CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Vertenze 12 Nov 2008

Sciopero a "Liberazione" contro i tagli al personale

Sciopero a Liberazione, che non è in edicola, in segno di protesta contro il piano di ristrutturazione, annunciato dalla societa' editrice, ''che prevede un taglio di 'oltre la meta' del costo del personale'''. Lo spiega in una nota il comitato di redazione del quotidiano

Sciopero a Liberazione, che non è in edicola, in segno di protesta contro il piano di ristrutturazione, annunciato dalla societa' editrice, ''che prevede un taglio di 'oltre la meta' del costo del personale'''. Lo spiega in una nota il comitato di redazione del quotidiano

''Domani mattina, nelle intenzioni dell'editore, la direzione del Prc, azionista unico - spiega il cdr - dovrebbe convalidare tali linee di intervento. Per scongiurare questa minaccia, i giornalisti hanno proclamato uno sciopero immediato, il terzo dall'inizio della vertenza. Vogliamo denunciare con chiarezza il tentativo inammissibile, tanto piu' a Liberazione, di far ricadere sulle spalle dei lavoratori i costi delle difficolta' economiche e anche degli errori gestionali, oramai evidenti. Del resto anche l'allarme per i paventati tagli governativi all'editoria sembra essere ridimensionato, almeno per il 2008 e 2009, dal voto delle commissioni parlamentari''. Il cdr chiede ''all'azionista di non approvare alcun piano senza aver prima affrontato una trattativa con ogni organo sindacale''. Paolo Butturini, segretario dell'Associazione Stampa Romana, esprime ''solidarieta' ai colleghi di Liberazione in sciopero che rivendicano giustamente che un editore, pur sui generis come la Mrc, si attenga alle prassi, alle regole e ai contratti. Pur comprendendo la difficile situazione della testata - sottolinea Butturini - non e' possibile scaricare esclusivamente sui lavoratori i costi di una situazione della quale non sono protagonisti ma vittime''. (ANSA) Il Comunicato del Comitato di Redazione di "Liberazione": Domani il quotidiano non sarà in edicola. Mentre i giornalisti di Liberazione attendevano l’apertura di una trattativa aziendale per esaminare e concordare le soluzioni alla crisi, la società editrice ha comunicato,nella totale confusione e inattendibilità dei dati di bilancio, un piano di ristrutturazione che prevede un taglio di “oltre la metà del costo del personale”. Domani mattina, nelle intenzioni dell’editore, la direzione del Prc, azionista unico, dovrebbe convalidare tali linee di intervento. Per scongiurare questa minaccia, i giornalisti hanno proclamato uno sciopero immediato, il terzo dall’inizio della vertenza. Vogliamo denunciare con chiarezza il tentativo inammissibile, tanto più a Liberazione, di far ricadere sulle spalle dei lavoratori i costi delle difficoltà economiche e anche degli errori gestionali, oramai evidenti. Del resto anche l’allarme per i paventati tagli governativi all’editoria sembra essere ridimensionato, almeno per il 2008 e 2009, dal voto delle commissioni parlamentari. Vogliamo inoltre rendere manifesto alla direzione del Prc a quali pesanti conseguenze si andrebbe incontro con una frettolosa ed autoritaria approvazione di un piano “confindustriale” come quello presentato dalla società editrice. Chiediamo quindi all’azionista di non approvare alcun piano senza aver prima affrontato una trattativa con ogni organo sindacale. Domani il quotidiano non sarà quindi in edicola.

@fnsisocial

Articoli correlati