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Vertenze 03 Mar 2009

Firmato l'accordo sul "Romanista" che ha cessato le pubblicazioni: in cassa integrazione i 13 giornalisti

Nella sede della Regione Lazio è stato raggiunto un accordo sulla crisi del quotidiano "Il Romanista" che nei giorni scosi ha cessato le pubblicazioni. L'accordo prevede la cassa integrazione per un anno per i 13 giornalisti, di cui 7 a tempo determinato, e per 3 impiegate

Nella sede della Regione Lazio è stato raggiunto un accordo sulla crisi del quotidiano "Il Romanista" che nei giorni scosi ha cessato le pubblicazioni. L'accordo prevede la cassa integrazione per un anno per i 13 giornalisti, di cui 7 a tempo determinato, e per 3 impiegate

VERBALE DI ACCORDO Il giorno 27 febbraio 2009 presso la sede della Direzione Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio, alla presenza del funzionario responsabile Dr. Raffaele Fontana si è svolto, ai sensi del DPR 218/2000 l’incontro congiunto per esaminare l’attuale situazione occupazionale e produttiva della I Romanisti Società Cooperativa, con sede in Roma alla Via Barberini n. 11. Sono presenti all’incontro le seguenti parti: - per la Società il Presidente del cda Riccardo Luna - per il Comitato di Redazione dei Giornalisti i sigg.ri Tonino Cagnucci, Daniele Giannini e Luca Pelosi - per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana Giampaolo Gozzi - Per l’Associazione Stampa Romana Paolo Butturini - per la rappresentanza aziendale dei Poligrafici Gabriella Spaziani - per la SLC – CGIL Roma Centro Massimo Mastrogiacomo Risulta assente, nonostante convocazione mezzo telefax, il rappresentante della Direzione Provinciale del Lavoro di Roma. PREMESSO CHE - La I Romanisti Società Cooperativa è proprietaria della testata quotidiana Il Romanista e ne gestisce la pubblicazione; - nell’anno 2008, l’andamento positivo che ha caratterizzato Il Romanista nei mesi precedenti, non è stato confermato; - si è quindi caratterizzata una situazione economica negativa per quanto attiene le voci di ricavo; - peraltro, il conto economico del 2008 si è chiuso con una perdita di esercizio almeno pari ad € 1.600.000,00; - si è quindi rappresentata la necessità di sospendere le pubblicazioni dal giorno 1° marzo 2009 e di ricorrere alla CIGS per gestire la situazione occupazionale visto lo stato di grave difficoltà; - l’azienda occupa 13 giornalisti, di cui 7 a tempo determinato e 5 impiegate, di cui 2 a tempo determinato e precisa di avere tutti i requisiti previsti dalla normativa in vigore per l’ottenimento della CIGS ex art. 35 della legge n. 416 del 1981 e successive integrazioni e modificazioni. Ciò premesso ed intendendosi la premessa come integrante e correlata con quanto di seguito concordato, si conviene quanto segue. 1. L’azienda chiede il ricorso alla CIGS per crisi aziendale per 12 mesi, con eventuale proroga, a decorrere dal 1° marzo 2009 in favore dei 13 giornalisti, di cui 7 a tempo determinato, occupati nella redazione di Roma alla Via Barberini n. 11, unica redazione dell’azienda. 2. L’azienda chiede inoltre il ricorso alla CIGS per crisi aziendale per 12 mesi a decorrere dal 1° marzo 2009 in favore di 3 impiegate (signore Federica Aragona, Alessandra Quaglia, assunte a tempo determinato, e Stefania Mattei, a tempo indeterminato), occupate anch’esse nella redazione di Roma alla Via Barberini n. 11. Non vengono collocate in CIGS le impiegate signore Federica D’Ambrosio e Gabriella Spaziani in quanto, ad oggi, le loro mansioni – gestione delle pratiche aperte nei confronti dei fornitori, studio e realizzazione dei piani di controllo e gestione dell’azienda sotto il profilo amministrativo e contabile - sono necessarie anche durante il periodo di sospensione delle pubblicazioni e non è possibile prevedere una loro collocazione in CIGS a rotazione con le altre tre impiegate, in quanto queste ultime svolgono le differenti mansioni di Segreteria di redazione. 3. L’intervento di CIGS è finalizzato al recupero del personale nell’ambito delle ripresa delle pubblicazioni. In caso di ripresa delle pubblicazioni, infatti, l’azienda richiamerà in servizio tutto il personale (giornalisti ed impiegati) collocato in CIGS. Inoltre, nel caso in cui l’azienda dovesse ricorrere a nuove assunzioni, anche a tempo determinato, una volta esaurito il riassorbimento del personale in CIGS, dovrà assumere, in via prioritaria, i giornalisti e le impiegate che alla data odierna avevano un contratto a termine. 4. Le parti concordano di incontrarsi prima di una eventuale ripresa delle pubblicazioni per stabilire le modalità di reintegro dei lavoratori dalla CIGS; 5. In caso di eventuale cessione a terzi della testata, l’azienda si impegna ad una previa verifica congiunta con tutte le parti firmatarie del presente accordo obbligandosi, in ogni caso, a cedere, in uno alla testata, tutto il personale occupato. 6. Si richiede il pagamento diretto da parte dell’INPGI e dell’INPS, per quanto di competenza. 7. L’azienda provvederà ad inoltrare istanza di CIGS per la totalità dei giornalisti occupati (13 unità) e per le tre impiegate indicate al precedente punto 2, a far data dal 1° marzo 2009 per la durata di dodici mesi, con possibilità di eventuale proroga, presentando domanda al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Le parti si danno atto e convengono che con il presente accordo sono state esperite positivamente le procedure di legge e di contratto collettivo previste per il ricorso agli ammortizzatori sociali. La Regione Lazio, preso atto di quanto sopra, esprime parere favorevole alla richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria di cui al presente verbale di accordo.

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