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Il Messaggero Marche chiude e lascia a casa 50 collaboratori
Lavoro autonomo 02 Lug 2016

Messaggero Marche, Fnsi e Sigim ad Azzurra Caltagirone: «I collaboratori sono giornalisti a tutti gli effetti»

«Non sono giornalisti del Messaggero ma collaboratori saltuari esterni che portano le notizie». Così Azzurra Caltagirone al collega che le chiedeva che fine faranno i 50 collaboratori del Messaggero Marche ora che il quotidiano chiuderà . «Anche i collaboratori sono giornalisti e a nessun giornalista potranno essere negati i diritti di cui è titolare nei confronti della testata», ribattono Fnsi e Sigim. Che, in una nota congiunta, stigmatizzano le parole di Caltagirone.

 

«Non sono giornalisti del Messaggero ma collaboratori saltuari esterni che portano le notizie». Sono le parole che Azzurra Caltagirone ha rilasciato nel commentare il presidio organizzato dal Sigim, il Sindacato dei giornalisti marchigiani, lo scorso 30 giugno di fronte al Fortino Napoleonico di Ancona per chiedere garanzie e tutele per i circa 50 colleghi atipici e autonomi che in questi anni hanno riempito le pagine del giornale con il loro lavoro.

Parole che Sigim e Fnsi condannano con forza: «I colleghi del Messaggero, collaboratori non contrattualizzati, cococo o partita Iva, sono a tutti gli effetti giornalisti, colleghi iscritti all'Ordine nazionale dei giornalisti. Si sono occupati di tutti i settori importanti come politica regionale, cronaca, giudiziaria. Hanno scritto tanto questi colleghi. Tanto da riempire tutte le pagine ogni giorno. Consigliamo alla dottoressa Caltagirone, di leggere le sentenze che, dopo aver riconosciuto il vero inquadramento di quelli che lei battezza "collaboratori saltuari esterni che portano le notizie", hanno condannato il gruppo da lei guidato a risarcimenti nell'ordine di decine e decine di migliaia di euro», ribatte il sindacato dei giornalisti.

Dichiarazioni, quelle di Azzurra Caltagirone, che di sicuro non rappresentano «un buon presupposto in vista dell'incontro tra il Sigim e il direttore del personale del Messaggero, Claudio Di Vincenzo, convocato – proseguono Fnsi e sindacato regionale – per aprire un dialogo sulla questione riguardante la situazione dei collaboratori delle Marche».

Incontro al quale il sindacato dei giornalisti andrà con tutta la buona volontà di trovare un accordo dignitoso per i colleghi. «A nessun giornalista - concludono Federazione nazionale della stampa italiana e Sindacato giornalisti marchigiani - potranno essere negati i diritti di cui è titolare nei confronti della testata».

 

@fnsisocial

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