previdenza, hanno l’obiettivo di costruire pensioni dignitose e contemporaneamente sostenere i redditi con interventi di welfare.

Crediamo che questa sia la strada più corretta per interpretare i cambiamenti del mondo del lavoro e fare in modo che nel nostro Istituto non ci siano iscritti di seria A e di serie B. Questo era il principale impegno assunto da questa amministrazione quattro anni fa e crediamo di averlo rispettato. Il Comitato amministratore uscente lascia in eredità alla prossima gestione una riforma complessiva e coerente delle prestazioni, gli strumenti per arricchire di volta in volta gli interventi di welfare, una nuova asset allocation strategica costruita su misura per far fronte alle esigenze dell’Inpgi2 e dei suoi iscritti.

Restano ancora molte cose da fare che però non attengono solo alla responsabilità dell’Inpgi: dalla definizione di un equo compenso che aiuti a ridurre il gap tra redditi da lavoro autonomo e redditi da lavoro dipendente al corretto inquadramento dei Co.co.co che troppo spesso sono utilizzati in sostituzione del lavoro dipendente. L’impegno del prossimo Comitato amministratore non potrà che continuare in questa direzione. (Da Inpgi Notizie)

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