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Cdr 07 Dic 2005

Il Cdr dei Quotidiani Finegil del Veneto contesta l'inserto tv del lunedì: "Iniziativa editoriale che danneggia i nostri giornali"

Riteniamo che la rivista tv allegata al giornale del lunedì sia un’iniziativa editoriale che danneggia i quotidiani locali del gruppo Finegil-espresso, con ripercussioni economiche e professionali sugli stessi corpi redazionali.

Riteniamo che la rivista tv allegata al giornale del lunedì sia un’iniziativa editoriale che danneggia i quotidiani locali del gruppo Finegil-espresso, con ripercussioni economiche e professionali sugli stessi corpi redazionali.

Questi i motivi che abbiamo ravvisato: - Il prodotto è qualitativamente di basso livello e superfluo rispetto ai fini di informazione che si propone. - L’ obbligatorietà e l’onerosità dell’abbinamento vanifica per metà la scelta di mantenere il giornale a 0,90 cent. Chiediamo quindi che da parte di direzione e amministrazione – in coordinamento allo stesso livello con le altre testate interessate al problema – ci sia almeno (!) una presa di posizione tesa a svincolare l’obbligatorietà del duplice acquisto da parte del lettore. - Penalizza il numero del lunedì, che già registrava una bassa diffusione rispetto alla media settimanale, proprio in una fase in cui la direzione, supportata dalle redazioni, aveva riformato l’inserto sportivo e incrementato le pagine di cronaca della provincia. - Fa perdere un numero consistente di copie ed irrita i lettori in un momento a noi favorevole per le difficoltà della concorrenza, tuttavia delicato per il profilarsi di un’altra testata in ambito trevigiano. - La perdita di redditività dell’azienda, conseguente a questa iniziativa, potrebbe avere ripercussioni negative nel calcolo del premio di produzione di fine anno. Quindi chiediamo fin d’ora che l’amministrazione stralci tale perdita da ciò che spetta economicamente alle redazioni, non certo responsabili di una politica di gruppo che mira a ripianare un proprio errore a scapito di chi effettivamente produce con qualità. Una politica oltretutto fortemente lesiva dell’autonomia aziendale. Il Cdr resta in attesa di un concreto segnale di collaborazione, onde attenuare il profondo disagio di redazioni che, impegnate a dare il massimo, si vedono sottratti i frutti del proprio lavoro. Il Cdr

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