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Vertenze 29 Apr 2009

Athesis presenta ai Cdr il piano di riorganizzazione che taglia venti giornalisti su 86 dell'organico dell'Arena di Verona e del Giornale di Vicenza. Le assemblee affidano al sindacato 25 giorni di sciopero

L'azienda editoriale Athesis ha anticipato i contenuti del dei giornali L'Arena e il Giornale di Vicenza. Il piano prevede la trasformazione dei due giornali in maniera radicale nel formato e nei contenuti.

L'azienda editoriale Athesis ha anticipato i contenuti del dei giornali L'Arena e il Giornale di Vicenza. Il piano prevede la trasformazione dei due giornali in maniera radicale nel formato e nei contenuti.

Il formato risulterebbe analogo a quello di alcuni free press presenti sul mercato, con una drastica riduzione delle dimensioni e della foliazione (eliminazione delle pagine dei commenti, dei fondi, riduzione delle pagine di approfondimento e degli spettacoli), quest'ultima peraltro già avviata in parte. Il piano prevede inoltre di dimezzare le redazioni periferiche, con la chiusura di alcune sedi, per la provincia scaligera di quella di Villafranca. Viene inoltre prevista la riduzione dell'organico dei giornalisti di 20 unità tra Verona e Vicenza, su un totale di 86 colleghi. Tutto questo a fronte di bilanci floridi, con risultati milionari anche nel 2008, e di alti dividendi distribuiti agli azionisti. E pur in presenza di una sostanziale tenuta della diffusione delle copie dei due quotidiani. Il piano di riorganizzazione in sintesi presenta le caratteristiche di un drastico ridimensionamento del ruolo giornalistico, indispensabile ad una informazione puntuale e capillare come è sempre stata sino ad oggi svolta dalle redazioni con senso di responsabilità e professionalità. Si tratta di un piano unicamente teso alla riduzione dei costi e senza un progetto editoriale di consolidamento e rilancio delle due testate, che garantiscono il servizio informativo locale nelle province di Verona e Vicenza. Visto il ridimensionamento del ruolo giornalistico previsto dall'Editore, i redatori delle due testate proclamano lo stato di agitazione e a tali condizioni non potranno garantire la copertura puntuale dei principali eventi dei prossimi giorni. L'assemblea di redazione dell'Arena ha inoltre approvato un pacchetto di 15 giorni di sciopero e dà mandato al cdr di intraprendere qualsiasi azione ritenga utile alla salvaguardia del lavoro dei giornalisti. Il cdr Il Comunicato del Cdr delò Giornale di Vicenza: L’azienda editoriale Athesis, rappresentata dal consigliere delegato Alessandro Zelger, ha anticipato i contenuti del “piano di interventi di riorganizzazione redazionale” dei giornali L’Arena e il Giornale di Vicenza. Il piano approvato dal consiglio di amministrazione (presieduto da Luigi Righetti e composto da Michele Amenduni, Arrigo Armellini, Giuseppe Parolini, Alessandro Zelger, Marco Armellini, Carlo Bonazzi, Gaetano Ingui, Gian Luca Rana, Emilio Robbi e Roberto Zuccato) prevede lo stravolgimento dei due giornali in maniera radicale nel formato e nei contenuti. Con l’obiettivo di limitare il consumo della carta, è annunciata una riduzione della foliazione, con l’eliminazione delle pagine dei commenti, dei fondi, e un ridimensionamento delle pagine dedicate agli approfondimenti e agli spettacoli. Viene prospettata una drastica riduzione delle dimensioni dei due giornali: il formato risulterebbe simile a quello di alcuni free press presenti sul mercato. Il piano prevede di dimezzare le redazioni periferiche, con la chiusura di Valdagno e Thiene, che saranno accorpate rispettivamente ad Arzignano e Schio, mentre verrebbe dimezzato l’organico della redazione di Bassano del Grappa. Viene inoltre annunciata la riduzione dell’organico dei giornalisti di 20 unità tra Verona e Vicenza, su un totale di 86 redattori. L’organico del Giornale di Vicenza dovrebbe passare da 38 a 30 giornalisti attraverso il blocco del turn over e l’uso della cassa integrazione. L’azienda prevede, infine, di anticipare l’orario di chiusura del giornale, di azzerare il lavoro straordinario, di cancellare le sostituzioni per ferie, di ridurre i servizi fotografici e le collaborazioni. Tutto questo a fronte di bilanci floridi e di alti dividendi distribuiti agli azionisti. La diffusione delle copie dei due quotidiani registra una costante tenuta delle vendite, mentre la raccolta pubblicitaria locale risulta in sostanziale tenuta, con numeri addirittura superiori ai positivi anni 2004 e 2005. Il costo del lavoro è rimasto proporzionalmente invariato. Il Margine operativo lordo, che fotografa lo stato di salute di un’azienda, nel quadriennio 2005-2008 è stato complessivamente di 32,6 milioni di euro e per il 2009 è stimato un Mol di oltre 1 milione di euro. Il piano di riorganizzazione in sintesi presenta le caratteristiche di un pesante ridimensionamento del ruolo dei giornalisti, indispensabili per assicurare una informazione puntuale e capillare come è sempre stata sino ad oggi svolta dalle redazioni con senso di responsabilità e professionalità. Si tratta di un piano unicamente teso alla riduzione dei costi e senza un progetto editoriale di consolidamento e rilancio delle due testate, che garantiscono il servizio informativo locale nelle province di Verona e Vicenza. I redattori delle due testate proclamano lo stato di agitazione, sottolineando che a tali condizioni non sono in grado garantire la copertura puntuale dei principali eventi dei prossimi mesi. L’assemblea di redazione del Giornale di Vicenza ha bocciato all’unanimità dei presenti, con 31 voti contrari, il piano presentato dall’azienda, e chiede che il piano venga fermato e ritirato. Inoltre, l’assemblea conferma il pacchetto di 10 giorni di sciopero assegnato al Comitato di Redazione, a cui dà mandato di intraprendere qualsiasi azione ritenga utile alla salvaguardia del lavoro dei giornalisti e della sopravvivenza stessa di questo giornale. Il Comitato di Redazione

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