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Associazioni 14 Lug 2010

L’Asr a fianco della redazione Romana de Il Giornale: “Il piano di ristrutturazione va profondamente ripensato”

L’Associazione Stampa Romana si associa alle preoccupazioni espresse dalla redazione della capitale de Il Giornale. Il piano di ristrutturazione presentato alle rappresentanzesindacali interne prefigura un ridimensionamento complessivo, sia sotto il profilo industriale che editoriale, della presenza del quotidiano sul mercato della carta stampata. Questo si traduce in un taglio dell’organico giornalistico che si aggira intorno al 35/40%, una dimensione inaccettabile che rischia di impoverire mortalmente il profilo professionale della testata.

L’Associazione Stampa Romana si associa alle preoccupazioni espresse dalla redazione della capitale de Il Giornale. Il piano di ristrutturazione presentato alle rappresentanzesindacali interne prefigura un ridimensionamento complessivo, sia sotto il profilo industriale che editoriale, della presenza del quotidiano sul mercato della carta stampata. Questo si traduce in un taglio dell’organico giornalistico che si aggira intorno al 35/40%, una dimensione inaccettabile che rischia di impoverire mortalmente il profilo professionale della testata.

Gli interventi ipotizzati dall’azienda sono generici sotto il profilo dei risparmi in altri settori, e, soprattutto, non danno alcuna indicazione su come si voglia rilanciare e modernizzare la penetrazione de Il Giornale sul mercato editoriale: tanto per dirne una viene completamente ignorato il capitolo web.
“Non sarà una trattativa facile - afferma il segretario della Asr Paolo Butturini – e rischia di essere durissima a meno che l’azienda di Paolo Berlusconi non riformuli il piano provando ad andare oltre una miope visione contabile che sappia coniugare il necessario equilibrio dei conti con un convincente progetto editoriale. E’ del tutto inaccettabile l’annuncio della chiusura delle pagine romane che in questi anni si sono segnalate come un arricchimento, anche pubblicitario, della testata nella capitale. Una scelta, per altro, in controtendenza con le opzioni dei competitori che insistono nel coniugare informazione globale e locale, magari in un contesto multipiattaforma, per fornire un prodotto-giornale che sia appetibile su tutto il territorio nazionale”.
“Ora la parola passa al confronto sindacale – conclude Butturini -, mi auguro che l’azienda ripensi le sue logiche e, soprattutto, eviti forzature unilaterali, magari applicando parti di un piano ancora tutto da discutere. La disponibilità dell’Asr è totale, a patto che la discussione resti negli ambiti delle leggi, del contratto e delle corrette prassi di relazioni industriali”.

 

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