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Vertenze 12 Giu 2010

E' scontro a "L'Informazione di Bologna": il Cdr conferma il pacchetto di sette giorni di sciopero per le inadempienze dell'Azienda e "la mancanza di una strategia per il rilancio del giornale" L'Azienda replica: "Il CdR distorce i fatti e dice cose inesa

Comuncato del Cdr: "A dispetto di quanto richiederebbe un'organizzazione seria del lavoro, che durante il periodo estivo prevede un'inevitabile riduzione della foliazione del quotidiano, l'azienda ha presentato un piano che, dal 14 giugno al 12 settembre, prevede un aumento dei carichi di lavoro per la redazione di Bologna cammuffato da un calo delle pagine non di sua competenza.

Comuncato del Cdr: "A dispetto di quanto richiederebbe un'organizzazione seria del lavoro, che durante il periodo estivo prevede un'inevitabile riduzione della foliazione del quotidiano, l'azienda ha presentato un piano che, dal 14 giugno al 12 settembre, prevede un aumento dei carichi di lavoro per la redazione di Bologna cammuffato da un calo delle pagine non di sua competenza.

 "Da lunedì prossimo succede così che, nonostante un calo dell'organico (dimissioni e congedi parentali), un pesante aumento della percentuale di solidarietà (una specie di cassa integrazione a rotazione a cui la redazione è sottoposta dallo scorso novembre) e lo smaltimento delle ferie (peraltro fortemente caldeggiato dall'amministrazione), i redattori si troveranno a dover garantire più pagine di quante ne hanno garantite finora ad organico completo. All'aumento dei carichi di lavoro si accompagna, inoltre, una strategia editoriale poco condivisibile e che prevede un incremento delle pagine regionali a dispetto di quelle locali.  La cronaca di Bologna e provincia risulta sempre più scarna, mentre si dilatano pagine di dubbio interesse per il lettore e utili semplicemente come riempitivi di un giornale sempre meno rispondente a criteri di qualità. Alla mancanza di una strategia per il rilancio del quotidiano, più volte annunciato ma mai veramente realizzato, fa seguito la decisione di non procedere con la sostituzione dei colleghi mancanti appesantendo ulteriormente la condizione dei lavoratori. Un discorso a parte meritano le iniziative pubblicitarie, praticamente inesistenti sull'edizione bolognese. A tal proposito questa redazione ritiene molto grave quanto accaduto lunedì scorso quando è uscito in allegato alle sole edizioni di Modena e Reggio Emilia uno speciale di 50 pagine patinate dedicate ai Mondiali di calcio. Riteniamo che un'iniziativa del genere avrebbe potuto attrarre inserzionisti anche su Bologna, città su cui la proprietà pare non abbia nessuna intenzione di puntare. Per questo motivo, sentita la redazione, il Cdr conferma il pacchetto di sette giorni di sciopero già proclamato la scorsa settimana e annuncia che lo utilizzerà a partire da domenica 13 giugno secondo le modalità che riterrà più opportune. Contemporaneamente, la redazione ribadisce che di fronte a un tale deterioramento del prodotto non potrà che attenersi scrupolosamente a quanto previsto dal contratto di lavoro".

Il Cdr de L'Informazione di Bologna

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Il Cda di Editoriale Bologna srl ha replicato con una nota al comunicato con cui il cdr de
L'informazione di Bologna ieri ha confermato il pacchetto di sette giorni di sciopero dei giornalisti. "Il comunicato sindacale riporta informazioni volutamente inesatte al fine di
giustificare una scelta evidentemente presa da tempo, quella di fare sciopero. A nostro avviso non si spiega altrimenti il contenuto che distorce i fatti realmente avvenuti" è l'attacco della risposta firmata dal presidente Dino Tavazzi.
"L'azienda, nell'ultimo mese, ha incontrato due volte i cdr assieme all'Aser per affrontare i temi riferiti alla gestione dell'accordo sulla solidarietà sottoscritto in Regione il 6 novembre 2009 e che prevede la messa in solidarietà del 42% dei giornalisti, una forma di ammortizzatore sociale che ha evitato di applicare la mobilità per 18 esuberi, dichiarati a causa degli andamenti economici e della riduzione dei contributi governativi all'editoria - ricostruisce la nota dell'editore -. Per il periodo estivo l'azienda ha dato la disponibilità a
considerare equivalente alla solidarietà anche le ferie e i permessi parentali che interessano la redazione in agosto e settembre, quindi ad applicare una riduzione della forza lavoro complessivamente intesa del 42% il che comporta che la sola solidarietà scenda al 20%; quindi la dichiarazione contenuta nel comunicato del cdr in merito ad un pesante aumento della percentuale di solidarietà non trova riscontro nei fatti.
Riteniamo non condivisibili e strumentali le affermazioni in merito al timone del giornale, che nel periodo estivo sarà certamente ridotto come avviene tutti gli anni - aggiunge il cda
- la direzione del giornale oltre a prevedere un incremento di pagine comuni alle tre edizioni ha dato disponibilità a far fare una foliazione flessibile tenendo conto sia del calo della quantità di notizia che delle necessità organizzative. Il contratto di solidarietà ha permesso di difendere il posto di lavoro di 18 giornalisti, sapevamo che la gestione della
solidarietà sarebbe stata difficile; se la redazione di Bologna non ha più la disponibilità a gestire questa complessità e si torna allo scontro che l'azienda ha voluto evitare, altrimenti nell'ultimo mese non avrebbe fatto i due incontri anche con la Aser, non ci resta altra alternativa che tornare alla fase precedente l'accordo di solidarietà: ridurre il costo del lavoro tramite l'utilizzo della mobilità in modo coerente agli andamenti di bilancio e tenendo conto del risultato industriale delle singole edizioni (Bologna, Modena, Reggio)". (ANSA)

"Con le minacce non si risolvono i problemi". Questa la replica del presidente dell'Aser Camillo Galba alla presa di posizione dell'Editoriale Bologna, società editrice del quotidiano 'L'Informazione il Domanì.  "È quantomeno singolare - prosegue il comunicato dell'Aser - che l'azienda faccia intendere di voler colpire con mobilità e licenziamenti solo quella redazione - grazie alla quale per altro riceve il contributo pubblico - che scende in sciopero. Farebbe meglio a spiegare dove sta la riduzione della foliazione estiva, visto e considerato che il numero medio delle pagine è lo stesso dell'estate dello scorso anno quando le forze in organico erano superiori a quelle attuali".
  "Certamente - conclude l'Aser - gli ammortizzatori sociali concordati non sono di facile applicazione, ma non possono continuamente essere aggirati o stravolti. Per questo è
fondamentale mantenere sempre corrette relazioni sindacali". (ANSA)

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