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Il presidente Giulietti durante uno dei presidi della 'scorta mediatica'
Iniziative 21 Mag 2018

Firenze, Giulietti al corso di formazione dell'Odg regionale: «'Scorta mediatica' contro le morti sul lavoro»

Il presidente della Fnsi lancia dalla Toscana l'idea di «una grande iniziativa nazionale per capire le ragioni per le quali si muore» in cui coinvolgere «giornalisti, familiari delle vittime, medici, ricercatori, delegati alla sicurezza con l'obiettivo di mettere a punto la strategia di un campagna di prevenzione».

Come giornalisti «non bisogna arrivare il giorno dopo» le morti sul lavoro, ma promuovere «una grande campagna nazionale per capire le ragioni per le quali si muore: la catena degli appalti, dei subappalti, la fretta, la velocità, la cancellazione della dignità e dei diritti». Lo ha detto il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, intervenendo a Firenze al convegno dal titolo 'Le morti sul lavoro: una tragedia dimenticata', organizzato dall'Ordine regionale.

«Per questa ragione – ha annunciato Giulietti – con l'Ordine nazionale, la Fnsi, l'Ordine regionale e l'Associazione regionale di Stampa, pensiamo di proporre un grande incontro qui in Toscana che metta assieme giornalisti, familiari delle vittime, medici, ricercatori, delegati alla sicurezza per mettere a punto una strategia mediatica. Spesso chiediamo la 'scorta mediatica' per i cronisti minacciati: è il caso di dare la 'scorta mediatica' ai tanti che escono la mattina e rischiano di non tornare a casa perché muoiono di lavoro».

Il presidente della Fnsi ha anche lodato la Testata giornalistica regionale e le sedi regionali della Rai «che hanno promosso già tre settimane contro le morti sul lavoro: vorrei che la Rai diventasse un'agenzia pubblica contro le morti sul lavoro, e creasse un osservatorio permanente sui temi della prevenzione», ha auspicato.

A proposito dei tagli ai dorsi locali del Corriere della Sera, annunciati nei giorni scorsi da Rcs, Giulietti ha poi osservato: «È inutile continuare a parlare di qualità dell'informazione da parte degli editori e continuare a tagliare sul lavoro, negare la qualità, volere sempre meno giornalisti e sempre meno giornalisti con i contratti e con i diritti».

Giornalisti senza contratto e senza diritti che, ha concluso il presidente della Fnsi, «sono anche senza libertà, e questo danneggia i cittadini che hanno diritto ad essere informati correttamente. La Federazione della Stampa col segretario Lorusso e l'Ordine nazionale dei giornalisti sono dalla parte che colleghi che hanno scioperato per difendere i propri diritti».

@fnsisocial

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