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Fnsi 15 Giu 2005

Appello della Segreteria Fnsi. Iniziativa di Assostampa Romana alle edicole di Roma. Manifestazione della Lombarda alla Fieg di Milano. I freelances con i contrattualizzati. Assostampa siciliana: "Deferiremo chi non sciopera"

La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana invita tutti i giornalisti, professionali e collaboratori, professionisti e pubblicisti, a partecipare alla prima grande manifestazione di protesta della categoria per rivendicare il diritto ai contratti, alla dignità del lavoro, all’indipendenza della professione.

La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana invita tutti i giornalisti, professionali e collaboratori, professionisti e pubblicisti, a partecipare alla prima grande manifestazione di protesta della categoria per rivendicare il diritto ai contratti, alla dignità del lavoro, all’indipendenza della professione.

APPELLO DELLA SEGRETERIA FNSI PER LA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO (da pubblicare ai sensi dell’articolo 34 del Contratto Collettivo di Lavoro Giornalistico) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana invita tutti i giornalisti, professionali e collaboratori, professionisti e pubblicisti, a partecipare alla prima grande manifestazione di protesta della categoria per rivendicare il diritto ai contratti, alla dignità del lavoro, all’indipendenza della professione. Questi sono valori messi in discussione dalla posizione assunta dal sistema delle imprese nelle rinnovazioni contrattuali con la Federazione Editori Giornali (Fieg), con l’Associazione delle Emittenti Aeranti-Corallo e con l’agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego Aran. Il Sindacato dei Giornalisti è costretto a far mancare l’informazione in una fase importante della vita economica, sociale e politica del Paese per tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati in maniera corretta e completa, il pluralismo e la stessa qualità dei prodotti informativi. In una situazione nella quale la libertà di informazione è messa in discussione, gli editori pubblici e privati chiedono di cancellare regole e tutele conquistate negli anni dai giornalisti. Vogliono eliminare il lavoro collettivo dei giornalisti che rappresenta l’unico vero ostacolo alla manipolazione dell’informazione ed al prevalere degli interessi meramente commerciali, pubblicitari e di marketing delle aziende. Vogliamo una informazione fatta meglio, più ricca di contenuti e di notizie, di commenti e opinioni, di inchieste e di approfondimenti, perché solo così le nostre testate saranno più credibili e quindi più apprezzate dall’opinione pubblica. Le imprese della carta stampata ritengono invece che la riduzione delle vendite si contrasta solo con un miglioramento della veste grafica e con l’abbinamento di prodotti non informativi In questo quadro, occorre salvaguardare il lavoro dipendente e migliorarne l’organizzazione e la qualità ed allo stesso tempo assicurare finalmente tutele e dignità professionale alle migliaia di collaboratori che oggi ne sono privi, e sono sfruttati, mal pagati e ricattati. Occorre contrastare gli effetti dannosi sul giornalismo delle leggi di riforma del mercato del lavoro e delle ipotesi di revisione delle regole sulla contrattazione. Scioperiamo anche per difendere i diritti e le retribuzioni dei giornalisti nelle aziende di tutta Italia per contrastare la piattaforma della Fieg che tenta di mortificare il nostro lavoro giornalistico. Scioperiamo per ottenere un consistente miglioramento del contratto dell’emittenza radiotelevisiva locale che ha fatto emergere centinaia di nuovi rapporti di lavoro giornalistici. Scioperiamo per ottenere dal Governo e dall’Aran l’apertura formale del negoziato contrattuale previsto da una legge dello Stato. Per questo chiediamo ai cittadini comprensione ed appoggio per una battaglia che non ha nulla di corporativo ma anzi si propone di difendere l’interesse collettivo al diritto all’informazione sancito dalla Costituzione”. SPIEGHIAMO AI LETTORI LE RAGIONI DEL NOSTRO SCIOPERO DAVANTI ALLE EDICOLE CON ASR E FNSI Venerdì 17 e sabato 18 giugno le edicole di Roma e Regione distribuiranno ai lettori un volantino sulle motivazioni dello sciopero dei giornalisti prodotto dall'Associazione stampa romana e dalla Fnsi. Si vuole in questa maniera rendere coscienti i cittadini, i lettori, l'opinione pubblica sulla reale portata dello scontro in atto tra i giornalisti e gli editori che vorrebbero, questi ultimi, ridurre drasticamente la libertà di informazione nel nostro Paese mortificando la nostra professione a tutto danno dei cittadini. L'Associazione Stampa Romana ringrazia le organizzazioni sindacali del Lazio dei rivenditori di giornali per aver aderito alla richiesta della Fnsi e della ASR di distribuire al pubblico una lettera di spiegazione del nostro sciopero. Ringraziamo inoltre gli edicolanti di aver redatto il comunicato di solidarietà alla nostra iniziativa di lotta. In alcune edicole del centro di Roma, inoltre, sono stati organizzati dei punti di incontro tra giornalisti e cittadini per spiegare le ragioni di questa astensione dal lavoro. Queste sono le edicole individuate dall'Associazione Stampa Romana e dalla FNSI dove ci sarà la presenza di giornalisti: S. Lorenzo in Lucina; Largo dei Lombardi; Piazza Barberini; Via del Tritone; Largo Chigi; Piazza Indipendenza e Piazza Mazzini. PRENOTA LA TUA PRESENZA DAVANTI ALLE EDICOLE IN ASSOCIAZIONE AI NUMERI 06684027-302 o 304 (GIUSY O ALESSANDRA) LA MAGGIORANZA INVISIBILE SCIOPERA ACCANTO AI CONTRATTUALIZZATI I giornalisti freelance si associano allo sciopero nazionale indetto dalla > FNSI per venerdì 17 giugno per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. La proposta della FIEG oltre a ledere profondamente i diritti dei colleghi contrattualizzati e dei precari, continua a non riconoscere l'esistenza stessa dei freelance malgrado questi assicurino oltre il 70 per cento dell'informazione sui media. Non si tratta solo di rivendicazioni di natura economica (lettera d'incarico, ripartizione degli oneri contributivi, tariffario adeguato,...) ma di garantire la libertà di stampa, ovvero la dignità professionale dei giornalisti tutti e, quindi, il diritto all'informazione del cittadino lettore. I freelance sostengono l'agitazione sindacale e rivendicano il riconoscimento del loro ruolo nell'ambito della piattaforma contrattuale. I freelance di Senza Bavaglio L’Associazione Lombarda dei giornalisti chiede a tutti i colleghi un forte impegno in occasione dello sciopero generale indetto dalla FNSI per la giornata di venerdì 17 giugno. Lo sciopero è stato deciso per protesta contro la posizione delle imprese che mirano alla demolizione del contratto nazionale. Il sindacato dei giornalisti ha ritenuto inaccettabili le posizioni della Federazione Italiana Editori giornali (FIEG) che cerca di imporre un modello produttivo concentrato sugli aspetti direttamente collegati al marketing, alla pubblicità, al drastico taglio del costo del lavoro, alla flessibilità selvaggia e tenta di scardinare il concetto unitario del contratto nazionale proponendone tre diversi modelli.La FNSI ha presentato proposte che intendono valorizzare la qualificazione professionale, migliorare le condizioni di lavoro, regolare il lavoro autonomo e salvaguardare l’unitarietà del Contratto Nazionale di lavoro giornalistico. A sostegno delle nostre ragioni, l’Associazione Lombarda dei giornalisti indice una manifestazione che si terrà in via Petrarca 6, di fronte alla sede milanese della Federazione Italiana editori giornali (FIEG) (AGI) - Palermo, 16 giu. - La giunta regionale dell'Assostampa Siciliana/Fnsi riunitasi a Palermo, ''chiama tutti i giornalisti siciliani allo sciopero generale a tutela del Contratto di lavoro e dell'autonomia professionale di ciascun giornalista'' e avverte che ''non sono ammesse, categoricamente, deroghe di alcun tipo per alcun collega. Si ricorda che vista la durezza dell'attacco portato ai diritti economici e professionali dei giornalisti, la giunta ha deciso di deferire all'Ordine dei giornalisti di Sicilia qualunque giornalista, qualsiasi incarico ricopra, accetti, comunque, di essere indotto a collaborare con tentativi padronali di rompere il fronte di solidarieta' e rispetto della colleganza''. In una nota l'Assostampa afferma che ''agli editori che vogliono far regredire le garanzie normative dei giornalisti italiani e degradare il salario del lavoro giornalistico a mera sussistenza, bisogna dare una risposta dura ed inequivocabile. A questi temi nazionali -prosegue il comunicato- si aggiunge anche l'arroganza dei datori di lavoro editoriali dell'Isola : dai quotidiani regionali al governo della Regione, uniti nell'aver creato grandi fabbriche di precariato giornalistico in Sicilia''. Per questo, annuncia 'Assostampa, ''parte da oggi la vertenza precari nei giornali e nelle tv della Sicilia. Mentre chiediamo al Governo Cuffaro di convocarci a breve come del resto gli impone la legge per aprire formalmente le trattative per la contrattazione collettiva regionale integrativa del Cnlg nelle pubbliche amministrazioni siciliane''. (AGI)

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