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Vertenze 09 Apr 2009

"Il Mattino", due giorni di sciopero dei giornalisti. Oggi lavoreranno regolarmente nella giornata di lutto nazionale La solidarietà della Fnsi e dell'Assostampa Campania

"Il Mattino" non sarà era edicola venerdì 10 e non lo sarà domenica 12 aprile "per la vertenza in difesa dei posti di lavoro e della dignità della principale testata del Sud", come è scritto in una nota del Comitato di redazione. E martedì e mercoledìi,dopo la presentazione del piano aziendale, il Cdr chiederà alla redazione di votare la fiducia al direttore Mario Orfeo.

"Il Mattino" non sarà era edicola venerdì 10 e non lo sarà domenica 12 aprile "per la vertenza in difesa dei posti di lavoro e della dignità della principale testata del Sud", come è scritto in una nota del Comitato di redazione. E martedì e mercoledìi,dopo la presentazione del piano aziendale, il Cdr chiederà alla redazione di votare la fiducia al direttore Mario Orfeo.

I giornalisti del quotidiano napoletano "lavoreranno regolarmente - spiega il Cdr - venerdì 10 in occasione della giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Abruzzo". "Ieri il direttore Mario Orfeo - prosegue la nota - ha consegnato al Comitato di redazione un 'Piano di riorganizzazione del giornalè che prevede il taglio di un giornalista su quattro e che riposiziona il quotidiano in una fascia locale, visto che si dice esplicitamente che l'obiettivo principale del giornale è contrastare la concorrenza di piccoli giornali provinciali, perdendo di vista il ruolo di quotidiano informativo di peso nazionale. Infatti la redazione romana del Mattino viene chiusa e le informazioni politiche ed economiche di interesse del Mezzogiorno, secondo il piano, dovrebbero essere affidate alle 'conoscenze del gruppò, ovvero a colleghi di altre testate, che non si sono mai occupati di Mezzogiorno". (ANSA) EDITORIA: AZIENDA: IL MATTINO RIMARRA' LA VOCE PIU'AUTOREVOLE DEL SUD "Il Mattino è stato, è e rimarrà il più autorevole quotidiano del Mezzogiorno e la voce dell'intera Campania". È quanto afferma Il Mattino Spa in una nota diffusa in seguito alla proclamazione di due giorni di sciopero da parte dei giornalisti. "Il contenuto del comunicato del Cdr - si legge nella nota dell'azienda - è stato già oggetto del precedente, pubblicato dal nostro giornale in data 21 marzo, al quale l'Azienda ha risposto che Il Mattino è stato, è e rimarrà il più autorevole quotidiano del Mezzogiorno e la voce dell'intera Campania. Tale risposta è ancora più che mai attuale". "In merito alla presunta contestazione al diritto di nuove convocazioni assembleari - prosegue il comunicato - c'è solo da chiarire che l'Azienda ha ricordato all'organismo sindacale che dal 13 febbraio erano già state indette otto assemblee superando ogni limite di legge in materia e che quindi, in futuro, deve essere esaminata la percorribilità di nuove convocazioni assembleari. Quindi nessuna contestazione, pur legittima. Nell'attuale situazione del nostro paese e in momenti così luttuosi e drammatici, qualsiasi quotidiano italiano continuerebbe ad informare i lettori, Il Mattino no". (ANSA) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Assostampa Campania, sono vicini ai colleghi de Il Mattino di Napoli che hanno proclamato due giornate di sciopero (giovedì 9 e sabato 11_4) per la vertenza in difesa dei posti di lavoro e della dignità della principale testata del Sud. Il sindacato dei giornalisti stigmatizza il comportamento dell’azienda che, dopo aver presentato un piano di riorganizzazione del giornale che prevede il taglio di un giornalista su quattro e che riposiziona il quotidiano in una fascia locale, ha acuito la conflittualità contestando alla redazione, riunita in assemblea per la delicata situazione, il diritto a nuove convocazioni, come se il taglio di un quarto dei giornalisti fosse una decisione ordinaria, non meritevole di discussione. Il sindacato dei giornalisti, inoltre, esprime disappunto per un comportamento autoritario che incide negativamente sulle corrette relazioni sindacali, aggravando evidentemente la situazione in un momento in cui invece sarebbe necessario affrontare congiuntamente, con serietà e rigore, ogni eventuale reale problematica e nello stesso tempo ogni proposizione utile per la migliore definizione di un quadro di prospettiva per il giornale e i giornalisti e la qualità del rapporto della testata con i cittadini non solo campani ma con quanti in Italia legavano la lettura de Il Mattino ad una visione avanzata dei problemi e delle prospettive del Mezzogiorno. La redazione de Il Mattino "voterà martedì e mercoledì la fiducia al direttore Mario Orfeo dopo la presentazione di un 'Piano di riorganizzazione del giornale' che prevede il taglio di un giornalista su quattro". Lo annuncia in una nota il Comitato di redazione, secondo il quale "il progetto, che annuncia tra l'altro la chiusura della redazione romana, rappresenta un tentativo di forte ridimensionamento del giornale". "Il Mattino, fondato nel lontano 1892, è sempre stato la voce di Napoli, della Campania e dell'intero Mezzogiorno. Non può e non deve diventare la redazione locale di altre testate", conclude il Cdr. Oggi il quotidiano non è stato in edicola, per il primo di due giorni di sciopero proclamati contro il piano: i redattori de Il Mattino si asterranno dal lavoro anche domani. (ANSA).

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