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Associazioni 01 Set 2009

Stupore e indignazione della Fnsi e dell'Associazione lombarda dei giornalisti per i licenziamenti a Edisport Editoriale di tre colleghi in totale spregio delle leggi esistenti in materia di editoria e di relazioni sindacali

Destano stupore e profonda indignazione i licenziamenti di tre colleghi effettuati dalla Edisport Editoriale spa, alla vigilia della abituale chiusura dell’azienda per le ferie di agosto, con la motivazione superficialmente generica di effetti della crisi economica sull’andamento delle riviste della società, senza riferimento alcuno ai dati di bilancio aziendali, all’andamento dei ricavi editoriali e pubblicitari e alle prospettive di sviluppo futuro. Licenziamenti comunicati direttamente e singolarmente agli interessati, in totale spregio delle leggi sull’editoria e delle norme minime sulle relazioni sindacali.

Destano stupore e profonda indignazione i licenziamenti di tre colleghi effettuati dalla Edisport Editoriale spa, alla vigilia della abituale chiusura dell’azienda per le ferie di agosto, con la motivazione superficialmente generica di effetti della crisi economica sull’andamento delle riviste della società, senza riferimento alcuno ai dati di bilancio aziendali, all’andamento dei ricavi editoriali e pubblicitari e alle prospettive di sviluppo futuro. Licenziamenti comunicati direttamente e singolarmente agli interessati, in totale spregio delle leggi sull’editoria e delle norme minime sulle relazioni sindacali.

 Nessun editore, né tantomeno la Edisport Editoriale spa - che pubblica una quindicina di periodici e siti online, tra cui testate storiche e note come Motociclismo, Automobilismo, Vela e Motori, Armi e Tiro, Il Tennis italiano, e ha un totale di 120 dipendenti di cui 39 giornalisti - può fingere di ignorare che per l’industria dell’editoria il Legislatore ha ideato e approvato quasi vent’anni fa una legge speciale di settore (la 416 del 1981) che regola le riorganizzazioni e ristrutturazioni in stato di crisi, attraverso la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, con procedure di consultazione sindacale previste dall’Allegato D) del Contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg. Cercare di “aggirare” le norme della legge 416/1981, e persino quelle della 223/1991 sulla mobilità collettiva (peraltro non applicabile in prima istanza al personale giornalistico), procedendo con licenziamenti individuali, appare insomma come un tentativo inutile di sottrarsi alle regole dello Stato.   Non solo. L’Edisport Editoriale sa bene che, in mancanza di un Comitato di Redazione regolarmente eletto, le prerogative, i compiti e il ruolo complessivo disegnato dal Cnlg Fnsi-Fieg all’articolo 34 per la rappresentanza sindacale aziendale vengono affidati all’Associazione territoriale competente, in questo caso l’Associazione Lombarda dei giornalisti. Ed è anche per questo che appare incomprensibile il rifiuto dell’Editore a rispondere alle richieste di spiegazioni e motivazioni da parte del Presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti in merito ai licenziamenti annunciati.   Le decisioni assunte e i comportamenti reiterati dalla Edisport Editoriale sono inammissibili e intollerabili per Fnsi e Alg, che chiedono l’immediato ritiro dei licenziamenti e la fissazione di un incontro sindacale urgente per l’esame della situazione. In caso contrario, il Sindacato si opporrà in tutte le sedi e con ogni strumento alle violazioni di leggi, di contratto, sindacali e di correttezza professionale addebitabili alla Edisport Editoriale e al suo Presidente, Piero Bacchetti, giornalista pubblicista direttore responsabile di almeno una delle testate della società.     Milano, 31 agosto 2009

@fnsisocial

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