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Associazioni 29 Giu 2010

1 luglio, presidio a Matera in Piazza Pascoli dell'Assostampa e Ordine Basilicata

L’Associazione della Stampa di Basilicata e l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, hanno organizzato per domani 1 luglio 2010, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 20, in piazza Pascoli a Matera, un presidio per manifestare contro il DDL Alfano che prevede limitazioni alla libertà di stampa.

L’Associazione della Stampa di Basilicata e l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, hanno organizzato per domani 1 luglio 2010, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 20, in piazza Pascoli a Matera, un presidio per manifestare contro il DDL Alfano che prevede limitazioni alla libertà di stampa.

Qui di seguito un intervento a firma congiunta del presidente dell’Ordine regionale Mimmo Sammartino e del presidente dell’Associazione Stampa Serafino Paternoster.

Tutti i giornalisti e tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

“L’Ordine regionale dei Giornalisti e l’Associazione della Stampa di Basilicata sono mobilitati domani 1 luglio, insieme agli organismi nazionali e alle altre realtà regionali della categoria, per lanciare un appello al Paese, ai suoi cittadini, alle sue istituzioni dinanzi all’annunciata approvazione della legge-bavaglio. Una legge che colpirà - come autorevoli istituzioni hanno denunciato - il diritto-dovere di informare da parte degli organi di informazione e il diritto a essere informati da parte dei cittadini.

Si tratta dell’ennesimo attacco a diritti e garanzie sanciti dalla Costituzione di questo Paese che, con sempre maggiore frequenza, si cerca di forzare, di violare, di negare.

Se questa legge fosse stata in vigore, i cittadini di questo Paese non avrebbero potuto sapere nulla - in tempi accettabili - di fatti di corruzione (da Tangentopoli alla cosiddetta “cricca”), di storie come quelle legate a stragi, terrorismi e torbide vicende (che, pur in assenza di verità giudiziarie, hanno potuto almeno diventare coscienza diffusa nella società civile), di indagini e scandali come quelli inerenti grandi potentati economici (in Italia e in Basilicata), di storie dolorose, lasciate per anni e anni senza verità e giustizia, come quelle relative all’assassinio di Elisa Claps o di Tiziano Fusilli, alla morte dei fidanzatini di Policoro, Luca Orioli e Marirosa Andreotta, alla scomparsa della piccola Ottavia De Luise o della maestra di Lagonegro Maria Antonietta Flora, e altri misteri.

Impedire di raccontare queste storie, giustificando tale scelta con l’esigenza di colpire qualche eccesso, è come se - davanti all’inquinamento di una sorgente - invece di bloccare il danno e colpire l’inquinatore responsabile, si decidesse di togliere l’acqua.

Dire no - con fermezza - a questo progetto, per il quale Ordine e Assostampa di Basilicata sono mobilitati, non costituisce un obiettivo di competenza della categoria dei giornalisti. E’ un imperativo che riguarda tutti. Riguarda i cittadini. Riguarda la difesa dei principi fondamentali della Costituzione Repubblicana. Riguarda la democrazia. Riguarda il presente e il futuro di questo Paese”.

Il presidente dell’Assostampa di Basilicata, Serafino Paternoster

Il presidente dell’Ordine Giornalisti di Basilicata, Mimmo Sammartino    

                                              

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