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Sciopero del personale non giornalistico al Sole 24Ore
Cdr 23 Giu 2017

Sciopero del personale non giornalistico al Sole 24 Ore, la solidarietà  dei Cdr del gruppo ai colleghi

«Le vostre ragioni sono anche le nostre. In un'azienda editoriale il vero capitale è rappresentato da tutti i lavoratori, da tutte le loro professionalità », scrivono i Comitati di redazione di quotidiano, radio e agenzia. Domani il giornale non sarà  in edicola.

«Care lettrici, cari lettori, domani il sole 24 ore non sarà in edicola per uno sciopero proclamato dalle rappresentanze sindacali di grafici e poligrafici per la decisione dell'azienda di aprire unilateralmente la cassa integrazione straordinaria per un totale di 210 esuberi. Una scelta che non condividiamo nella sostanza e nella forma». Inizia così il comunicato, pubblicato sull’edizione cartaceo di oggi e sul sito web del giornale, con il quale i comitati di redazione de Il sole 24 ore, Radio 24, Radiocor Plus «tengono a sottolineare che in un'azienda editoriale il vero capitale è rappresentato da tutti i lavoratori, da tutte le loro professionalità, da tutte le loro competenza. Il luogo comune, che qualifica come "facile scorciatoia" quella del taglio del costo del lavoro nelle situazione di crisi, ha un fondamento, come molti luoghi comuni».

Tanto più al Sole 24 Ore, «dove – prosegue la nota dei Cdr – l'incapacità del management si è combinata con le negligenze dell'azionista, dove si ipotizza siano stati commessi gravi reati direttamente collegati all'attività d'impresa, dove a fronte di progetti di tagli pesanti del capitale umano si profila un'iniezione di capitale finanziario da parte di chi continua a rivendicare il premio del controllo del tutto insufficiente, dove i progetti di rilancio latitano».

Per questi e molti altri motivi «i tanti lavoratori con i quali noi giornalisti collaboriamo ogni giorno – concludono i Comitati di redazione – e quelli, ancora più numerosi, che non conosciamo direttamente ma sentiamo vicini, devono potere sapere in queste ore difficili che non sono né soli né dimenticati. E non si tratta di una solidarietà di facciata perché le loro ragioni sono anche le nostre».

@fnsisocial

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