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Emittenza locale 08 Mag 2013

Interviste a pagamento in tv, sospensioni e censure

Tre sospensioni e due censure. L'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna ha concluso i procedimenti disciplinari nei confronti dei giornalisti coinvolti nel caso delle cosiddette 'interviste tv a pagamento'. L'istruttoria era stata aperta nell'agosto scorso dopo che era diventato pubblico lo ''scandalo delle comparsate dei politici della Regione che compravano spazi di informazione sulle maggiori emittenti regionali'', spiega l'Odg.

Tre sospensioni e due censure. L'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna ha concluso i procedimenti disciplinari nei confronti dei giornalisti coinvolti nel caso delle cosiddette 'interviste tv a pagamento'. L'istruttoria era stata aperta nell'agosto scorso dopo che era diventato pubblico lo ''scandalo delle comparsate dei politici della Regione che compravano spazi di informazione sulle maggiori emittenti regionali'', spiega l'Odg.

 Secondo l'Ordine si è trattato di ''un'indagine lunga e laboriosa anche per le difficoltà incontrate durante la fase istruttoria: dall'impossibilità di acquisire atti e documentazione dalla magistratura (titolare di parallela inchiesta) alla scarsa collaborazione delle forze politiche coinvolte e della stessa presidenza dell'Assemblea regionale''. I procedimenti, aperti nei confronti di cinque giornalisti (due professionisti e tre pubblicisti) delle testate 7Gold, èTv e Teleromagna, ''hanno impegnato il Consiglio in analisi, riscontri, audizioni di testi e valutazioni per numerose sedute arrivando alla chiusura con tre sospensioni e due censure. Questi i nomi dei colleghi sanzionati: Dalio Pattacini (6 mesi di sospensione), Luigi Ferretti (due mesi di sospensione), Giovanni Mazzoni (due mesi di sospensione), Fausto Sergio Fagnoni (censura), Francesco Spada (censura)''. Sulla vicenda era appunto anche stata aperta un'inchiesta penale nell'ipotesi di peculato, affidata al pm Antonella Scandellari. (BOLOGNA, 8 MAGGIO - ANSA) 

 

Le indagini, spiega l'ordine, sono state particolarmente laboriose per l'impossbilità di acquisire atti dalla magistratura, titolare di una inchiesta parallela, e per la scarsa collaborazione delle forze politiche coinvolte e della stessa presidenza dell'Assemblea Regionale. Numerose le sedute del consiglio dell'ordine per arrivare a una decisione, con analisi, riscontri, audizioni di testi. I procedimenti, aperti nei confronti di cinque giornalisti (due professionisti e tre pubblicisti) delle testate 7Gold, ÈTv e Teleromagna si sono chiusi con sanzioni per Dalio Pataccini (6 mesi di sospensione), Luigi Ferretti (due mesi di sospensione), Giovanni Mazzoni (due mesi di sospensione), Fausto Sergio Fagnoni (censura), Francesco Spada (censura). (BOLOGNA, 8 MAGGIO - AGI)

 

(ER) REGIONE. INTERVISTE A PAGAMENTO, SOSPESI PATTACINI E MAZZONI ODG SOSPENDE ANCHE FERRETTI E CENSURA SPADA E FAGNONI


Tre giornalisti sospesi e due censurati: ecco le decisioni disciplinari dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna per i cronisti di 7Gold, è Tv e Teleromagna (due professionisti e tre pubblicisti) coinvolti nella vicenda delle interviste in tv a pagamento 'scoppiata' alla fine dell'estate scorsa. Si sono conclusi cosi' i procedimenti disciplinari che erano stati avviati dall'Ordine nei confronti dei giornalisti colpevoli di essersi fatti pagare per intervistare e ospitare in televisione alcuni consiglieri regionali: la sospensione riguarda Dalio Pattacini (sei mesi), Luigi Ferretti (due mesi), cronista ed editore di 7 gold; mentre il direttore responsabile di ÈTv Giovanni Mazzoni è stato sospeso per due mesi, mentre Fausto Sergio Fagnoni (Teleromagna) e Francesco Spada (ÈTv) se la sono cavata con una censura. A dare la notizia è lo stesso Ordine, che in un comunicato annuncia la conclusione dei cinque procedimenti disciplinari e denuncia alcune "difficoltà" incontrate nel corso dell'inchiesta, a partire dalla "scarsa collaborazione delle forze politiche coinvolte e della stessa presidenza dell'Assemblea regionale". Oltre a questo, l'Ordine spiega che ha trovato problemi anche nell'acquisire "atti e documentazione dalla magistratura", che sta portando avanti a sua volta un'inchiesta penale sulla vicenda. "Si è trattato di un'indagine lunga e laboriosa", fa sapere l'Ordine, ricordando che la decisione di aprire un'istruttoria fu presa nella seduta straordinaria del Consiglio del 24 agosto scorso. I procedimenti, aperti nei confronti di cinque colleghi, aggiunge ancora l'Ordine, "hanno impegnato il Consiglio in analisi, riscontri, audizioni di testi e valutazioni per numerose sedute arrivando alla chiusura con tre sospensioni e due censure". ((BOLOGNA, 8 MAGGIO - COM/PIR/ DIRE)

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