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Associazioni 27 Mag 2009

Elezioni per il rinnovo degli organismi del Sigim: il programma e i candidati di "Marche 2010"

"Due anni fa, alle elezioni 2007, ci eravamo battezzati MARCHE 2010, perché in tre anni ci proponevamo di cambiare il Sigim. Non più un sindacato tutta chiacchiera e distintivo, ma un'organizzazione vera, territorialmente attiva, pronta a mettersi in pista ogni giorno: a tutela di tutti i suoi iscritti, del mercato del lavoro, e degli interessi generali rappresentati dalla Fnsi". E' quanto afferma in una nota la lista "Marche 2010" in vista delle elezioni per il rinnovo degli organismi del Sindacato giornalisti marchigiani

"Due anni fa, alle elezioni 2007, ci eravamo battezzati MARCHE 2010, perché in tre anni ci proponevamo di cambiare il Sigim. Non più un sindacato tutta chiacchiera e distintivo, ma un'organizzazione vera, territorialmente attiva, pronta a mettersi in pista ogni giorno: a tutela di tutti i suoi iscritti, del mercato del lavoro, e degli interessi generali rappresentati dalla Fnsi". E' quanto afferma in una nota la lista "Marche 2010" in vista delle elezioni per il rinnovo degli organismi del Sindacato giornalisti marchigiani

"Quel lavoro avviato materialmente a febbraio 2008, dopo la firma – volontaria – del lodo giudiziale che ci ha guidato a queste elezioni, è stato realizzato a tappe forzate e in larghissima parte. Per questo abbiamo mantenuto il nome. Cosa ha fatto MARCHE 2010 in 16 mesi di governo, da febbraio 2008 a maggio 2009, lo ha scritto il segretario Giovanni Rossi nella e-mail ai soci di ieri (vedi http://www.sigim.it/aprinews.aspx?id_news=271) ed è chiaro a tutti. Abbiamo lavorato con slancio e precisione. Ma non basta. Dal 2009 al 2012, se MARCHE 2010 avrà la maggioranza per governare, potremo fare molto di più. Dieci punti tutti incentrati sul merito dei problemi, da sviluppare e realizzare con il nostro stile pragmatico. 1.Portare il Sigim da 341 a 500 iscritti. In tre anni si può, basta proseguire l’attuale trend di crescita del 15% annuale. Perché solo se tutta l'area del lavoro autonomo dei quotidiani sarà con noi, sarà possibile battagliare davvero con gli editori (e non solo a parole) per politiche reddituali più eque. 2.Aumentare la vigilanza contro ogni forma di sfruttamento dei giornalisti. Istituzionalizzare le denunce al Servizio ispettivo dell'Inpgi per tutti i rapporti di lavoro non correttamente inquadrati. Oggi che l'Inpgi ha ottenuto la potestà ispettiva anche nel lavoro autonomo, può bastare un avviso preliminare all’Editore – se scritto bene e con tempismo – per sbloccare molte situazioni professionali. Lo faremo, abbinando a questa attività di contrasto espressamente prevista dal nostro Statuto, un dialogo con tutti i datori di lavoro – privati e pubblici, grandi e piccoli – perché il valore economico della prestazione giornalistica ritrovi quanto prima la sua dignità. Ma poiché non siamo carabinieri – e neppure giudici del lavoro –, chiederemo anche ai colleghi di aiutarci, rifiutando i compensi indegni e favorendo la rinascita di un vero orgoglio professionale. 3.Denunciare le commistioni informazione-pubblicità e tutte le violazioni etiche e deontologiche all'Ordine. La deriva dei nostri media è pesante e merita di essere meglio contrastata. Ciascuno deve fare la sua parte. Il sindacato denuncerà tutte le situazioni anomale all'Ordine. Lo strumento di controllo? Un Osservatorio della stampa scritta, della stampa on line e dell'informazione radio-televisiva da attivare con risorse interne, risorse private, risorse pubbliche. Con 10-15.000 euro all'anno si può fare. 4.Preservare l'integrità dei nuclei redazionali storici. L'aumento dell'occupazione alla Rai grazie a Buongiorno regione, e la sostanziale tenuta degli organici al Resto del Carlino (le Marche non hanno perso un solo redattore a causa del recente stato di crisi e anzi hanno stabilizzato sei contrattisti a termine con contratto a tempo indeterminato), rendono per contrasto più evidenti i problemi al Gruppo Caltagirone, sfociati nella presentazione di uno stato di crisi pretestuoso al Messaggero (appena 165.000 euro di perdite!) e nell'assurdo blocco del turn-over al Corriere Adriatico (tre colleghi in uscita regolarmente non sostituiti). Senza dimenticare il costante tam-tam dall’Ansa. Ma la partita è tutta da giocare e noi la giocheremo, in supporto ai Cdr. Quando i Cdr hanno collaborato, come al Resto del Carlino (dove c’era il segretario del Sigim), i risultati si sono visti. 5.Favorire l'applicazione del contratto Aeranti-Corallo. Nei sedici mesi precedenti non siamo riusciti a lavorare con profondità sulla piccola emittenza. Con tre anni di lavoro davanti, almeno una decina di posti di lavoro – da questo fronte – possono arrivare. Ne siamo convinti. 6.Creare nuovi posti di lavoro negli uffici stampa della p.a., applicare la parte giuridica del Cnlg e stabilizzare i precari agli uffici stampa della Regione Marche, giocare con decisione la partita Asur-Asl. La costante opera di informazione e sensibilizzazione degli enti pubblici, il contrasto delle selezioni “tarocche”, la pubblicazione del bando virtuoso Sigim – unite all'ormai prossima approvazione dei profili professionali degli addetti stampa della P.A. in sede nazionale – garantiranno un cambio di passo al settore. Chiederemo al presidente della Giunta Gian Mario Spacca e del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli di agevolare il percorso legislativo per una piena applicazione del CNLG agli uffici stampa della Regione, anche per la parte giuridica, entro la fine della legislatura; apriremo contestualmente con i fiduciari di redazione le partite per la stabilizzazione di tutti i precari e per il rinnovo dell'integrativo. Daremo seguito alla campagna di sensibilizzazione della dirigenza Asur-Asl lavorando perché ogni presidio di eccellenza della sanità marchigiana abbia il suo ufficio stampa con contratto a norma (separato dall'Urp) e pieno diritto alla progressione di carriera. 7.Assistere il lavoro autonomo mediante co-working, co-housing, invito alla diversificazione, alla multimedialità, alla valorizzazine dell’informazione visiva. Perché mai editori senza scrupoli dovrebbero pagare meglio il giornalista Tizio, quando i giornalisti Caio e Sempronio sono disponibili a garantire lo stesso servizio per la metà del corrispettivo chiesto da Tizio, se non addirittura gratis? E' in questo squilibrio tra offerta e domanda che si nasconde il problema numero uno del lavoro autonomo giornalistico in Italia. Se ne esce (vedi punto 1) con iscrizioni di massa al sindacato, con la rinascita di una coscienza collettiva, con la disponibilità a stare insieme e seguire le nuove tendenze del mercato. Come possono i free-lance riprogrammarsi? Diversificando, anzitutto. Non si può puntare tutto su una singola collaborazione, sennò si è subordinati a prescindere (e quindi “schiavi” senza neppure il contratto). Un free lance oggi deve saper coltivare più ambiti di azione, dalla stampa tradizionale agli uffici stampa, dalle collaborazioni classiche alla multimedialità. Proprio la multimedialità può essere la leva per rinegoziare qualità e quantità degli apporti professionali contrattando corrispettivi più equi. Naturalmente, senza improvvisare. Non basta una digitale in mano per improvvisarsi buon fotografo. E chi fa informazione visiva ad alto livello (molti fotografi delle Marche rientrano nel parametro) deve essere adeguatamente remunerato. Naturalmente non basta: serve di più. Bisogna uscire dall'atomizzazione e stare insieme. In Coordinamento? No. I coordinamenti da che mondo e mondo non funzionano. Meglio Co-Working e Co-Housing. Marche 2010 propone: una sala stampa con connessioni internet nelle principali città delle Marche a disposizione dei free-lance associati al Sigim. Un luogo dove ritrovarsi e lavorare, uno spazio di battaglia dove lavorare in corsa e condividere presente e futuro. Bastano pochi metri quadrati per cominciare. Potremmo chiederli in gestione agevolata alle istituzioni o a qualche imprenditore che, da solo o in pool, potrebbe sponsorizzare un’iniziativa a basso costo e ad alta resa comunicativa a favore della libertà di stampa. Noi di MARCHE 2010 ci crediamo. E lavoreremo per realizzare anche questa innovazione. 8. Autoprodurre l’Agenda del giornalista e realizzare altre inIziative di autofinanziamento. Un fatto è chiaro: se il Sigim vuol portare avanti politiche attive, non può vivere solo con i contributi dei soci (che vanno in gran parte alla Fnsi): in tre-quattro anni finirebbe le riserve e dovrebbe vendere la sede. Per questo motivo, il nuovo statuto esplicita la possibilità di iniziative di autofinanziamento. L'Agenda del giornalista è una di queste e va prodotta nuovamente in proprio per non regalare soldi e contatti ad Agenzie esterne come colpevolmente accaduto per anni. Poi va sfruttata la testata on line. Altre idee possono essere valutate e messe a frutto. Perché solo se avremo più risorse potremo fare più attività e garantire più servizi. Senza soldi, si finisce dritti al sindacato di testimonianza. Quello tutta chiacchiera e distintivo che a noi non piace (ed è peraltro destinato a vendersi la casa lo stesso). 9. Ampliare i servizi gratuiti ai soci. I nostri antagonisti (quelli che il 10 aprile 2008 avevano votato di far spendere 600 euro a collega per servizi di gestione partita iva per contibuenti minimi che noi avevamo trovato gratis) ora strologano, senza entrare nel dettaglio, di potenziamento reale delle convenzioni. Tipica, generica, demagogia. Le convenzioni sono ottime: su questo garantiamo. Ciò che si può ampliare è invece il numero dei servizi gratuiti, ma solo se ci sono adeguate risorse. Ergo, noi pensiamo di agire così: nel 2009 ottimizzeremo le redditività dell’Agenda in casa e daremo a tutti colleghi quell’indirizzo di posta elettronica certificato e individuale che la normativa sui professionisti ormai impone; poi, nel 2010, scovate nuove fonti di entrata, amplieremo i servizi non a pagamento con queste quattro priorità: soci; A) Stipula di un'associazione vita-infortuni sul lavoro per i giornalisti free lance; B) Stipula di un canone annuale con l'Associazione Stampa Romana assicurando la gratuità dei nostri conteggi a favore dei soci; C) Gratuità dell'intero procedimento di recupero crediti (attualmente lo è solo in avvio; D) Istituzione di un fondo per il gratuito patrocinio delle cause di lavoro più delicate a favore di colleghi in condizioni disagiate (regola: il collega non paga nulla, però se vince la causa versa una quota adeguata per alimentare il fondo). 10. Lavorare in simbiosi con i gruppi di specializzazione. I gruppi di specializzazione debbono diventare un canale di accesso e contatto privilegiato con nuove fasce di soci. Uffici stampa, stampa sportiva, cronisti, fotografi e molti degli altri gruppi di specializzazione riconosciuti dalla Fnsi devono diventare concreti canali di reclutamento, in una logica di collaborazione bidirezionale e di mutua assistenza, nell'ambito della disciplina statutaria, che da un lato deve prevedere il patrocinio di iniziative dei gruppi da parte del Sigim e dall'altro l'aumento dei singoli bacini di specializzazione con contestuale (ancorché obbligatoria) iscrizione al sindacato. Un esempio, per capirci: il Gus ha collaborato più che fattivamente alla redazione dell'Agenda del giornalista, in cambio ci ha chiesto di finanziare il Workshop del 22 maggio al Passetto, ha ricevuto un finanziamento di 1.500 euro, grazie al finanziamento ha organizzato l'iniziativa, grazie all'iniziativa porterà ai suoi tabulati e a quelli del Sigim nuovi soci, e ai giornalisti delle Marche maggior reddito. Enrico Bracalente, titolare del brand Nero Giardini, il 22 maggio ha infatti dichiarato che grazie al Workshop del Gus ha potuto completare le sue riflessioni e che presto strutturerà un ufficio stampa interno. Facciamo un addetto stampa per tre anni. Vuoi che non lo paghi almeno 35.000 euro l'anno? Bene, sarebbero 100.000 euro assicurati alla categoria con un investimento di 1.500 euro. E se solo 10 dei 300 manager marchigiani rappresentati da Manager Italia, il cui presidente Eraldo Rossini è intervenuto al Workshop, introdurranno l'addetto stampa in azienda, il controvalore del nostro investimento salirà proporzionalmente. E vorrà dire che quei 1.500 euro per sala e buffet al Passetto saranno stati spesi non bene (perché la giornata di lavoro è stata comunque gradevole, interessante, formativa) ma benissimo. Noi la pensiamo così. I posti di lavoro non cadono dal cielo. I posti di lavoro vanno cercati e inventati. E noi li inventeremo". I candidati della Lista MARCHE 2010 Professionali e Collaboratori MARCHE 2010 – PROFESSIONALI DIRETTIVO (scheda ROSA) ° LISTA MARCHE 2010 ° Giovanni Rossi (Resto del Carlino – Ancona) ° Vincenzo Oliveri (Corriere Adriatico – Senigallia) ° Raffaele Vitali (Resto del Carlino – Ascoli Fermo) ° Fabio Quirici (Corriere Adriatico – Ancona) ° Marcello Ciamaglia (Uff. Stampa Provincia di Pesaro) ° Luca Battistoni (co.co.co. Uff. Stampa Consiglio regionale) ° Paola Pagnanelli (art. 12 Il Resto del Carlino – Macerata) ° Luciano Sgambetterra (Corriere Adriatico – San Benedetto del Tronto) ° Tiziana Petrelli (art. 12 Il Resto del Carlino – Fano) Si può votare la lista e/o esprimere fino a un massimo di 5 preferenze barrando la casella a fianco del candidato prescelto. I voti di preferenza possono essere espressi nell’ambito della sola lista, pena la nullità della scheda. Il voto di preferenza costituisce voto di lista. Professionali e Collaboratori votano separatamente, ciascuno nella propria categoria di appartenenza. COLLEGIO DEI PROBIVIRI (scheda FUCSIA) Ai soci Professionali MARCHE 2010 suggerisce di indicare il nominativo di 1)__________________ ARNALDO ALESSANDRINI_________________ Non disperdere le preferenze, vota ARNALDO ALESSANDRINI (Fiduciario dell’ufficio stampa del Consiglio regionale, laureato in Giurisprudenza). COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI (scheda GRIGIA) Ai soci Professionali MARCHE 2010 suggerisce di indicare il nominativo di 1)___________________ LUCIO MARTINO _________________________ Non disperdere le preferenze, vota LUCIO MARTINO (Presidente uscente del Collegio dei revisori, ex capo del Resto del Carlino a Ancona e Macerata). MARCHE 2010 – COLLABORATORI DIRETTIVO (scheda CELESTE) VOTA ° LISTA MARCHE 2010 ° Aldo Spadari Free lance, Marche Domani ° Giuseppe Bellini Fotoreporter free lance ° Luca Marani Ufficio stampa Premiata Basket ° Massimo Cecaro Membro direttivo Ass. Stampa Medica italiana Si può votare la lista e/o esprimere al massimo una preferenza barrando la casella a fianco del candidato prescelto. Il voto di preferenza costituisce voto di lista. COLLEGIO DEI PROBIVIRI (scheda GIALLA) Ai soci Collaboratori MARCHE 2010 suggerisce di indicare il nominativo di 1)_______________________ ANTONIO RICCI ______________________ Non disperdere le preferenze, vota ANTONIO RICCI (esperto agroalimentare, ex caporedattore Rai, firma del Gruppo Sole 24 Ore). COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI (scheda CANNELLA) Ai soci Collaboratori MARCHE 2010 suggerisce di indicare il nominativo di 1) ______________________MARCELLO MORICHI___________________ Non disperdere le preferenze, vota MARCELLO MORICHI (consulente finanziario e assicurativo, collaboratore del Resto del Carlino da Osimo).

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