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Associazioni 01 Giu 2009

Querele per "l'onorabilità della Regione Molise". Di Pietro (Asm): "Vicenda surreale e inquietante"

"Prima le diffide, ora gli annunci delle querele tramite un giornale: sono i passaggi che riserva l’iniziativa giudiziaria avviata dalla regione Molise per tutelare l’”onore” dell’ente. Una vicenda surreale e per certi versi inquietante a causa dei risvolti che sta registrando". E' quanto si legge in una nota del Presidente dell'Assostampa del Molise Giuseppe Di Pietro

"Prima le diffide, ora gli annunci delle querele tramite un giornale: sono i passaggi che riserva l’iniziativa giudiziaria avviata dalla regione Molise per tutelare l’”onore” dell’ente. Una vicenda surreale e per certi versi inquietante a causa dei risvolti che sta registrando". E' quanto si legge in una nota del Presidente dell'Assostampa del Molise Giuseppe Di Pietro

"A mezzo stampa - prosegue il comunicato di Di Pietro - e’ stata sbandierata la presunta richiesta di risarcimenti milionari nei confronti di alcuni giornalisti molisani, tra cui il caporedattore della Rai Filippo Massari (reo di aver inserito nella rassegna stampa il quotidiano Nuovo Molise) e la collega Enrica Cefaratti (per l’enfasi profusa nella lettura di un titolo). La battaglia democratica tra il potere e l’informazione riserva, dunque, nuove e avvilenti puntate, con l’aggravante che i diretti interessati (i giornalisti) sono all’oscuro di tutto. A livello nazionale il governo vuole mettere il bavaglio all’informazione con il ddl Alfano; nella nostra Regione l’immagine lesa ad un ente pubblico ha l’obiettivo di spostare su altri terreni vicende riconducibili, all’origine, all’intreccio tra politica ed affari. Nel mezzo dello scontro finiscono i giornalisti, chiamati a rispondere perché esercitano il diritto-dovere di informare i cittadini, nonostante le minacce, le ritorsioni e le pressioni della politica sempre più invadente e intollerante alla critica. Siamo ai soliti veleni, che puntano dritto al servizio pubblico, garante, nel rispetto della legge, del diritto dei cittadini ad essere informati. Non si può cancellare dalla rassegna stampa un giornale perchè lo chiede un legale o un presidente di regione, come ha giustamente osservato il direttore del Tg5 Minum. Non è pensabile né per Nuovo Molise, nè per qualsiasi quotidiano che esce in edicola. Del resto le trasmissioni nazionali sono quanto di più eloquente ci sia sull’argomento. La solidarietà ai colleghi (piena, incondizionata e con tutti i mezzi a disposizione), questa volta, da sola non basta. Occorre la reazione di quanti riconoscono nella democrazia e nella critica gli elementi indispensabili per uno stato moderno, civile e bilanciato nei poteri. L’Assostampa chiederà, infatti, al Corecom, emanazione locale del garante delle Comunicazioni e all’Ordine dei giornalisti di difendere, ognuno nell’ambito delle proprie prerogative, la libera espressione e l’informazione nel suo complesso, temi che saranno trattati in un incontro pubblico con i vertici Fnsi in programma subito dopo il voto".

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