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Freelance 20 Set 2012

Natale: “Approvare la legge sull’equo compenso” Rossi: “Il provvedimento non venga stravolto”

“Una legge che renda applicabile principi costituzionali come quelli affermati nell’articolo 36 della Costituzione. Attorno a questo concetto si è discusso a Napoli nel corso dell’iniziativa regionale a sostegno della legge sull’equo compenso per i giornalisti lavoratori autonomi a cui sono intervenuti numerosi dirigenti degli organismi di categoria e parlamentari campani.

“Una legge che renda applicabile principi costituzionali come quelli affermati nell’articolo 36 della Costituzione. Attorno a questo concetto si è discusso a Napoli nel corso dell’iniziativa regionale a sostegno della legge sull’equo compenso per i giornalisti lavoratori autonomi a cui sono intervenuti numerosi dirigenti degli organismi di categoria e parlamentari campani.

Si è trattato di una tappa della campagna promossa dalla Commissione Lavoro Autonomo della Federazione nazionale della stampa italiana a sostegno del progetto di legge già approvato dalla Camera dei deputati e che domani sarà messo in calendario dalla commissione Lavoro del Senato. In questa occasione è stata lanciata la sottoscrizione, da parte dei parlamentari, di un documento, che riportiamo di seguito,  predisposto dalla Commissione a sostegno dei principi basilari della legge il cui scopo – è stato detto – deve essere quello di dare dignità al lavoro giornalistico privo di contratto e tutele oggi sottoposto a condizioni, specie economiche, del tutto inaccettabili.
Nel corso del dibattito, infatti, varie sono state le testimonianze di giornalisti precari e autonomi riguardo alle condizioni di lavoro ed ai trattamenti economici del tutto irrisori rispetto all’impegno richiesto dall’attività svolta.
L’incontro è stato promosso da Laura Viggiano, componente campana della Commissione della Fnsi, d’intesa con l’Associazione napoletana della stampa (rappresentata dal Presidente, Vincenzo Colimoro) e con il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti (presente con il Presidente, Ottavio Lucarelli). A sottolineare il rilievo attribuito al tema e l’impegno degli organismi di categoria sono intervenuti per la Federazione della stampa il Presidente, Roberto Natale, ed il segretario generale aggiunto, nonché Presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo, Giovanni Rossi, il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna, mentre per il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti è intervenuto lo stesso Presidente, Enzo Iacopino.
Numerosi i parlamentari presenti, tra i quali il senatore Pasquale Giuliano (Pdl), Presidente della Commissione che si riunirà proprio domani, martedì 18, per mettere in calendario il progetto di legge ed esaminare i possibili emendamenti al testo giunto dalla Camera. Presenti anche Paolo Russo (Pdl), Anna Maria Carloni (Pd), Teresa Armato (Pd), Nello Formisano (Idv) e Maria Fortuna Incostante (Pd).
La richiesta che viene dalle organizzazioni dei giornalisti è di fare presto e bene, prima che la legislatura si concluda, prevedendo l’esclusione dai finanziamenti pubblici degli editori che non rispettassero la legge.
L’iniziativa si è svolta nella sede dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli ed è stata l’occasione per esprimere solidarietà e sostegno ad un'importante istituzione la cui sopravvivenza è messa in discussione da tagli e difficoltà economiche.”

EQUO COMPENSO PER I GIORNALISTI PRECARIZZATI

Oggi in Italia più della metà dei giornalisti non ha un contratto di assunzione stabile, non ha prospettive, non ha tutele! Oggi in Italia migliaia di giornalisti freelance sono costretti a lavorare solo nominalmente come liberi professionisti. Nella maggior parte dei casi ricevono compensi irrisori, anche 2-5 euro a pezzo, definiti in maniera unilaterale e insindacabile dagli editori e spesso corrisposti con notevole ritardo (6-9-12 mesi)!La situazione è così grave che secondo recenti ricerche effettuate suidati ufficiali dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) il 75% dei freelance guadagna in media meno di 10.000 euro lordi l'anno, e il 62% meno di 5.000! Per queste ragioni oggi in Italia è necessario approvare una legge che impedisca lo sfruttamento di professionisti che con il loro lavoro contribuiscono a garantire il diritto, costituzionalmente sancito, all'informazione! La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi invita i Parlamentari a sostenere il percorso di approvazione, entro la legislatura, di una legge sull’equo compenso che:
 - tuteli e garantisca il rispetto dei diritti costituzionali del lavoro anche per i giornalisti, in primis l’articolo 36 della Costituzione
 - che definisca una soglia di dignità secondo il principio per cui un giornalista lavoratore autonomo o precarizzato, che sopporta tutti i costi di lavoro, deve essere pagato di più di uno assunto e non dimeno
 - che corregga un’ingiustizia sociale che autorizza tacitamente lo sfruttamento di lavoratori senza tutele
 - che preveda meccanismi sanzionatori per chi utilizza fondi pubblici e non è in regola con le norme che definiscono i rapporti di lavoro
 - che consenta anche ai giornalisti attualmente precarizzati di poter avere un futuro pensionistico dignitoso
 - che preveda ammortizzatori sociali per i giornalisti freelance, oggi senza tutele
 - che imponga il rispetto di tempi di pagamento ragionevoli sulla base delle norme già sottoscritte dagli editori con il sindacato dei giornalisti e stabiliti dalle stesse norme europee.


(Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi, 17 settembre 2012)

FIRMA L’APPELLO: “Equo compenso, no ai giornalisti “in saldo”

Pubblichiamo di seguito il comunicato-appello rivolto ai parlamentari italiani sul tema delle legge per l’equo compenso. Redatto dalla Commissione nazionale lavoro autonomo Fnsi e che Articolo21 ha deciso di fare proprio e rilanciare … (dal sito www.articolo21.org)

Approvare la proposta di legge sull'equo compenso entro la fine della legislatura come strumento per tutelare i giornalisti precari e lanciare un segnale positivo a tutto il mondo del lavoro. È la richiesta ribadita dalla Commissione lavoro autonomo della Federazione nazionale stampa italiana nel corso di un incontro organizzato a Napoli. Del testo, già approvato alla Camera, si discuterà domani in commissione Lavoro al Senato, durante un incontro al quale parteciperanno anche il sottosegretario con delega all'Editoria Paolo Peluffo, un rappresentante Fnsi e il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, oggi a Napoli.
Il sindacato di categoria richiama l'articolo 36 della Costituzione e si dice "preoccupato per i possibili ritardi dovuti all'iter della proposta di legge".
Domani, infatti, saranno calendarizzati gli emendamenti. "C'è il rischio che il testo venga modificato - sottolinea Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi e presidente della commissione Lavoro autonomo - e debba tornare alla Camera. A poche settimane dalla fine della legislatura, serve uno sforzo straordinario ed è importante anche che il provvedimento non venga stravolto". Da Napoli la Fnsi incassa intanto il sostegno di alcuni parlamentari campani, che assicurano il loro impegno per l'approvazione della legge in tempi rapidi. Centrale anche il ruolo dei Comitati di redazione nel tutelare il lavoro svolto dai giornalisti e quello che deve arrivare dal sindacato. "Rivendichiamo la specificità della nostra professione - dice il presidente nazionale della Fnsi, Roberto Natale - per noi non valgono le norme sui precari dettate dal ministro Fornero. Non accetteremo che la legge finisca nel dimenticatoio". Tra i presenti, anche il segretario Usigrai Carlo Verna. (Napoli, 17 settembre - AGI)

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