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Usigrai 12 Ott 2006

Congresso di Montesilvano Scorporo Gr Parlamento grida vendetta Il comunicato del Cdr

''Ci era stata promessa solennemente in congresso professionalità ed autonomia nelle nomine. A distanza di poche ore i consiglieri di amministrazione Rai hanno mescolato nomine e curricula ineccepibili con scelte smaccatamente zavorrate dal bilancino politico che premia anche chi ha sempre dato pessima prova ed stato più volte sfiduciato dalla propria redazione''.

''Ci era stata promessa solennemente in congresso professionalità ed autonomia nelle nomine. A distanza di poche ore i consiglieri di amministrazione Rai hanno mescolato nomine e curricula ineccepibili con scelte smaccatamente zavorrate dal bilancino politico che premia anche chi ha sempre dato pessima prova ed stato più volte sfiduciato dalla propria redazione''.

E' il punto di vista espresso in un documento sulle nomine varate ieri dal cda Rai, approvato all'unanimità dal congresso Usigrai riunito in questi giorni a Montesilvano (Pescara). ''La vicenda dello scorporo del Gr Parlamento - si legge nel documento - grida vendetta: nessuna motivazione editoriale, un groviglio di problemi sindacali, l'umiliazione di una redazione che aveva sempre ben operato e a cui vanno garantiti tutti i diritti. Il Cda sappia che la misura è colma. Chi ha fatto 12 giorni di sciopero per un contratto può fare 13 per garantire libertà e dignità professionale se il Cda abdica a questa funzione''. Per il congresso Usigrai, ''nelle scelte a seguire nell'inderogabile impegno a rilanciare testate in crisi si misurerà la residua credibilità del Consiglio di amministrazione, che dovrà valorizzare le energie interne che le precedenti gestioni hanno umiliato e deriso e che restano patrimonio della nostra azienda. Il X Congresso dà mandato al nuovo esecutivo per il più deciso intervento sulla materia nelle forme che riterrà più opportune da organizzare di concerto con la Fnsi''. (ANSA) Lo 'scorporo' di Gr parlamento ''risponde solo a una logica di spartizione politica'': lo sostiene in una nota il Cdr del Giornale Radio Ra. ''Per anni abbiamo denunciato lo stato di abbandono in cui versano Radiouno e il Giornale radio - si legge nella nota - lo abbiamo fatto alla luce del sole con manifestazioni pubbliche e documenti. Abbiamo chiesto con forza ai vertici aziendali un progetto di rilancio della radio pubblica. Ieri la risposta, lo scorporo di una redazione - GrParlamento - del Giornale radio. Una scelta, lo ribadiamo, non condivisa dai giornalisti del Gr perche' 'scorporata' da un qualsiasi progetto industriale o editoriale e che risponde solo a una logica di spartizione politica. Chiediamo che al piu' presto ci vengano indicati risorse, mezzi, progetti della nascente testata. Chiediamo che per i colleghi che attualmente lavorano a GrParlamento venga individuato un percorso professionale che contempli la possibilita' di decidere se fare parte o meno della nuova testata. Lo scorporo del GrParlamento - secondo l'organismo sindacale - non riguarda soltanto la radio e contro questo precedente gravissimo il Decimo Congresso dell' Usigrai ha approvato all' unanimita' una mozione che impegna il sindacato e la Fnsi ad assumere tutte le iniziative possibili''. Il cdr infine augura buon lavoro al nuovo direttore del Giornale radio Antoni Caprarica e sottolinea che ''lo attende il difficile compito di rilanciare una testata in crisi ma fondamentale per l' informazione e il servizio pubblico''. (ANSA)

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