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La petizione online #NoiNonArchiviamo
Appelli 10 Feb 2019

Alpi - Hrovatin, una raccolta di firme su Change.org per chiedere di non archiviare

La Procura della Repubblica di Roma, ancora una volta, chiede l'archiviazione dell'inchiesta sull'assassinio avvenuto 25 anni fa, il 20 marzo 1994, a Mogadiscio. «Un insulto alla giustizia, alla verità , alla dignità  delle istituzioni e dei cittadini. #NoiNonArchiviamo», rispondono i promotori della petizione.

Una raccolta di firme su Change.org per chiedere di non archiviare le indagini sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. «La Procura della Repubblica di Roma, ancora una volta, chiede l'archiviazione dell'inchiesta sull'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuto il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Alla vigilia del venticinquesimo anniversario del duplice omicidio è un insulto alla giustizia, alla verità, alla dignità delle istituzioni preposte e a tutti noi cittadini», scrivono i promotori sulla piattaforma per le petizioni online.
'… si è trattato di un duplice omicidio volontario premeditato, accuratamente organizzato con largo impiego di uomini ed eseguito con freddezza, ferocia e professionalità omicida; i motivi a delinquere dei mandanti ed esecutori, sono stati come dimostrato di natura ignobile e criminale, essendo stato il duplice omicidio perpetrato al fine di occultare attività illecite …', si legge nella sentenza di condanna di Hashi Omar Assan della Procura di Roma del 24 novembre 2000).
«C'è stato depistaggio: è quanto appurato dalla sentenza di Perugia che ha disposto la sua scarcerazione. Il depistaggio potrebbe aver accompagnato l’inchiesta fin dall'inizio e forse essere ancora in atto. Mandanti ed esecutori sono impuniti. Un innocente è stato in carcere per 17 anni; Luciana e Giorgio Alpi sono morti senza avere verità. Non abbiamo nessuna intenzione di archiviare alcunché e chiediamo a tutti i media di tornare a illuminare a giorno questa buia pagina della nostra storia. #NoiNonArchiviamo», concludono i promotori.

Qui il link diretto per firmare la petizione su Change.org.

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