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Fnsi 21 Nov 2003

“Raiot” procedimento disciplinare contro Paolo Ruffini e Andrea Salerno Serventi: “Un atto di censura definitiva contro il programma della Guzzanti” Natale: “ Il vertice aziendale conosce solo la logica del

“Raiot” procedimento disciplinare contro Paolo Ruffini e Andrea Salerno Serventi: “Un atto di censura definitiva contro il programma della Guzzanti” Natale: “ Il vertice aziendale conosce solo la logica dello scontro”

“Raiot” procedimento
disciplinare contro
Paolo Ruffini
e Andrea Salerno
Serventi: “Un atto
di censura definitiva
contro il programma
della Guzzanti”
Natale: “ Il vertice
aziendale conosce
solo la logica
dello scontro”

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “E’ davvero molto grave la vicenda della sospensione di “Raiot” alla quale si aggiunge oggi l’incredibile apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di Paolo Ruffini e Andrea Salerno. Ormai è chiaro: il direttore generale e la maggior parte del Consiglio d’amministrazione della Rai vogliono bloccare definitivamente e senza appello il programma di Sabina Guzzanti. Si tratta, come è ora evidente, di un atto di censura preventiva e definitiva contro la libertà di satira. Una decisione autonoma della Rai oppure una indicazione che viene dal Governo? Sarebbe bene chiarirlo. Frattanto, che si tratti di una iniziativa che ha origine fuori dalla Rai oppure di un episodio di autocensura, occorre il massimo della capacità di protesta e di mobilitazione del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo. Spero che saranno davvero tanti i cittadini che parteciperanno alle iniziative organizzate nei prossimi giorni per difendere le libertà. A Sabina Guzzanti ed ai curatori del programma va la solidarietà dei giornalisti e l’impegno a proseguire la battaglia per il pluralismo e la democrazia.” Comunicato dell’Esecutivo Usigrai: “La via dei procedimenti disciplinari imboccata oggi dal Direttore generale dimostra che una parte del vertice aziendale conosce soltanto la logica dello scontro. In particolare l’imputazione a Paolo Ruffini di “omesso controllo” è in stridente contraddizione con le notizie circolate già nella giornata di domenica, prima della messa in onda di “Raiot”, riguardanti i contatti fra il Direttore di RaiTre, il Presidente e lo stesso Direttore Generale, che ora sembra dimenticarsene. Paolo Ruffini, seppur non “sfiduciato” (come chiedeva ieri una parte del CdA), deve comunque essere messo sul banco degli imputati. Viene da pensare che a creare problemi siano piuttosto i riconoscimenti che premiano RaiTre, la rete che secondo il recente rapporto sulla qualità dell’offerta, promosso nell’ambito del Contratto di Servizio, incontra il più alto gradimento del pubblico; proprio la stessa rete della quale il Direttore generale aveva, appena poche settimane fa, parlato in termini critici in Commissione di Vigilanza. Si comprende che Flavio Cattaneo possa non amarla, ma un Direttore generale non si dovrebbe far prendere la mano da logiche extra-editoriali”.

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