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Vertenze 22 Feb 2012

Dopo un anno Ecoradio licenza un altro giornalista

Ancora un licenziamento a Ecoradio. A un anno di distanza da un’analoga vicenda che portò alla cacciata di due colleghe, l’editore/direttore Marco Lamonica imbocca la strada del conflitto col sindacato e con la redazione. Questa volta il pretesto sarebbe un’inesistente violazione dell’esclusiva che lega il giornalista all’emittente. Il collega avrebbe collaborato a una testata e a un sito senza informarne preventivamente l’editore. Peccato che il contratto fra l’emittente e il giornalista specifichi chiaramente che sono vietate soltanto le collaborazioni con testate nazionali, mentre in questo caso si tratta di un giornale norvegese e della newsletter di un sito europeo con sede a Bruxelles, per altro il giornalista non ha ricevuto alcun compenso.

Ancora un licenziamento a Ecoradio. A un anno di distanza da un’analoga vicenda che portò alla cacciata di due colleghe, l’editore/direttore Marco Lamonica imbocca la strada del conflitto col sindacato e con la redazione. Questa volta il pretesto sarebbe un’inesistente violazione dell’esclusiva che lega il giornalista all’emittente. Il collega avrebbe collaborato a una testata e a un sito senza informarne preventivamente l’editore. Peccato che il contratto fra l’emittente e il giornalista specifichi chiaramente che sono vietate soltanto le collaborazioni con testate nazionali, mentre in questo caso si tratta di un giornale norvegese e della newsletter di un sito europeo con sede a Bruxelles, per altro il giornalista non ha ricevuto alcun compenso.

L’Associazione Stampa Romana respinge con forza questo atteggiamento lesivo dei diritti dei lavoratori, specie in un momento come questo dove corrette relazioni industriali dovrebbero essere la base su cui costruire il rilancio di un settore, quello della piccola emittenza radiofonica, che già soffre di una serie infinita di problemi e sta attraversando una crisi spaventosa con tagli ai finanziamenti e conseguente perdita di posti di lavoro.
L’Asr si schiera con il collega e metterà in campo tutti gli strumenti sindacali e legali per difenderne i diritti e il posto di lavoro. L’Asr è al fianco della redazione che ha giustamente dichiarato uno sciopero di solidarietà con il collega. L’Asr chiede l’immediato ritiro del provvedimento e si dichiara fin da ora disponibile a un tavolo di confronto con l’azienda dove verificare una pacifica soluzione dei problemi.

@fnsisocial

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