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Associazioni 20 Apr 2010

Il Clandestino ha chiuso all’improvviso. Assostampa Romana: Un altro caso di “mala editoria”?

L’Associazione Stampa Romana, anche alla luce dell’arresto dei signori Giangaetano e Fabio Caso, padre e figlio, esprime ancor più profonda preoccupazione e contrarietà per la situazione del quotidiano Il Clandestino editato da Fabio caso (già protagonista della fallita operazione Dieci) con i fratelli Crespi (i sondaggisti Luigi e Ambrogio). Partita a Roma il 24 novembre scorso, la pubblicazione è stata chiusa improvvisamente e inspiegabilmente il 18 marzo dopo una furibonda lite con i soci.

L’Associazione Stampa Romana, anche alla luce dell’arresto dei signori Giangaetano e Fabio Caso, padre e figlio, esprime ancor più profonda preoccupazione e contrarietà per la situazione del quotidiano Il Clandestino editato da Fabio caso (già protagonista della fallita operazione Dieci) con i fratelli Crespi (i sondaggisti Luigi e Ambrogio). Partita a Roma il 24 novembre scorso, la pubblicazione è stata chiusa improvvisamente e inspiegabilmente il 18 marzo dopo una furibonda lite con i soci.

Una decisione unilaterale dell’editore che è avvenuta al di fuori delle leggi e delle prassi e che rischia lasciare per strada l’intera redazione, al momento sprovvista anche del paracadute degli ammortizzatori sociali. Non è la prima volta, purtroppo, che il nome di Caso si sposa a fallimentari operazioni editoriali che vengono poi pagate dai lavoratori dipendenti.

L’Associazione Stampa Romana ha dato mandato ai suoi legali di tutelare i giornalisti di fronte a questo ennesimo caso di “mala editoria”. L’Asr monitorerà la situazione anche alla luce degli odierni sviluppi giudiziari che pregiudicano, al momento, l’apertura di un tavolo di confronto. Ci auguriamo che qualcuno senta il bisogno di dare comunque una rappresentanza giuridica alla società editrice,  anche per mettere in sicurezza i lavoratori coinvolti in questa triste vicenda.

@fnsisocial

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