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Il Giorno
Vertenze 21 Nov 2016

Poligrafici Editoriale, i redattori del Giorno sfiduciano il direttore Giuliano Molossi

L'assemblea dei giornalisti de Il Giorno ha votato la sfiducia al direttore del quotidiano milanese Giuliano Molossi: 67 i votanti, 65 favorevoli alla sfiducia, 2 i contrari. Il documento votato dall'assemblea.

L'assemblea dei giornalisti de "Il Giorno" ha votato la sfiducia al direttore del quotidiano milanese Giuliano Molossi: 67 i votanti, 65 favorevoli alla sfiducia, 2 i contrari. «I giornalisti ritengono del tutto inaccettabile qualsiasi ulteriore riduzione dell'organico», si legge in una nota.

Ecco di seguito il documento votato dall’assemblea.

Alla luce della disdetta unilaterale da parte dell'azienda degli accordi sindacali firmati al Ministero e della mancata conferma dei contratti a termine fin qui impegnati con profitto in redazione, i giornalisti ritengono del tutto inaccettabile qualsiasi ulteriore riduzione dell'organico.
Negli ultimi anni l'organico ha subito tagli costanti. Oltre al numero dei redattori si è  significativamente ridotta anche la rosa dei corrispondenti e dei collaboratori.
La coerenza e la linearità con la quale l'azienda e la direzione hanno provveduto ad asciugare e ad impoverire il giornale, senza alcuna vera considerazione né valutazione dei carichi di lavoro, si scontra con la precarietà e l'estemporaneità di iniziative editoriali nate e morte nel breve volgere di poche settimane, con improvvisi aumenti della foliazione a prescindere dalle reali forze delle redazioni, con i ripetuti cambi di grafica e l'ideazione di pagine che richiedono sempre più tempo e sempre più fatica per essere debitamente confezionate, col mancato controllo di un sistema di distribuzione che fa acqua da molte parti. Sotto i tagli, nulla. Nessun vero piano editoriale. Solo tanta improvvisazione e altrettanta confusione.
Non più tardi di questa estate la cronaca di Milano ha fatto fronte alla realizzazione di un fascicolo di 17 pagine nell'ambito dell'iniziativa che ha visto l'anticipo del fascicolo locale rispetto a quello nazionale e la riduzione del prezzo del quotidiano. L'aumento della foliazione,  richiesto 7 giorni su 7 (domeniche incluse) e deciso nel bel mezzo del periodo delle ferie (quando tutti i giornali la foliazione la riducono), è partito il primo di agosto, ma è stato comunicato alla redazione solo il 26 luglio, pochi giorni prima del via.
Nonostante questo, la redazione ha garantito la realizzazione del fascicolo, continuando ad assicurare contributi pure alle pagine regionali e nazionali, anche quando in redazione si contavano solo 6 persone tra capi, redattori ordinari e contratti a termine. Sei persone per 17 pagine. E tutto questo è stato realizzato senza intaccare quel piano ferie consegnato all'azienda mesi prima, come da richiesta. Vale la pena sottolineare che questa iniziativa ha portato incrementi percentuali nelle vendite superiori al 10 per cento settimana dopo settimana. I dati sono ovviamente a disposizione di chiunque volesse verificarli. Eppure l'Azienda non ha ritenuto di portare avanti l'iniziativa.  Le redazioni di Milano, web, sport e ufficio centrale effettuano ancora il turno di notte,  è stato coperto anche in estate nonostante i numeri esigui. Ma è chiaro fin da ora che sarà sempre più complicato continuare a coprirlo adesso che l'organico si è ulteriormente ridotto.
Per  le redazioni provinciali, che hanno già subito una pesante defoliazione, l'unica strada  resta sempre quella della decurtazione di pagine e organici, senza alcun interesse per  il prodotto finale, per la  necessaria copertura del territorio.
A tutto ciò si aggiungono effetti negativi anche per gli articoli 12 che avranno  meno opportunità di scrittura nelle zone di competenza, con conseguenze pesanti sugli stipendi. L'organizzazione del lavoro e le esigenze della redazione internet vengono costantemente lasciate in secondo piano.
Si sottolinea con amarezza come i vertici del Quotidiano Nazionale, ma anche i vertici del Giorno, in questi mesi non siano stati capaci di valorizzare il lavoro delle redazioni,  né di difenderne e tutelarne in alcun modo le esigenze. Notizie milanesi e  lombarde, che su altri quotidiani hanno avuto grande eco, sui nostri giornali sono state spesso e volentieri ignorate o sminuite. Salvo chiederci di recuperarle il giorno dopo come non le avessimo mai avute, anche quando le avevamo riportate sul fascicolo locale prima di tutti gli altri. Infine l'esito di questa trattativa, è anch'esso una dimostrazione dell'assenza e della scarsa incisività dei nostri vertici.
Per queste ragioni, l'assemblea dei giornalisti sfiducia il direttore Giuliano Molossi e il vicedirettore Sandro Neri.

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