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Vertenze 27 Ott 2008

Il Domani di Bologna dal primo novembre cessa le pubblicazioni Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un tavolo di crisi Fnsi e Aser: "Mobilitati per scongiurare la chiusura". La solidarietà ai colleghi

Oggi l’azienda che edita il Domani di Bologna ha comunicato alle rappresentanze dei lavoratori che dall’1 novembre prossimo i giornalisti e i poligrafici non saranno più al lavoro. Da quel giorno, infatti, l’azienda ha deciso di cessare le pubblicazioni.

Oggi l’azienda che edita il Domani di Bologna ha comunicato alle rappresentanze dei lavoratori che dall’1 novembre prossimo i giornalisti e i poligrafici non saranno più al lavoro. Da quel giorno, infatti, l’azienda ha deciso di cessare le pubblicazioni.

Le organizzazioni sindacali (Fnsi, Aser, Cdr, Cgil-Slc, Rsa), alla luce di questa comunicazione, hanno deciso di chiedere l’attivazione urgentissima del tavolo di crisi istituzionale per poter scongiurare questa drammatica prospettiva. Le organizzazioni sindacali si riservano ogni ulteriore iniziativa di lotta che riterranno necessaria in questa delicata vertenza. “La Fnsi e l’Aser esprimono forte solidarietà ai colleghi del Domani di Bologna che dal primo novembre rischiano di non essere più al lavoro. Da quel giorno, infatti, l’azienda che edita il quotidiano ha comunicato che non pubblicherà più il giornale. L’impegno del Sindacato dei giornalisti sarà quello, invece, di suscitare la massima attenzione affinché la pubblicazione possa di nuovo tornare in edicola e non far mancare un importante punto di riferimento per la realtà regionale. Servono risorse nuove per riaprire i rubinetti del credito e per tutelare l’occupazione giornalistica ma, ovviamente, le notizie sui pesanti tagli all’editoria, che l’esecutivo ha messo in cantiere, non sembrano aiutare le vere iniziative editoriali come il Domani di Bologna. La Fnsi e l’Aser sono impegnate a ricercare tutto ciò che sia necessario per la continuazione delle pubblicazioni e per sostenere qualsiasi intervento di socialità fosse necessario”. I Comitati di Redazione de "il Resto del Carlino" e di "Quotidiano Nazionale" esprimono la massima solidarietà ai colleghi de "il Domani di Bologna" i cui posti di lavoro (17 giornalisti e 8 poligrafici) sono in grave pericolo dopo che l'azienda ha comunicato di volere sospendere le pubblicazioni da sabato 1 novembre. Una decisione grave che arriva in un momento assai delicato per il mondo dell'informazione e per i suoi fragili equlibri. La paventata chiusura de "il Domani di Bologna" finirebbe per sopprimere una voce che ha consolidato in questi anni la propria presenza nel mondo dell'informazione bolognese, dove, oggi più che mai, c'è necessità di mantenere quel pluralismo che ha garantito fin qui voce e visibilità a tuti i soggetti del territorio. Il Comitato di Redazione de "il Resto del Carlino" Il Comitato di Redazione di "Quotidiano Nazionale"

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