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Fnsi 01 Ott 2004

Bulgaria: l’IFJ condanna le sanzioni penali contro i giornalisti che hanno mantenuto segreta l’identità delle fonti

Bulgaria: l’IFJ condanna le sanzioni penali contro i giornalisti che hanno mantenuto segreta l’identità delle fonti

Bulgaria: l’IFJ condanna le sanzioni penali contro i giornalisti che hanno mantenuto segreta l’identità delle fonti

L’International Federation of Journalists, è preoccupata per la decisione della corte d’Appello di Sofia di condannare due giornalisti per essersi rifiutati di rivelare la fonte di una notizia sulla corruzione all’interno del Ministero degli Interni pubblicata dal quotidiano Trud nel 1996. Secondo quanto è stato diffuso, i giornalisti Svetlana Yordanova e Tosho Toshev e i proprietari del quotidiano “Trud”, sarebbero stati condannati al pagamento di un ammenda di 2500 euro dalla corte d’Appello di Sofia. Nel 1996, molte testate pubblicarono la notizia della presunta corruzione di un impiegato del Ministero degli Interni, Nikolai Todorov. Nel 1999 Torodov citò in giudizio il quotidiano ed i due giornalisti per diffamazione. Nel 2001 la Corte d’Appello respinse tale accusa spiegando che la notizia era frutto di un’investigazione meticolosa. Ciononostante la Corte di Cassazione ha rinviato il caso alla Corte d’Appello, la quale ha adesso cambiato la propria decisione. L’IFJ ritiene che mantenere segreta l’identità delle fonti sia un dovere per ogni giornalista, e che quindi tale scelta debba essere rispettata dalle istituzioni governative e giudiziarie. Se la possibilità di mantenere segreta l’identità delle fonti venisse definitivamente meno anche la libertà di stampa finirebbe per risentirne. L’IFJ ha chiesto alle autorità bulgare di adottare tutte le misure necessarie per garantire che il diritto dei giornalisti a mantenere segreta l’identità delle proprie fonti venga riconosciuto dalla legge. Traduzione di Anja Gepponi per Informazione senza frontiere

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