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Fnsi 03 Gen 2004

Vibo Valentia, incendiata l'automobile di servizio dell'emittente Rete Kalabria. La solidarietà di Fnsi e Sindacato dei Giornalisti della Calabria: "Fuoco e minacce non piegano la libertà di stampa". Siddi:"Ogni attentato produce nuovi antic

Vibo Valentia, incendiata l'automobile di servizio dell'emittente Rete Kalabria. La solidarietà di Fnsi e Sindacato dei Giornalisti della Calabria: "Fuoco e minacce non piegano la libertà di stampa". Siddi:"Ogni attentato produce nuovi anticorpi". Messaggi dell'Ordine e dall'assessore regionale all'Ambiente

Vibo Valentia, incendiata l'automobile di servizio dell'emittente Rete Kalabria. La solidarietà di Fnsi e Sindacato dei Giornalisti della Calabria: "Fuoco e minacce non piegano la libertà di stampa". Siddi:"Ogni attentato produce nuovi anticorpi". Messaggi dell'Ordine e dall'assessore regionale all'Ambiente

L'automobile di servizio dell'emittente televisiva Rete Kalabria e' stata incendiata nella notte da sconosciuti a Vibo Valentia. Il mezzo, una Fiat Punto distrutta dalle fiamme, era parcheggiato nei pressi della sede dell'emittente televisiva quando sconosciuti l'hanno cosparso di liquido infiammabile incendiandolo. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. A poca distanza dall'automobile gli agenti della polizia di stato hanno trovato una bottiglia con liquido infiammabile. Il direttore dell'emittente televisiva ed i componenti del comitato di redazione in una nota hanno definito l'episodio ''un atto vile che offende l' intero territorio vibonese fatto di cultura, tolleranza, spirito di liberta' e senso democratico nei rapporti sociali''. Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, da parte sua, ha detto che ''si tratta di un gesto intimidatorio che va condannato con forza e che rappresenta l'ennesimo tentativo di condizionare la libera informazione''. (ANSA). "La stampa libera non potrà mai essere imbavagliata con minacce o attentati di sorta". Lo afferma il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, commentando l'incendio dell'autovettura di servizio dell'emittente televisiva "Rete Kalabria" di Vibo Valentia. Esprimendo, a nome del Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e della Federazione Nazionale Stampa Italiana, piena e convinta solidarietà al direttore responsabile Antonio Ricottilli, a tutti i giornalisti ed all'editore Massimo Restuccia, Carlo Parisi rivolge un pressante appello alle forze di polizia ed alla magistratura perché facciano al più presto piena luce su "un episodio chiaramente mirato a limitare l'autonomia di giudizio di una televisione libera e coraggiosa come "Rete Kalabria", da sempre impegnata a garantire un'informazione democratica al servizio dei cittadini". Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, schierandosi al fianco di "Rete Kalabria" si dice, comunque, convinto che "l'ennesima intimidazione nei confronti di un organo di informazione calabrese non farà altro che rafforzare l'impegno dei giornalisti e di tutti i cittadini liberi della Calabria contro la criminalità ed ogni forma di violenza, per difendere e garantire la libertà d'informazione". «Il vile attentato compiuto la scorsa notte ai danni dell'emittente televisiva vibonese »ReteKalabria« è un gesto intimidatorio che va condannato con forza e che rappresenta l'ennesimo tentativo di condizionare la libera informazione». È quanto afferma il presidente dell'ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che esprime al direttore dell'emittente, Antonio Ricottilli, ai colleghi che lavorano nella redazione ed allo stesso editore «la più ampia e sentita solidarietà». «Convinto -afferma- che in ogni caso le intimidazioni non fermeranno nè condizioneranno il libero lavoro di una tv locale che si fa quotidianamente interprete, attraverso i suoi tg ed i suoi servizi, dei bisogni e delle istanze di un intero territorio». L'ordine dei giornalisti calabresi «invita altresì le forze dell'ordine e la magistratura a tenere sempre alta la guardia a difesa dei valori di libertà e di civile convivenza, rimarcando come le intimidazioni a giornalisti e ad organi di informazione siano diventate, purtroppo, sempre più frequenti e preoccupanti». (Adnkronos) «Indignazione e sdegno». Questi i primi sentimenti espressi dall'assessore regionale all'Ambiente della Calabria, Domenico Antonio Basile, appena appresa la notizia dell'attentato che ha colpito l'emittente televisiva vibonese Rete Kalabria. Basile, nell'esprimere «la più sincera e sentita solidarietà all'editore, ai redattori, ai tecnici ed a quanti lavorano a Rete Kalabria», ha voluto denunciare che «con questo gesto viene colpito un presidio fondamentale di democrazia e civiltà, quale è un organo di informazione, particolarmente importante in un territorio come il nostro dove la comunicazione sta vivendo una stagione di rilancio grazie al lavoro di una classe di giornalisti seri, impegnati, coraggiosi». «La criminalità -ha detto Basile- da tempo sta tentando un'offensiva nel Vibonese, che le Forze dell'Ordine, con competenza, stanno respingendo attraverso un'attività di contrasto che ha già segnato significativi successi; ma evidentemente ancora non basta». «Le forze sane del Vibonese e della Calabria tutta, che sono la schiacciante maggioranza, devono stringersi in un comune impegno perchè la criminalità - ha concluso - sia sconfitta inesorabilmente. In questo i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo strategico ed insostituibile, per cui l'attentato odierno rappresenta un'offesa all'intera comunità da respingere con sdegno». (Adnkronos) Il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, Franco Siddi, ha scritto al segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprimendo solidarietà e sostegno a tutti i giornalisti calabresi dopo l'ultimo attentato ai danni di "Rete Kalabria". "Noi siamo da sempre impegnati - afferma Franco Siddi - per favorire reti di informazione libera e plurale in ogni angolo del Paese e per dare parola ai silenzi che nascondono disinteresse e, peggio, verità inquietanti. Ogni intimidazione, ogni attentato ad una voce del pluralismo dell'informazione è destinato a produrre nuovi anticorpi. Certo, chi è colpito direttamente da una violenza cieca e ingiustificabile - aggiunge il presidente nazionale della Fnsi - subisce una difficoltà e un danno e, anche per questo - come nel caso di Rete Kalabria - ha la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Non consentiamo che nessun collega, nessun soggetto del pluralismo minacciato sia lasciato solo. Soli debbono restare gli autori degli attentati e delle menti ispiratrici, con la certezza che non una ma cento, mille voci di informazione non si dimenticheranno di loro, perché nessuna indulgenza è possibile verso costoro. Certo - aggiunge Franco Siddi - il ripetersi di episodi di violenza, danneggiamenti, minacce contro giornalisti e testate d'informazione in Calabria rende la situazione grave e assai preoccupante. Siamo vicini ai colleghi e al Sindacato dei Giornalisti della Calabria - sottolinea il presidente nazionale della Fnsi - con la massima disponibilità alla sollecitazione pubblica di un'iniziativa larga per la giusta considerazione della funzione dell'informazione sui terreni propri della conoscenza e della divulgazione, ai fini della garanzia di un sistema di civile convivenza. Per queste ragioni - conclude Siddi - sollecitiamo più incisive azioni preventive e repressive di una criminalità che fa danno alla Calabria tutta e rischia di incidere sulla libertà dei suoi cittadini anche attraverso inaccettabili violenze alla stampa".

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