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Vertenze 20 Gen 2009

L'Agi sospende le trasmissioni per lo sciopero dei giornalisti La solidarietà della Fnsi e dell'Assostampa Romana

Roma, 20 gennaio - L'Agenzia Italia sospende le trasmissioni nella giornata di mercoledì 21 gennaio per lo sciopero di 24 ore proclamato dall'assemblea dei giornalisti. Le trasmissioni riprenderanno alle ore 07.00 di giovedì 22 gennaio.

Roma, 20 gennaio - L'Agenzia Italia sospende le trasmissioni nella giornata di mercoledì 21 gennaio per lo sciopero di 24 ore proclamato dall'assemblea dei giornalisti. Le trasmissioni riprenderanno alle ore 07.00 di giovedì 22 gennaio.

IL COMUNICATO DELL'ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI Roma, 20 gennaio - L'assemblea di redazione dell'Agenzia Italia respinge in modo fermo e unanime il Piano di riorganizzazione aziendale presentato al Cdr, che prevede il ricorso alla Legge 62, ex 416, ritenendolo irricevibile prima ancora che inaccettabile. Un piano che dequalifica il ruolo e la funzione dell'Agi nel panorama italiano dell'informazione e che contraddice in maniera stridente il piano editoriale del direttore, condiviso dai vicedirettori, entrato in vigore appena a luglio scorso. L'assemblea denuncia l'inaffidabilità della controparte aziendale sia per non aver adempiuto agli accordi sottoscritti negli ultimi anni, sia perché continua a scaricare solo sulla redazione il costo di palesi errori di gestione. Non è con il drastico ridimensionamento dell'organico da 98 a 69 giornalisti, con la mobilità territoriale/interna selvaggia, con la chiusura di ulteriori sedi regionali, la creazione di improvvisate macro-regioni, il blocco delle assunzioni dei precari e la mancanza di un progetto strategico complessivo di sviluppo che si assicura il futuro dell'agenzia e la sua presenza essenziale nel mondo dell'informazione. L'assemblea, nel ribadire il totale rigetto della linea aziendale, proclama un giorno di sciopero per la giornata di domani e affida al Cdr un pacchetto di ulteriori 5 giorni di sciopero da attuare con le modalità che riterrà piu' opportune. (AGI) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Fnsi è vicina ai colleghi dell’Agenzia Italia costretti a scendere in sciopero per contrastare un piano aziendale di drastico ridimensionamento degli organici. Il piano, che cancella 8 contratti a termine e taglia 21 posti di lavoro su 98 giornalisti in organico, appare sconcertante ed in netta contraddizione con il piano editoriale fatto partire appena sei mesi fa e con ogni proposito di sviluppo più volte annunciato. La Fnsi affiancherà i colleghi dell’Agi in tutte le sedi per fare chiarezza su questo incredibile progetto, per tutelare i posti di lavoro e per affrontare con coerenza e rigore la situazione”. Il segretario dell'associazione Stampa Romana, Paolo Butturini, comunica: "L'Associazione Stampa Romana esprime solidarietà ai colleghi dell'Agi in sciopero contro il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda. Dopo l'attacco alla redazione de La7, anche l'Agenzia Italia persegue la strada del ridimensionamento dell'organico. Un atto tanto più grave visto che pochi mesi fa il Cdr aveva siglato un'intesa, non rispettata dall'azienda, che prevedeva un nuovo piano editoriale di rilancio e un organico ben superiore a quella dal quale l'Agi vuol partire per tagliare 21 posti di lavoro. Il sindacato deve respingere con forza la logica puramente contabile dei costi e dei ricavi. Ciò non significa non tenere conto della crisi e dei bilanci, ma affrontare la congiuntura con la logica dello sviluppo, della modernizzazione e della valorizzazione delle risorse professionali presenti all'interno delle aziende. Soltanto un’analisi del mercato aggiornata e scientifica, la ricerca e la progettazione di nuovi prodotti editoriali, lo sviluppo della multimedialità regolata e governata possono garantire che la crisi non sia soltanto la scusa per ridurre i posti di lavoro. I tagli selvaggi, come dimostrano le vicende della metà degli anni Novanta, partoriscono redazioni deboli, private delle professionalità più alte, deboli sia sotto il profilo della qualità giornalistica che sotto quello della tutela sindacale. A chi giova tutto questo? Forse può momentaneamente alleviare la contabilità di un anno, ma alla lunga indebolisce strutturalmente anche le aziende e provoca disaffezione nel pubblico. Stampa Romana è al fianco della redazione dell’Agi e si batterà per riaffermare le ragioni di una professione proiettata nel futuro, ma saldamente ancorata a contratti e regole che ne tutelano l’esistenza e la dignità”.

@fnsisocial

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