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Emittenza locale 31 Mag 2013

La Guardia di Finanza perquisisce l’emittente Tvrs

Quindici uomini della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione a Tvrs, nella sede di via San Francesco alle porte di Recanati. L’operazione congiunta delle Compagnie di Macerata e Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati è scattata intorno alle 10.15 di giovedì mattina. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno preso visione della documentazione contabile e ascoltato le testimonianze del personale amministrativo, ma anche di quello tecnico e giornalistico in forza all’Emittente. Massimo il riserbo sull’intera operazione durante la quale sembra siano stati acquisiti documenti e altro materiale ritenuti di notevole interesse.

Quindici uomini della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione a Tvrs, nella sede di via San Francesco alle porte di Recanati. L’operazione congiunta delle Compagnie di Macerata e Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati è scattata intorno alle 10.15 di giovedì mattina. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno preso visione della documentazione contabile e ascoltato le testimonianze del personale amministrativo, ma anche di quello tecnico e giornalistico in forza all’Emittente. Massimo il riserbo sull’intera operazione durante la quale sembra siano stati acquisiti documenti e altro materiale ritenuti di notevole interesse.

Nei giorni scorsi la Società Beta Spa, editrice di Tvrs, era balzata agli onori della cronaca per la richiesta della procedura di mobilità per tutti e ventuno i dipendenti, destando sconcerto e perplessità sia nel mondo politico che in quello sindacale, con l’interessamento dello stesso segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso che si era subito espressa per un ripensamento della legislazione sui fondi all’editoria.
Negli ultimi quattro anni, infatti, la Società editrice di Tvrs avrebbe ottenuto quasi 2 milioni e mezzo di euro di contributi pubblici e, nonostante i bilanci in attivo, aveva annunciato la cessazione dell’attività di produzione.
L’intervento della Finanza si inserisce all’interno di una vicenda che Ordine dei Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa avevano definito “dai contorni oscuri” e “che non trova riscontri economici, né situazioni analoghe in ambito nazionale”.
Il 24 aprile scorso si era verificato un improvviso cambio al vertice, con la fuoriuscita dal Consiglio di Amministrazione del socio di maggioranza Gaetano Issini (fratello del fondatore don Dino).
Dello stesso giorno l’approvazione del bilancio, con l’astensione dei soci di minoranza. Poi una mozione regionale firmata da diciassette consiglieri e un’interrogazione parlamentare sull’opportunità di assegnare le frequenze ad una società costituita dagli stessi dipendenti che, per due volte, si sono dichiarati disponibili all’acquisto (FONTE: STAMPA LIBERA)

 TVRS DI RECANATI (MARCHE): LA GDF PROVA A FARE CHIAREZZA

 

Non sono trascorse neppure ventiquattro ore che la Beta Spa, Società editrice dell’Emittente Tvrs, è stata nuovamente visitata dagli uomini della Guardia Finanza per acquisire nuovi elementi di carattere contabile. Meritevole di attenzione, infatti, sarebbe il fatto che dall’analisi dei bilanci l’Emittente di Recanati, almeno negli ultimi quattro anni, avrebbe chiuso in attivo esclusivamente grazie ai contributi statali. C’è di più: pare che dagli Enti pubblici la Società abbia attinto a piene mani sia in modo diretto, mediante l’ottenimento dei circa 2 milioni e mezzo di euro, che in modo indiretto mediante la stipula di convenzioni per la realizzazione di servizi.
Regione, province, comuni, aziende sanitarie e società partecipate tutt’ora corrispondono contropartite in denaro per ottenere spazi informativi che l’Emittente dovrebbe garantire gratuitamente in quanto finanziata con soldi pubblici. L’impegno nelle indagini è anche dovuto al fatto che nonostante l’imponente quantità di commesse la Società ha chiuso il bilancio del 2012 in attivo di soli 3817 euro. Il che starebbe a significare che l’Emittente, la cui gestione “di fatto” sarebbe riconducibile a quattro persone, avrebbe prodotto - al netto degli aiuti di Stato - ben poca ricchezza residuale e, soprattutto, non è stata in grado di garantire quei livelli occupazionali per i quali ha ottenuto frequenze e finanziamenti. Nonostante l’operazione sia coperta dal massimo riserbo, sembrerebbe che la Guardia di Finanza stia indagando anche su altri aspetti. In particolare, la divisione contabile in due reparti (Tvrs 01 e Tvrs 02) che potrebbe essere stata effettuata su base selettiva, in prospettiva di un ridimensionamento dettato dal “profilo di economicità reale del ramo d’impresa afferente all’uno o all’altro settore produttore di contenuti”. Stupiscono infine le rassicurazioni che proprio in questi giorni la Società starebbe fornendo ai collaboratori esterni circa la possibilità di continuare a produrre mediante una nascente nuova Società fornitrice di contenuti di cui sarebbe già stato individuato un fiduciario.(FONTE: STAMPA LIBERA 2013)

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