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Fnsi 31 Ott 2003

Il documento finale del Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati riunitosi a Roma

Il documento finale del Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati riunitosi a Roma

Il documento finale del Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati riunitosi a Roma

Il Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, riunitosi a Roma il 16 ottobre 2003, esaminata la situazione di disagio e preoccupazione determinatasi nella categoria in seguito alla decisione del Consiglio di amministrazione dell’INPGI di respingere la proposta di modifica del regolamento per quanto riguarda la perequazione delle pensioni ed al provvedimento del Ministro del Lavoro che ha annullato un suo precedente decreto che migliorava la possibilità di cumulo tra pensione e lavoro autonomo, ribadisce l’energica protesta di tutti i giornalisti pensionati lesi nei loro diritti di tutela del potere di acquisto dei trattamenti di quiescenza erosi dalla progressiva impennata dei prezzi che viene appena ammortizzata dall’applicazione a fasce delle rivalutazioni ufficiali risultanti dai parametri Istat riconosciuti unanimemente erronei per metodo di calcolo e scelta del paniere; preso atto che proprio il presidente dell’Istat davanti alle Commissioni Finanza di Camera e Senato ha ammesso che, a causa del fenomeno degli arrotondamenti, l’inflazione effettiva corre al sei per cento contro il 2,8 ufficiale; ricordato che secondo alcune analisi negli ultimi cinque anni la perdita di valore delle pensioni è stata del venti per cento complessivo e negli ultimi due del cinque per cento annuo; considerato che la modifica regolamentare – condivisa dal presidente, dal vicepresidente e dal direttore generale dell’INPGI ed approvata dalle Commissioni Previdenza, Statuto e Regolamento dello stesso INPGI – non prevedeva alcun automatismo che potesse incidere in futuro sui bilanci dell’INPGI ma dare la possibilità al Consiglio di amministrazione di valutare, anno per anno, l’ipotesi di concedere un ulteriore percentuale straordinaria per avvicinare il trattamento pensionistico agli aumenti effettivi del costo della vita; manifesta sorpresa ed amarezza perché nel Consiglio di amministrazione dell’INPGI, oltre al prevedibile dissenso dei rappresentanti degli editori si è espressa negativamente anche la maggior parte della componente giornalistica oltre ai rappresentanti dei Ministeri vigilanti in palese contrasto con la politica sociale del Governo; esprime sconcerto e incredulità per la decisione dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia che a distanza di pochi mesi hanno revocato un decreto sul cumulo da loro stessi approvato e promulgato e questo per la semplice ragione che mancava il consenso degli editori; ritiene gravemente lesivo dell’autonomia dell’INPGI la proposta del Ministero del Lavoro di estendere anche agli enti privatizzati i vincoli contenuti nel progetto di riforma previdenziale, attualmente all’esame del Parlamento; impegna la FNSI alla quale aderiscono i giornalisti pensionati e della quale l’Unione Nazionale Pensionati è organismo sindacale di base, a riproporre con maggiore determinazione la modifica del regolamento, modifica già condivisa e sostenuta dal Sindacato, purtroppo senza successo; auspica che nella Commissione Previdenza dell’INPGI che verrà nominata dopo le elezioni, venga incluso, in qualità di esperto, un rappresentante designato dall’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati affinché le legittime rivendicazioni della categoria possano essere rappresentate nella più importante sede consultiva dell’Istituto; preso atto della inopinata decisione dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia in materia di cumulo ribadisce che la delibera precedentemente approvata costituisce ormai un diritto acquisito e che le situazioni che si sono create non possono essere revocate. Ritiene altresì che il problema possa essere risolto anche con una nuova impostazione, alla luce della realtà che si è venuta a creare, e sollecita su questo tema un intervento deciso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana; invita inoltre la FNSI e le altre Istituzioni della categoria ad attivarsi decisamente affinché, anche attraverso le opportune modifiche legislative, sia potenziata l’autonomia dell’INPGI, oggi sottoposta a paralisi dai veti incrociati di editori e ministeri vigilanti; demanda al Comitato esecutivo gli interventi più urgenti ed opportuni per la salvaguardia dei diritti vitali dei giornalisti pensionati sempre disattesi e troppe volte perfino ignorati. MOZIONE L’Esecutivo dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati Invita L’Unione Pensionati a sollecitare con fermezza la Federazione della Stampa e i presidenti delle Associazioni Regionali ad aprire un confronto per trovare una soluzione al finanziamento dell’Unione.

@fnsisocial

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