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Fnsi 09 Feb 2004

Rai, Veneziani: "Nessun atto di sfiducia verso la Presidente" Alberoni: "Mai pensato un atto di sfiducia formale nei confronti dell'Annunziata" Giulietti (Ds): "La Commissione di vigilanza si occupi delle dichiarazioni del Cda dell'azienda"

Rai, Veneziani: "Nessun atto di sfiducia verso la Presidente"Alberoni: "Mai pensato un atto di sfiducia formale nei confronti dell'Annunziata"Giulietti (Ds): "La Commissione di vigilanza si occupi delle dichiarazioni del Cda dell'azienda"Bonatesta (An): "La scelta dei consiglieri a favore dell'interesse della Rai"

Rai, Veneziani: "Nessun atto di sfiducia verso la Presidente"
Alberoni: "Mai pensato un atto di sfiducia formale nei confronti dell'Annunziata"
Giulietti (Ds): "La Commissione di vigilanza si occupi delle dichiarazioni del Cda dell'azienda"
Bonatesta (An): "La scelta dei consiglieri a favore dell'interesse della Rai"

"Domani non presenteremo nessun atto di sfiducia formale nei confronti della presidente Lucia Annunziata perche' almeno noi siamo responsabili. Anche se prendiamo atto che si e' incrinato il rapporto di fiducia tra i consiglieri e la presidente". Lo afferma il consigliere d'amministrazione della Rai Marcello Veneziani in vista della riunione di domani del CDA in cui il consiglio sara' chiamato a decidere sui canali per il digitale terrestre. "A meno che non si verifichino colpi di scena o di teatro, domani non dovrebbe accadere nulla di clamoroso" aggiunge Veneziani. Quella di domani sara' la prima riunione del Consiglio dopo che la scorsa settimana tre consiglieri Francesco Alberoni, Angelo M. Petroni e Marcello Veneziani avevano definito del tutto infondate le dichiarazioni della presidente che aveva accusato di subalternita' al premier il CDA, in occasione delle nomine, e in una nota avevano dichiarato 'incrinato' il rapporto tra CDA e Lucia Annunziata che aveva a sua volta replicato ai consiglieri 'dimettetevi voi'. "Noi vogliamo solamente - aggiunge Alberoni - che da parte della presidente si dichiari che ha esagerato e oltretutto la smetta di fare dichiarazioni di questo genere perche' io non sono un politico, non voglio fare ne' il senatore, ne' il deputato, ne' il presidente del Consiglio, sono un professionista noto a livello mondiale e le sue accuse formulate nei miei confronti sono state molto gravi e di questo sono molto seccato. Anche domani tornero' a chiedere alla presidente di smentire quelle affermazioni. Detto questo, siccome amministriamo un servizio pubblico, non e' che ci si puo' bloccare e non andare avanti a fare le cose. Certo andremo avanti ugualmente ma non piu' con la fiducia di una volta. E un dialogo con lei potra' essere ripreso solo dopo che avra' fatto ammenda e puo' farlo in mille modi. Tanto piu' che questo Consiglio ha funzionato benissimo e la maggior parte delle decisioni sono state prese all'unanimita'". Quanto alla mancanza di pluralismo interno, per Alberoni "nella Rai ci sono persone che appartengono a tutti i partiti e alle correnti politiche e che rappresentano stratificazioni geologiche nell'azienda. Puo' esserci a volte qualche situazione particolarissima a sorpresa, ma in quel caso se ne occupa il Cda come e' stato per la satira, che in genere e' neutra. Avvengono poi casi esagerati come nel caso della Guzzanti e in quell'occasione io mi sono indignato e l'ho detto in Consiglio alla presidente che ero indignato per la cattiva figura che faceva fare a chi presiede questa azienda con uno sbeffeggio eccessivo. E qui in questi casi la politica non c'entra, c'entra solo il cattivo gusto". (AGI) ''L'idea dei tre consiglieri di centrodestra della Rai di presentare una mozione di sfiducia contro la presidente Lucia Annunziata e' stata una dimostrazione di debolezza e di arroganza nello stesso tempo''. Lo sostiene il Ds Giuseppe Giulietti, che chiede alla Commissione di Vigilanza Rai di occuparsi del caso. ''Di debolezza - continua il componente della Vigilanza - perche' qualcuno deve avergli spiegato che non era possibile ne' dal punto di vista tecnico ne' soprattutto, da quello politico istituzionale la presentazione di una mozione che avrebbe segnato la fine di un esperimento voluto di presidenti delle Camere. Nello stesso tempo e' una dimostrazione di arroganza perche' con la dichiarazione di oggi i tre consiglieri hanno confermato che si sono sempre percepiti come una maggioranza politica estranea a qualsiasi idea di garanzia per il servizio pubblico. Di questa affermazione - conclude Giulietti - si dovra' tenere conto nelle sedi istituzionali e nella sede della commissione parlamentare di vigilanza alla vigilia di una campagna elettorale che il presidente del Consiglio vorrebbe condurre a reti unificate''.(ANSA). ''Chi ha piu' ragione la usi: ci sembra questo il senso della decisione presa dai consiglieri d'amministrazione Rai Veneziani, Petroni e Alberoni, che pur potendo sfiduciare formalmente la presidente Annunziata, e pur avendone tutti i motivi, vi rinunciano per senso di responsabilita'''. Ad affermarlo e' il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. ''La riteniamo una scelta fatta nell'esclusivo interesse dell'azienda - continua Bonatesta - che in una fase cosi' delicata come quella attuale, anche sul versante della sfida degli ascolti con la concorrenza, ha bisogno di stabilita' e non puo' permettersi una crisi ai vertici. Quella crisi che invece, stando alle sue ultime reiterate prese di posizione, l'Annunziata vorrebbe. Alla presidente diciamo: prenda esempio e impari dalla condotta saggia dei consiglieri eneziani, Alberoni e Petroni, tornando a indossare i panni del presidente della Rai - conclude il senatore - e smettendo quelli della pasionaria dell'opposizione politica al governo e alla maggioranza''.(ANSA).

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