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Vertenze 13 Feb 2009

Sciopero al Piccolo di Trieste. Il Cdr: "L'azienda ha rotto l'accordo sulla sostituzione dei colleghi in malattia L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia e il Messaggero Veneto a fianco dei colleghi

Il Comitato di redazione de «Il Piccolo», su mandato dell'assemblea dei giornalisti, ha decretato due giorni di sciopero per venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2009.

Il Comitato di redazione de «Il Piccolo», su mandato dell'assemblea dei giornalisti, ha decretato due giorni di sciopero per venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2009.

L'astensione dal lavoro è stata decisa in seguito alla determinazione unilaterale assunta dall'azienda, e comunicata al Cdr tramite il direttore del giornale, di sospendere l'applicazione dell'intesa vigente sulla sostituzione dei colleghi assenti per malattia lunga. In questo caso si tratta due persone. L'organico, già ridotto al minimo funzionale sostenibile dalla precedente ristrutturazione, non è in grado di reggere assenze che vadano aldilà di quelle prevedibili dall'ordinaria amministrazione senza incidere in maniera pesante sull'organizzazione del lavoro e sulla qualità stessa del giornale. In particolare in questo momento in cui la redazione sta condividendo con grande impegno il piano di rilancio del direttore. A testimonianza indiscutibile dei limiti dell'organico sta l'alto livello delle ferie arretrate accumulate, ferie che appunto l'esiguità dell'organico redazionale stesso non consente di smaltire nei periodi contrattuali previsti. I redattori del Piccolo, a fronte della necessità prospettata dall'azienda di operare dei risparmi in un periodo in cui i riflessi della crisi mondiale dell'economia non mancano di far sentire rilevanti effetti anche sull'editoria, hanno manifestato la propria disponibilità a trovare delle soluzioni condivise per cercare di affrontare l'emergenza, prospettando anche alcune possibili soluzioni. Tale disponibilità purtroppo non ha avuto alcuna risposta. In assenza di qualsiasi manifestazione da parte dell'azienda di aprire un dialogo, deriva inevitabilmente la necessità di indire lo sciopero. La redazione del Piccolo, costretta a questa ultimativa forma di protesta dopo anni di costante e faticosa pratica del metodo del confronto e del dialogo su tutti i nodi caldi del giornale, ribadisce la propria disponibilità ad affrontare in uno spirito di fattiva condivisione di responsabilità tutti i problemi sul tappeto. Ricorda però anche che ogni progetto di consolidamento e di rilancio della storica testata del Piccolo può passare solo attraverso un preciso piano di investimento sul giornale in termini di risorse umane e finanziarie volte a rafforzare la diffusione della testata in nuove direzioni. In assenza di un tale piano, della cui necessità da anni la redazione del Piccolo si fa portavoce inascoltata presso l'azienda, un declino pare inesorabile. Di tutto ciò la redazione, dopo anni di impegno professionale profuso ben oltre i limiti contrattuali, declina ogni responsabilità. Il Comitato di redazione de Il Piccolo 16 febbraio - L'Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi del Piccolo, che hanno effettuato due giorni di sciopero, facendo mancare il giornale dalle edicole sabato e domenica. L'astensione dal lavoro - come scrive il comitato di redazione del quotidiano triestino - è stata decisa "in seguito alla determinazione unilaterale assunta dall'azienda di sospendere l'applicazione dell'intesa vigente sulla sostituzione dei colleghi assenti per malattia lunga", nonostante due giornalisti siano assenti per malattia di almeno un mese e nonostante un organico già ridotto al minimo sostenibile per far fronte all'ordinaria amministrazione, "senza incidere in maniera pesante – scrive ancora il Cdr - sull'organizzazione del lavoro e sulla qualità stessa del giornale". A testimonianza di ciò, l'alto numero di ferie arretrate accumulate, che l'azienda chiede comunque di smaltire. L'Assostampa Fvg segnala il momento particolare del quotidiano - che fa parte del Gruppo Espresso Repubblica, come l'altro quotidiano in lingua italiana del Friuli Venezia Giulia, il Messaggero Veneto di Udine, la cui redazione ha espresso solidarietà ai colleghi triestini - impegnato in un piano di rilancio avviato dal nuovo direttore, insediatosi a novembre. La redazione del Piccolo e la sua rappresentanza sindacale dimostrano da anni impegno professionale, senso di responsabilità e attaccamento alla propria testata, impegnandosi in ogni nuova iniziativa che viene avviata dall'azienda e dal direttore di turno. La risposta sono i tagli. Ma non è tagliando gli organici, e facendo pagare ai giornalisti (e di conseguenza ai lettori) la crisi, che si esce da questa difficile situazione. Ha ragione dunque ancora una volta il Cdr del Piccolo, quando scrive che "ogni progetto di consolidamento e di rilancio della storica testata può passare solo attraverso un preciso piano di investimento sul giornale, in termini di risorse umane e finanziarie volte a rafforzarne la diffusione".

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