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Vertenze 13 Feb 2009

Riunione a Milano dei Cdr Sky: “Obiettivo la garanzia dei diritti dei giornalisti per il rispetto degli accordi finora firmati”

“La Federazione nazionale della Stampa italiana, con l’Associazione Lombarda dei giornalisti e l’Associazione stampa romana, ha riunito oggi a Milano il coordinamento dei cdr delle quattro testate giornalistiche di Sky (Sky tg 24, Sky sport, Sky sport 24 e Sky.it). Sono state esaminate le annunciate iniziative di riorganizzazione aziendale e la delicata e complessa situazione relativa all’applicazione del contratto di lavoro giornalistico, che nei giorni scorsi hanno indotto i Comitati di Redazione a proclamare lo stato di agitazione in corso.

“La Federazione nazionale della Stampa italiana, con l’Associazione Lombarda dei giornalisti e l’Associazione stampa romana, ha riunito oggi a Milano il coordinamento dei cdr delle quattro testate giornalistiche di Sky (Sky tg 24, Sky sport, Sky sport 24 e Sky.it). Sono state esaminate le annunciate iniziative di riorganizzazione aziendale e la delicata e complessa situazione relativa all’applicazione del contratto di lavoro giornalistico, che nei giorni scorsi hanno indotto i Comitati di Redazione a proclamare lo stato di agitazione in corso.

Sui temi della tutela dei diritti al lavoro dei colleghi secondo le regole contrattuali e all’interno di una coordinata organizzazione redazionale, il Sindacato dei giornalisti si confronterà già a partire dalla prossima settimana con l’azienda. L’obiettivo è la garanzia dei diritti dei lavoratori giornalisti in un quadro di sviluppo editoriale che si basi su corrette relazioni sindacali, sul pieno rispetto degli accordi sindacali finora firmati, del contratto di lavoro giornalistico e delle professionalità maturate in questi anni all’interno di Sky. Il sindacato infatti non può accettare la cancellazione unilaterale delle intese, come quella che dal 2003 garantiva la presenza di una redazione sportiva a Roma, o il ricorso indiscriminato ai contratti a tempo determinato che sta creando all’interno del sistema Sky un’intollerabile e ingestibile area di precariato giornalistico”.

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