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Fnsi 10 Feb 2004

Rai, Daniela Tagliafico trasferita ai Servizi Parlamentari. Cdr: "Proposta indecente". Serventi Longhi: "Il dissenso non è ammesso". Natale : "Logica da caserma". Annunziata: "E' ritorsione, un esercizio brutale della maggioranza del Cda". Bonatest

Rai, Daniela Tagliafico trasferita ai Servizi Parlamentari. Cdr: "Proposta indecente". Serventi Longhi: "Il dissenso non è ammesso". Natale : "Logica da caserma". Annunziata: "E' ritorsione, un esercizio brutale della maggioranza del Cda". Bonatesta (An): "Grazie Mimun". Giulietti (Ds): "Killeraggio"

Rai, Daniela Tagliafico trasferita ai Servizi Parlamentari. Cdr: "Proposta indecente". Serventi Longhi: "Il dissenso non è ammesso". Natale : "Logica da caserma". Annunziata: "E' ritorsione, un esercizio brutale della maggioranza del Cda". Bonatesta (An): "Grazie Mimun". Giulietti (Ds): "Killeraggio"

Daniela Tagliafico, vicedirettore dimissionario dal Tg1, trasferita ai Servizi Parlamentari: l'ipotesi verra' discussa nel Cda di oggi, secondo una richiesta della direzione aziendale, ma e' stata respinta dalla presidente per ragioni di opportunita'. Lo comunica il Comitato di redazione della testata diretta da Clemente Mimun. ''Siamo stati informati di una richiesta della direzione aziendale - dice il Cdr in una nota - di esaminare nel consiglio di amministrazione di oggi, la proposta di spostamento della vicedirettrice Daniela Tagliafico, dal Tg1 ai Servizi parlamentari. Richiesta respinta dal presidente della Rai per ragioni tecniche e di opportunita'. Riteniamo lo spostamento della Tagliafico ad altra testata, una proposta indecente, che ha il sapore di un allontanemanto dal Tg1 e di una ritorsione nei confronti della Tagliafico. Anche perche' fatta prima dell'audizione del direttore Mimun davanti alla commissione di vigilanza e prima dell'incontro del Cdr con il direttore generale della Rai e con il direttore Mimun. In quell'incontro, domani pomeriggio, il Cdr - continua la rappresenranza sindacale - mettera' al primo punto, il reintegro della tagliafico al Tg1. Inutile ricordare che qualunque nuovo incarico della vicedirettrice, deve prima essere comunicato a questo comitato di redazione''. (ANSA). ''E cosi' Daniela Tagliafico viene allontanata dal Tg1 per aver detto quello che pensa sull'informazione del telegiornale e viene trasferita alle Tribune Parlamentari''. Lo sottolinea il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi. ''Il dissenso non e' ammesso - continua - le critiche respinte al mittente, le discriminazioni all'ordine del giorno. Questa e' la Rai oggi, con un consiglio di Amministrazione che si riunisce per dare una lezione a Lucia Annunziata votando, quattro a uno, a favore di tutte le proposte del direttore generale. Una situazione insostenibile, inaccettabile, rispetto alla quale i giornalisti non intendono tacere. Ripristinare una normale dialettica in tutte le testate, a cominciare dal Tg1, rivendicare da tutti i direttori il rispetto delle opinioni diverse, assicurare alla Presidente quel ruolo di garanzia che le hanno affidato i Presidenti delle Camere. Sono questi obiettivi - conclude - che vanno perseguiti con grande determinazione''. (ANSA). ''L'ipotesi di trasferimento alle Tribune parlamentari di Daniela Tagliafico e' una provocazione che conferma il carattere provocatorio di questa gestione della Rai''. A pensarlo e' il Ds Giuseppe Giulietti, secondo il quale a questo punto ''l'audizione del direttore del Tg1 Clemente Mimun in Vigilanza e' superflua''. Secondo Giulietti ''la proposta e' provocatoria tanto piu' proprio perche' viene alla vigilia di questa audizione e dell'incontro sindacale che il Cdr dovra' avere domani con il direttore generale''.(ANSA). ''E' davvero straordinario il tempismo con il quale il Direttore Generale e la maggioranza del Cda stanno tentando di chiudere la vicenda di Daniela Tagliafico''. Lo dice il segretario dell'Usigrai Roberto Natale, commentando l'ipotesi di trasferimento della Tagliafico ai Servizi parlamentari resa nota dal Cdr del Tg1. ''Numerosi sono i direttori e vicedirettori senza incarico - continua Natale - che da tempo attendono un segno di attenzione aziendale; invece alla collega, freschissima dimissionaria, si vuole avanzare una proposta prima ancora che sia il suo Direttore, Clemente Mimun, a prospettarle una diversa collocazione dentro la testata. L'obiettivo e' evidentemente quello di salvaguardare la logica del Tg1 come caserma: se non sei d'accordo per te non c'e' posto, nemmeno in un ruolo diverso. Ma il tempismo del vertice Rai e' scandaloso anche per un altro aspetto. In Cda si torna infatti a parlare della Direzione delle Tribune - dice ancora il segretario - senza che l'azienda abbia detto una sola parola, in queste settimane, sulla vicenda che vede coinvolta Anna La Rosa, Direttore della Tsp, in un'inchiesta giudiziaria. Il sindacato dei giornalisti Rai ha chiesto da settimane un pronunciamento aziendale perche' sia rotto l'imbarazzante silenzio che ha gia' attirato sulla Rai argomentate critiche. Della questione si sono occupati anche l'Ordine dei Giornalisti del Lazio e Molise e l'Associazione Stampa Parlamentare. A nessuno la Rai ha sentito il bisogno di rispondere. Oggi riscopre l'esistenza della Testata e della sua Direzione per piccoli, gretti calcoli. Ma non si illudano a viale Mazzini: gli organismi di categoria continueranno ad insistere finche' non avranno una risposta credibile''. (ANSA). ''Anche oggi abbiamo assistito all'esercizio brutale della maggioranza in Consiglio di Amministrazione''. A sottolinearlo e' la presidente Lucia Annunziata, che parla della decisione di trasferire Daniela Tagliafico ai Servizi parlamentari come di una ''ritorsione politica''. ''Con un bel 4-1, che prova l'autonomia cherivendicano - aggiunge - i consiglieri hanno ancora una volta ignorato con arroganza la questione del pluralismo interno alla Rai e hanno dato prova di non aver rispetto per il Parlamento. Daniela Tagliafico, vicedirettore dimissionario del Tg1, nonostante avesse chiesto di restare nella testata, e' stata sollecitamente rimossa per essere dirottata sui Servizi Parlamentari cosi' da togliere l'incomodo al suo direttore, Clemente Mimun, che in quel momento era ancora audito dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza. La maggioranza del Consiglio non ha nemmeno salvato l'apparenza: il chiarimento tra Cdr, Direttore del Tg1 e Direttore Generale - continua Annunziata - avverra' domani e oggi, con sollecitudine sorprendente, e' stato risolto il 'problema Tagliafico'. Stesso trattamento non e' stato mai riservato ad altre decine di dirigenti, giornalisti e non, che sono ancora in attesa di conoscere il loro futuro incarico. Ho votato dunque contro un trasferimento che oggettivamente assume i contorni di una ritorsione politica''.(ANSA). ''Grazie Mimun. Rompendo la pretesa prassi ha fatto gettare la maschera al Centrosinistra e ha confermato quanto sosteniamo da tempo: questa, per pervicace volonta' della minoranza, e' diventata una commissione che, anziche' rispondere ai suoi doveri istituzionali, vive un clima da Santa Inquisizione, con casi creati ed alimentati ad arte all'infinito, processi sommari, sentenze prestabilite e condanne che si vorrebbero capitali''. Lo afferma in una nota il senatore Michele Bonatesta. ''Ieri sui casi Biagi e Santoro, oggi sul caso Tagliafico, - prosegue il componente della direzione nazionale di AN e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai, commentando l'odierna audizione del direttore del Tg1, Clemente Mimun, in commissione di Vigilanza - la sinistra imbastisce tormentoni e telenovele che, ovviamente, prevedono il capro espiatorio di turno. Quello odierno e' il direttore del Tg1, reo evidentemente di fare il tg piu' visto d'Italia, tanto che qualsiasi cosa avesse detto, i sinistri Torquemada avrebbero sostenuto quello che poi hanno sostenuto. Ma la ferma presa di posizione di Mimun, ha avuto il valore di far si' che la situazione venisse denunciata, dimostrando anche l'inutilita' di una commissione di Vigilanza strumentalizzata in questo modo. Un comportamento, quello del direttore, - sottolinea Bonatesta - che ha spiazzato completamente l'opposizione, la quale, dopo aver fortemente voluto l'audizione di Mimun, una volta resasi conto che il suo tentativo era abortito, e' stata costretta a disertare in massa l'audizione e ad affermare, con Giulietti, che era ormai superflua. Insomma, -conclude Bonatesta- i compagni ne sono usciti con le pive nel sacco''. (ANSA).

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