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Vertenze 03 Feb 2009

Firmato accordo per La7, ritirati i licenziamentiFnsi: “Salvi i posti di lavoro con i contratti di solidarietà, il sacrificio e la responsabilità dei giornalisti. Il negoziato è la via maestra” Asr: “Bene l’int

È stata firmata questa notte al ministero del Lavoro dalle organizzazioni sindacali e da Telecom Italia Media l'intesa per La7. L'accordo di solidarietà - che evita il licenziamento di 25 giornalisti, previsto inizialmente dalla procedura di licenziamento collettivo avviata dall'azienda - prevede una riduzione dell'orario di lavoro e del salario pari al 16%, con un 8% di retribuzione versato ai colleghi a carico dello stato. L'Inpgi si farà carico dei contributi figurativi sul 16% di riduzione della retribuzione. Entrambi gli interventi decresceranno al decrescere della percentuale di riduzione dell'orario di lavoro.

È stata firmata questa notte al ministero del Lavoro dalle organizzazioni sindacali e da Telecom Italia Media l'intesa per La7. L'accordo di solidarietà - che evita il licenziamento di 25 giornalisti, previsto inizialmente dalla procedura di licenziamento collettivo avviata dall'azienda - prevede una riduzione dell'orario di lavoro e del salario pari al 16%, con un 8% di retribuzione versato ai colleghi a carico dello stato. L'Inpgi si farà carico dei contributi figurativi sul 16% di riduzione della retribuzione. Entrambi gli interventi decresceranno al decrescere della percentuale di riduzione dell'orario di lavoro.

L'applicazione dell'accordo avrà una durata di due anni, dal primo marzo prossimo al 28 febbraio 2011. Dopo 5 mesi di trattative, l'intesa è stata firmata dal comitato di redazione dell'emittente, dai rappresentanti della Federazione nazionale della stampa, dalle Associazioni di stampa romana e lombarda e di Ti Media. (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Il contratto di solidarietà biennale siglato ieri notte da Fnsi, Associazioni regionali di stampa e Comitato di redazione de La7, che scongiura i licenziamenti di 25 giornalisti chiesti dall’azienda, salva i posti di lavoro e indica una prospettiva per il rilancio delle attività di informazione dell’emittente. L’accordo è comunque un sacrificio (anche economico) che i giornalisti affrontano con una grande responsabilità, non solo per difendere legittimamente il loro lavoro ma anche per sostenere con forza la partecipazione professionale e morale allo sviluppo del pluralismo, che passa attraverso la centralità delle redazioni e dell’attività giornalistica. Il duro confronto negoziale, che si è sviluppato per oltre quattro mesi, dimostra che la strada per affrontare i problemi (se ci sono) per progettare riorganizzazioni, per saldare realtà conosciute con la ricerca di nuove prospettive, non è quella delle prove muscolari ma quella dell’analisi dei fatti, delle circostanze, delle volontà sul terreno della concertazione. Una strada da perseguire fino in fondo e che per il Sindacato dei giornalisti - il quale non rinuncerà mai a tutte le opzioni diverse nei casi di impraticabilità assoluta del campo – è, e resta, la via maestra. Il Sindacato dei giornalisti a tutti i livelli, nella vicenda de La7 ha fatto la sua parte per intero, superando difficoltà ed attacchi aziendali molto duri. Ora sarà importante che l’azienda (TiMedia) colga tutto il valore dell’accordo con coerente progettualità. Il Sindacato dei giornalisti resta al fianco dei colleghi ed è più che mai impegnato sul piano dell’iniziativa pubblica per una vera apertura del mercato televisivo e della pubblicità, per la centralità, l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione.” L'Associazione stampa romana esprime ''soddisfazione'' per l'accordo, firmato ieri notte, che chiude la vertenza La7, un risultato ''ottenuto dopo una lunga e difficile trattativa''. Tra i punti chiave dell'intesa, sottolinea l'Asr in una nota, ''il contratto di solidarietà biennale con graduale ricollocazione dei colleghi nei programmi informativi e su tutte le piattaforme del gruppo, ritiro dei licenziamenti e chiusura della procedura di mobilità''. ''Il sindacato dei giornalisti - si legge ancora nella nota di Stampa romana - ha sventato il tentativo dell'azienda di operare una ristrutturazione selvaggia cancellando posti di lavoro e professionalità. Il sacrificio economico richiesto ai colleghi ha come contropartita il ritorno alla centralità della redazione e del lavoro giornalistico''. ''Ora tocca all'azienda - continua l'Asr - dimostrare che i piani di rilancio e sviluppo presentati al tavolo della trattativa non sono solo parole ma un vero progetto per ridare a La7 il posto che merita nel panorama dell'informazione televisiva italiana. Da parte sua il sindacato, che ha dimostrato unità e compattezza dall'inizio alla fine, vigilerà sul rispetto degli accordi e sarà costantemente a fianco dei colleghi per gestire l'accordo a tutela della loro professionalità. La vicenda de La7 dimostra come non sia più rinviabile la riforma del mercato pubblicitario e il varo di una legge sullo statuto dell'impresa editoriale - conclude la nota - che tuteli la specificità dell'informazione e l'autonomia delle redazioni''. (ANSA) COMUNICATO LA7 Dopo una lunga e difficile trattativa sindacale i giornalisti de La 7 sono riusciti a scongiurare i 25 licenziamenti chiesti dall’azienda. Il confronto durato quattro mesi non sarebbe arrivato ad una soluzione positiva se non ci fosse stato l’impegno del cdr, l’unità della redazione e il sostegno del Sindacato dei giornalisti. Una vertenza decisiva anche sul piano nazionale. Non solo perché di fronte al duro attacco dell’azienda un esito negativo avrebbe costituito un pericoloso precedente per tutti i giornalisti che lavorano nelle aziende editoriali. Ma anche per il valore che è stato riconosciuto al lavoro giornalistico e al pluralismo dell’informazione italiana che non vede disperdersi una delle sue voci più vivaci ed autorevoli. Il Cdr del Tg5 esprime soddisfazione e si congratula con i colleghi de La7, consapevole comunque che i sacrifici che sono pronti ad affrontare da oggi in poi con i contratti di solidarietà non saranno pochi. LA7; CONSIGLIO UTENTI, BENE CHIUSURA VERTENZA Soddisfazione del Consiglio nazionale degli utenti, organismo dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, per la conclusione della vertenza La7. Per il presidente del Cnu, Luca Borgomeo, ''si è evitato il depauperamento di un'importante risorsa dell'informazione italiana''. ''La tv italiana - continua Borgomeo in una nota - ha bisogno di maggiore pluralismo e gli utenti hanno diritto ad accedere a un numero sempre maggiore di fonti d'informazione in chiaro. Senza dubbio una notizia positiva anche per molti telespettatori, che altrimenti sarebbero stati costretti a rivolgersi quasi esclusivamente al duopolio Rai-Mediaset o a migrare verso la tv a pagamento''. (ANSA). LA7; DONADI (IDV), SODDISFAZIONE PER ACCORDO ''Abbiamo seguito con apprensione la vicenda dei 25 giornalisti de La7 che rischiavano il licenziamento ed ora siamo soddisfatti per l'esito finale e la chiusura dell'accordo'': è quanto sottolinea il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. ''Il comitato di redazione - afferma Donadi in una nota - non si è battuto solo per difendere dei posti di lavoro e questo accordo è soprattutto l'importante riconoscimento di una battaglia per la libertà d'informazione ed il pluralismo''. (ANSA) LA7; DI GIOVAN PAOLO (PD), VINCE CONCERTAZIONE ''La vicenda de La7 ci insegna che la concertazione è l'unico modo per affrontare le crisi aziendali. E questo vale ancora di più nei momenti in cui l'economia dà segnali di debolezza. Serve comunque un intervento più ampio a favore di tutto il settore della comunicazione''. È il commento del senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei. Per Di Giovan Paolo, si tratta di ''un'importante intesa raggiunta con il contributo di tutti, in primo luogo sindacato, cdr de La7 e azienda. Ora però bisogna vigilare affinché l'accordo sia applicato nella sua totalità. E annuncio fin da ora che interverrò a livello politico affinché si affronti più in generale, a cominciare dalle risorse, lo stato dell'editoria e della comunicazione nel nostro Paese''. (ANSA) VITA, PER LA7 FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA "Finalmente una buona notizia da La7. I licenziamenti minacciati sono rientrati e questo premia la caparbietà e la tenacia del Comitato di redazione, della Fnsi e di tutti coloro che si sono battuti contro una vera e propria iniziativa iniqua. C'è da rallegrarsi, perchè lo zapping continuerà ad avere qualche opportunità in più". Lo afferma in una nota il senatore Vincenzo Vita, vicepresidente Pd in Commissione Cultura a Palazzo Madama. (ADNKRONOS) IL TESTO DEL VERBALE MINISTERO DEL LAVORO DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO - DIVISIONE VII VERBALE DI ACCORDO In data 2 febbraio 2009 presso il Ministero del Lavoro, alla presenza del dott. Francesco Cipriani e della dott.ssa Fabiana Natale, si sono incontrate, formalmente convocate, le parti sociali interessate alla situazione occupazionale della società Telecom Italia Media S.p.A., che ha attivato la procedura di mobilità ai sensi degli artt. 4 e 24 della L.223/1991. Sono presenti: • Giovanni Stella, Marco Ghigliani, Fabio Locatelli, Piertommaso Sanzi, Gaddo Gelli, per l'azienda; Sergio Moschetti per la FIEG, Ubaldo Marvardi per UIR. • Stefano Ferrante, Adalberto Baldini, Marco Lanza e Bruno Vesica per il CDR LA7; Giampaolo Gozzi, Guido Besana per FNSI; Paolo Butturini per ASR. PREMESSO CHE: La società Telecom Italia Media S.p.A., in data 26 settembre 2008, ha attivato una procedura di mobilità ai sensi e per gli effetti degli artt. 4 e 24 della Legge 223/91, nei confronti di n.25 giornalisti delle testate giornalistiche "La 7 News" e "La 7 Sport". Negli incontri tenutisi in fase sindacale nelle date del 15-24-29 ottobre 2008 e 10 novembre 2008, intervenuti nel corso dell'esame congiunto previsto della procedura di legge, le Parti hanno esaminato le ragioni, già addotte nella citata lettera del 26 settembre 2008, per l'apertura della procedura. Al termine della fase sindacale della suddetta procedura, le Parti non hanno raggiunto soluzioni concordate e pertanto la procedura è proseguita presso il Ministero del Lavoro che ha convocato le parti interessate per l'esperimento della fase amministrativa della procedura di mobilità, in data 3 dicembre 2008; durante l'incontro le parti hanno illustrato le proprie posizioni ed in particolare la FNSI, la ASR e il Comitato di Redazione hanno contestato le motivazioni degli esuberi dichiarati dall'azienda; al termine della discussione le parti, su invito del Ministero, hanno concordato sull'opportunità di rinviare la seduta al fine di un maggiore approfondimento e confronto sulle tematiche trattate; il confronto è pertanto proseguito negli incontri del 15 dicembre, 20-22 e 29 gennaio 2009. Nell'ambito della fase amministrativa della procedura, il Ministero, preso atto della distanza delle parti e della impossibilità di addivenire ad un accordo, ha proposto, nel corso dell'incontro del 22 gennaio 2009, la possibilità di ricorrere all'istituto del Contratto di Solidarietà al fine di evitare soluzioni traumatiche per l'occupazione. L'Azienda ha comunicato che in corso di procedura, a seguito di adesione individuale alle misure proposte, il numero degli esuberi dichiarati si è ridotto da 25 a 15 unità. Le parti, nell'accettare l'invito rivolto dal Ministero, dopo ampio confronto, hanno raggiunto un'intesa alle condizioni di seguito indicate, fra loro inscindibili. TANTO PREMESSO Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo. Al fine di evitare il licenziamento collettivo le Parti convengono di addivenire ad un contratto di solidarietà ai sensi e per gli effetti dell'art.5, comma 5, della legge 20 maggio 1993 n. 236 e successive modifiche ed integrazioni. Con il presente accordo si intende pertanto revocata la procedura di mobilità citata in premessa. Il contratto di solidarietà interesserà tutto il personale giornalistico in forza, esclusi il Direttore, il Direttore di Rete e il personale part-time, di conseguenza n. 93 giornalisti (85 a Roma ed 8 a Milano). La riduzione dell'orario contrattuale sarà, su base settimanale, del 16%, con riferimento alle disposizioni in materia di orario di lavoro stabilite dal Contratto Nazionale di Lavoro giornalistico. Pertanto l'orario settimanale passerà dalle attuali 36 ore contrattuali a 30 ore e 14 minuti; la riduzione oraria verrà certificata anche ai fini ispettivi, nel rispetto delle previsioni di legge e contrattuali. La riduzione dell'orario di lavoro sarà realizzata da tutto il personale giornalistico in forza alla data del presente accordo, esclusi il Direttore, il Direttore di Rete e il personale part-time, nel periodo di 24 mesi a decorrere dal 1° marzo 2009 e sino a tutto il 28 febbraio 2011 e verrà applicata secondo i seguenti criteri: 1. per il personale dell'Ufficio Centrale (attualmente pari a n.10 unità), la riduzione oraria sarà articolata su base giornaliera (riduzione di tipo orizzontale), con orario di lavoro giornaliero pari a 6 ore e 2 minuti per cinque giorni settimanali; 2. per il restante personale, compresi i giornalisti a tempo pieno già impiegati strutturalmente sulla rete, la riduzione sarà realizzata mediante una ripartizione dell'orario di lavoro su quattro giorni settimanali (riduzione di tipo verticale), per una prestazione giornaliera pari a 7 ore e 33 minuti; 3. non si escludono, per particolari esigenze editoriali, diverse ripartizioni dell'orario di lavoro che saranno effettuate nell'arco del mese, previo esame con il CdR nel rispetto delle previsioni del CNLG di riferimento, da espletare con adeguato anticipo (di norma 72 ore) e successiva comunicazione al personale interessato. L'Azienda, ai sensi dell'art. 5 comma 10 della legge n. 236/93, stante la specificità dell'attività svolta, avrà la possibilità, in vigenza del presente accordo e in relazione a temporanee esigenze di maggior lavoro di modificare, in aumento e nei limiti del normale orario contrattuale, l'orario ridotto con effetto per tutto il personale interessato di volta in volta coinvolto, previo esame con il CdR, con adeguato anticipo (di norma 72 ore) e successiva comunicazione al personale interessato ed, ai sensi delle vigenti normative, agli Enti pubblici interessati, indicandone i motivi. In relazione alla contrazione dell'orario di lavoro, fermo restando l'intervento del trattamento d'integrazione salariale nella misura prevista dall'art.5, comma 5, della legge 236/1993, si procederà al riproporzionamento di tutti gli istituti contrattuali, così come previsto dalle vigenti normative in materia di contratti di solidarietà. Durante la vigenza del contratto di solidarietà, l'Azienda proseguirà ad attuare le azioni di seguito indicate: a) l'adesione individuale e volontaria alle misure proposte dall'Azienda in relazione alle esigenze organizzative della testata quali: 1) trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (orizzontale e verticale); 2) trasformazione del rapporto di lavoro da art.1 ad art. 2 del CNLG; 3) trasferimento di personale giornalistico nell'ambito territoriale nazionale. 4) incentivazione all'esodo; b) l'impiego strutturale del personale giornalistico su programmi della Testata, della Rete, nuove iniziative o progetti editoriali anche diffusi sulle diverse piattaforme multimediali dell'Azienda e del Gruppo di cui fa parte. In tale contesto l'obbligo all'impiego sarà pari a non meno di 3 unità da effettuarsi nell'arco del biennio. Di tale reimpiego e di quelli successivi, ai fini di quanto sopra, l'Azienda darà comunicazione formale al CdR, FNSI e ASR. c) limitatamente al periodo di vigenza del presente contratto di solidarietà l'Azienda si impegna ad agevolare, per quanto possibile, la deroga all'obbligo di esclusiva, fatto salvo quanto previsto dall'ultimo comma dell'art. 8 del CNLG. Le Parti concordano, inoltre, la verifica della riduzione dell'orario di lavoro previsto dal presente accordo con cadenza trimestrale nel corso di apposito incontro, da tenersi entro i primi 15 giorni successivi al trimestre di verifica previsto, l'Azienda fornirà al CdR informativa in ordine all'andamento dei risultati economici e dei programmi della rete relativi al trimestre di riferimento e le informazioni ai sensi dell'art.34 del vigente CNLG, nonché informativa sulla effettiva realizzazione delle azioni previste ai precedenti punti a) e b), intervenute nel trimestre precedente. Resta inteso che al verificarsi di una delle ipotesi di cui ai suindicati punti a) e b) l'Azienda procederà al proporzionale ricalcolo dell'entità della riduzione di orario di cui al presente accordo. Tale adeguamento orario avrà decorrenza, secondo le norme vigenti. Le Parti prendono inoltre atto che, sulla base delle verifiche effettuate, l'INPGI procederà all'accreditamento dei contributi figurativi relativi alla quota di retribuzione ridotta per effetto del contratto di solidarietà. L'Azienda, sulla base della effettiva realizzazione di quanto precede, si impegna a riconoscere ai giornalisti interessati alla riduzione dell'orario di lavoro l'intera integrazione salariale prevista dal 5°comma dell'art.5 della Legge 236/93, comprensiva della quota di pertinenza aziendale. L'Azienda si impegna ad anticipare, mensilmente, ai lavoratori interessati, il trattamento previsto dalla norma di legge sopra richiamata. Con la sottoscrizione del presente verbale di accordo, le parti si danno reciprocamente atto di aver dato corso a quanto previsto dall'art. 5, comma 5, della legge 20 maggio 1993 n. 236 e successive modifiche ed integrazioni.

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