L'Associazione Stampa Umbra ha varato la "Tessera Rosa" per dare tutela sanitaria alle tante giornaliste che non possono iscriversi alla Casagit

Procede spedito il progetto Tessera Rosa, ideato dall'Asu (Associazione Stampa Umbra) per creare tutele sanitarie alle colleghe giornaliste non iscritte alla Casagit. E’ infatti con questo importante e solidale obiettivo che l’Associazione Stampa Umbra sta lavorando in queste settimane alla realizzazione della “Tessera Rosa” che darà diritto alle donne, che per vari motivi non possono iscriversi alla Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani, di usufruire a costi vantaggiosi di visite ginecologiche ed esami specialistici in ambito ginecologico

Il progetto prevede la stipula di specifici accordi con almeno due professionisti a Perugia e due a Terni, puntando ad ottenere sconti significativi sul tariffario medico che andranno dal 15 al 30%. La Tessera Rosa punta anche ad estendere i benefici economici agli esami clinici di laboratorio più richiesti dalle donne tra i 25 e i 40 anni di età (tra cui prelievi di sangue, tamponi vaginali, hpv test) e agli esami ecografici. Alla segretaria del sindacato umbro dei giornalisti, ad appena una settimana dalla pubblicazione dell’iniziativa, sono cominciate ad arrivare le prime richieste di adesione da parte di medici ginecologi e di laboratori analisi. Il successo dell’iniziativa, consentirà dunque al sindacato di concentrarsi sulle offerte più vantaggiose per le proprie iscritte. Il progetto Tessera Rosa è uno dei primi risultati del lavoro che sta conducendo sul territorio umbro la rappresentante della Commissione Pari Opportunità, della Federazione nazionale della Stampa, Chiara Damiani che ha ideato l’innovativo servizio “la tessera, offerta gratuitamente dall’Asu alle proprie iscritte, intende rispondere, anche se solo parzialmente, ad un deficit strutturale di tutela medica che riguarda una larghissima fetta di colleghe dell’Umbria”. Si calcola infatti che su un totale di 408 giornaliste iscritte all’Ordine dei giornalisti dell’Umbria (di cui 91 professioniste e ben 317 pubbliciste) per oltre la metà di loro, che pur svolge prevalentemente attività giornalistica, non esista alcuna tutela in ambito sanitario. La Tessera Rosa non avrà, ovviamente, alcun costo aggiuntivo per chi ne farà richiesta. Resterà pertanto invariata la quota annua di iscrizione da versare all’Asu.