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Associazioni 14 Mag 2009

Selezione per due co.co.co. nelle Marche Il Sigim critica il Corecom: "Chiediamo l'immediata sospensione del procedimento"

Con una lettera inviata al presidente del Corecom, Marco Moruzzi, il Sindacato giornalisti marchigiani ha elevato formale protesta e chiesto l’immediata sospensione in autotutela del bando per due incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di un progetto relativo all’attività del Corecom presso la struttura Autorità indipendenti e di garanzia dell’Assemblea legislativa delle Marche

Con una lettera inviata al presidente del Corecom, Marco Moruzzi, il Sindacato giornalisti marchigiani ha elevato formale protesta e chiesto l’immediata sospensione in autotutela del bando per due incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per la realizzazione di un progetto relativo all’attività del Corecom presso la struttura Autorità indipendenti e di garanzia dell’Assemblea legislativa delle Marche

"Il bando selettivo - si legge nella nota del Sigim - prevede criteri illogici e discriminanti e anziché favorire la più ampia partecipazione fissa requisiti che nulla hanno a che vedere con la richiesta professionalità giornalistica per la redazione di un giornalino destinato ai ragazzi e di un progetto televisivo per bambini inseriti in una più ampia dinamica redazionale di attività multimediale e di ufficio stampa. E’ assurdo che si siano potuti iscrivere alla selezione solo colleghi iscritti all’Ordine dei giornalisti, Under 34 e laureatisi in Scienze della Comunicazione con votazione di 110. I giornalisti traggono la propria prioritaria legittimazione professionale da altri ambiti e valori. Come se non bastasse, la previsione di un orario di lavoro di 36 ore illustra con chiarezza che il rapporto di lavoro in oggetto è in realtà dipendente, pagato però 16.400 euro l’anno, al netto delle ritenute previdenziali, contro i valori perlomeno doppi (sempre al netto della contribuzione Inpgi) del Cnlg di categoria: ovvero il parametro cui un’Autorità di garanzia dovrebbe necessariamente uniformarsi. Non è l’unico svarione: la contribuzione previdenziale indicata dal bando è infatti destinata all’Inps, anziché all’Inpgi. Il Sigim ha allertato il servizio ispettivo dell’ente di previdenza dei giornalisti italiani e informato il Corecom che difenderà i giusti diritti dei colleghi: sia quelli cui è stato impedito – per mancanza di pubblicità o per impossibilità di aderire a requisiti così illogici – di partecipare; sia quelli iscrittisi al bando, nel caso emergesse che si tratta di lavoro giornalistico dipendente a tempo pieno. Il Corecom non ha infatti preventivamente comunicato né al Sigim né all’Ordine dei giornalisti criteri e obiettivi del progetto. Con risultati che si prestano a valutazioni fortemente negative soprattutto in relazione alla qualità del progetto su Media e Minori al quale i contratti sono collegati. Nella lettera al Corecom il Sigim ha ricordato che fattispecie analoghe sono state ripetutamente censurate dal Giudice Amministrativo, il quale ha ravvisato la manifesta illegittimità nel comportamento delle Pubbliche Amministrazioni volto a restringere ingiustificatamente e illogicamente la “platea” degli aspiranti candidati, per effetto della fissazione di criteri di preselezione eccessivamente rigorosi, a fronte di qualificate ma ordinarie prestazioni professionali. Il Sigim ha perciò chiesto al Corecom di sospendere la selezione in autotutela prima dello svolgimento dei colloqui selettivi previsti per il 19 maggio. Il bando del Corecom contestato è scaricabile all’indirizzo: http://www.corecom.marche.it/delibere_e_atti_del_comitato/allegati/9_Delibera_5-2009.pdf" La lettera del Sigim è scaricabile all’indirizzo: http://www.sigim.it/aprinews.aspx?id_news=257

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