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I giornalisti del Sole 24 Ore proclamano lo stato di agitazione
Cdr 29 Nov 2017

Nuovi vertici dall'esterno e altri tagli agli stipendi, la redazione del Sole 24 Ore in stato di agitazione

I giornalisti ritengono «inopportuna una politica di assunzioni e promozioni quando i conti del gruppo sono ancora ben lontani dall'essere risanati e, anzi, si è appena concluso un aumento di capitale finalizzato a evitarne il fallimento». Affidato al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero.

L'assemblea di redazione del Sole 24 Ore considera «grave l'assunzione di un nuovo vicedirettore quando ancora non si è concluso lo stato di crisi e sta proseguendo l'esodo di decine di colleghi di valore. Considera grave che si sia deciso di procedere con un nuovo ingresso a pochi giorni dall'assunzione, sempre dall'esterno, di un caporedattore». È quanto si legge nel comunicato sindacale pubblicato oggi sul quotidiano di Confindustria.

L'assemblea, prosegue la nota, «ritiene inopportuno procedere a una politica di assunzioni e promozioni quando i conti del gruppo sono ancora ben lontani dall'essere risanati e, anzi, si è appena concluso un aumento di capitale finalizzato a evitarne il fallimento. Giudica preoccupante il rifiuto dell'azienda alla temporanea garanzia dei livelli retributivi perché segnale della incapacità di capire che qualsiasi strategia di rilancio dei ricavi, in continua flessione, non può che passare dal riconoscimento della centralità della redazione. Tanto più nel momento in cui per esclusive necessità di fabbisogno finanziario si procede alla vendita della principale fonte di ricavi alternativa a quella editoriale, ovvero l'area formazione».

Per queste ragioni, e altre ancora, la redazione proclama lo stato di agitazione e affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero.

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